al di la di angeli e demoni

La cultura angeli e demoni ovvero la cultura dei buoni e dei cattivi. Dei buoni che sempre vincono e dei cattivi che sempre perdono, indiani e cow boy ecc.. la cultura della contrapposizione della separazione dell’allontanamento dalla parte oscura considerata cattiva perché non controllabile, considerata volgarmente diavolo e demone. Innanzi tutto bisogna fare una distinzione tra occidente ed oriente molto precisa per andare a cercare non soltanto due culture e la loro storia ma dove sta la verità o meglio la realtà e l’illusione. La storia dell’occidente è storia di guerra perché alla base della sua cultura purtroppo ancora oggi umano centrica mette al centro il conflitto esterno, esteriore e non si cura di quello reale cioè interiore. Della conflittualità interiore se ne cura solo quando sorge la sofferenza e la malattia, più o meno incurabile. E come da programma la malattia considerata il male da sradicare viene curata cercando di strapparla separarla dal corpo dividerla dal luogo dove è nata senza preoccuparsi più di tanto come il corpo l’abbia creata in quale disequilibrio e in quale spazio e tempo. La filosofia della separazione oltre a portare l’interventismo chirurgico agli estremi, per arricchire le tasche dei baroni, ha portato alla guerra nella storia umana ed alla sua continua riproduzione storica, un cancro inestirpabile dalla storia umana occidentale. In verità il metodo risolutivo, antico come il mondo c’è, ma si vede solo al momento opportuno. Il metodo c’è e si continua a negare fino a quando la vita non ci aiuta in tutti i modi e non ci fa sbattere la testa contro. Il metodo cioè la verità la mente suprema l’ha collocata nel punto giusto, dentro di noi, esiste nel cosiddetto oriente dove la cultura della contrapposizione è stata capita e vinta da millenni (per lo meno nella filosofia di vita) e in tutto ciò che ha avuto forma come Sadana via e vita di consapevolezza. La via della guarigione della sofferenza è la via della guarigione dalle malattie. La via dalla pacificazione è tutta rivolta verso l’interiorità umana. L’unica vera rivoluzione che non ha mai fallito una volta è il lavoro di consapevolezza umano, l’unica “guerra” che ha trionfato completamente il suo ruolo è quella interiore. Il lavoro su di se dello yoga e delle sue varie arti (non portato agli estremi olimpionici di esibizionismo), il lavoro delle arti marziali applicate come crescita personale (non estremizzate al combattimento ed alla competizione sportivo-cinematografica) sono la soluzione tra le altre. Aggiungiamo non ultimo il buddismo inteso non tanto come chiese e religioni successivamente fondate, ma come via verso la realizzazione dell’unione con la mente suprema. Intanto la cultura occidentale della separazione tra buoni e cattivi continua a spendere risorse in armi sempre più distruttive a fare guerre a cercare di accaparrarsi immense ricchezze a creare povertà a cercare il potere sugli altri ed asservire la scienza che si presta a queste folli ricerche auto distruttive. Anche la ricerca verso altri pianeti non è meno folle. Oltre Buddha, Gesù e tutti i grandi saggi illuminati della storia come niente fosse, l’egoismo della mente umana continua imperterrita il suo lavoro distruttivo inconsapevole. Intanto dall’alto degli schermi della propaganda colonialista e mondialista si continua a produrre migliaia di film e ogni sorta di rappresentazione con il fine di addestrare alla violenza, alla separazione, all’odio in tutte le sue forme. La società occidentale è conformata quasi in tutte le sue forme sulla violenza e sulle sue manifestazioni, la pace sembra essere ed è solo una pausa tra un conflitto e l’altro. Il simbolo cinese del tao vecchio di millenni crea una unione tra gli apparenti opposti una triade di due rappresentazioni equilibrate tra loro con una forma di energia che gli da la vita. Due aspetti una parte creatrice e una distruttrice, animate da qualcosa che li muove gli da un energia vitale. La realtà è questa: tra giorno e notte non esiste nessuna frattura l’uno è continuità dell’altro. E cosi tutte le forme spirituali fino alla scienza quantistica hanno capito la tridimensionalità della vita in una forma creatrice (Brahma) una distruttrice (Shiva) una conservatrice energetica (Visnu). La trimurti corrisponde al Tao. È molto pericolosa la cultura della separazione del conflitto esteriore e quindi interiore che sono l’uno prosecuzione e alimento dell’altro. Non c’è un mondo di cattivi la fuori da combattere e distruggere ma solo un mondo universale, infinito, sconosciuto da conoscere che abita dentro ognuno di noi. Iniziamo a prendere coscienza di questo enorme fraintendimento secolare e diamo invece forma alla realtà dove tutto è parte di una grande collaborazione e ogni cosa ne è strumento. Vediamo anzi meglio. Percepiamo il mondo dove tutto ha un senso anche quelli che chiamiamo erroneamente nemici, quelli che denominiamo errori, quella che chiamiamo erroneamente malattia si manifesta come creazione di qualcuno e qualcosa da capire prima di tutto e non negare. Impariamo ad abitare finalmente la realtà ed usciamo dall’illusione e dalla oscura menzogna che gli da forma. Questo è il passo, la via che l’umanità è chiamata a percorrere la stessa strada di tutti i grandi saggi illuminati della storia, quella che hanno sempre indicato. Come ancora oggi come sempre siamo chiamati a dar forma ed azione in vita concreta oltre il velo di Maya. Cerchiamo e creiamo una via olistica di consapevolezza. Cerchiamo i segni da seguire che la vita ci invia, usiamoli e costruiamo gli strumenti di forza ed adoperiamoli per la ricerca della consapevolezza interiore, diventiamo tutt’uno corpo-mente(terra), anima(cielo), spirito(infinito), solo così avremo trovato la pace la gioia il paradiso in Terra qui ed ora. Hari Om tat Sat.