yoga e suono – intervista a Lam


d. perché hai deciso di legare lo yoga al suono per quali risultati e finalità? r. nella “mia” ricerca sin da quando verso metà anni settanta ho iniziato a fare teatro esisteva già lo yoga il rilassamento profondo che conoscevo come training autogeno. Mi ci sono tuffato perché non avevo scelta. Nei primi libri di riferimento e seminari che iniziammo a seguire c’era lo yoga legato al teatro, i maestri dell’est Grotowski Stanislavskij poi fino a Brook. Si passava dal corpo come allenamento purificazione per imparare a muoversi nella vita come sul palcoscenico. Tutto parte ed arriva al corpo fisico ed i suoi misteri. Anche se in un caso puoi anche essere al limite anche falso mentire e non essere vero, sulla scena non puoi essere ne finto ne falso altrimenti quello che fai e che dici non regge non ha valore il pubblico se ne va. Ciò che hai in cuore devi manifestarlo se vuoi salire. Per quanto riguarda le scelte non ho mai architettato un piano mentale da seguire non avrebbe avuto nessun valore. Voglio dire che le scelte non sono mai un nostro desiderio progetto mentale derivata produzione dell’io individuale. Le nostre scelte sono esclusivamente in sintonia con quello che “il piano superiore” vuole che siamo che diventiamo che facciamo. Quindi dobbiamo metterci “semplicemente” al servizio disponibili in sintonia con queste scelte. Chiedere che cosa devo fare?
d. non mi sembrerebbe molto facile trasformare l’invisibile in visibile andare oltre, come si fa a sentire ascoltare mettersi in contatto? r. non è difficile è nella natura umana l’uomo è una parte in ascesa un livello, è quindi normale avere un legame con la mente superiore che puoi chiamare in vari modi come si sa. Tutto è nella struttura umana stessa nei chakra della corona come dicono i tibetani unendoli. Questi campi di energia magnetica hanno finalità comuni terzo occhio o ghiandola pineale e fontanella sono i chakra che si attivano connettendoci all’entità suprema. Se non siamo connessi non siamo in grado di ascoltare i segnali che ci arrivano la trasmissione è interrotta e quindi i nostri movimenti nel mondo sono immersi completamente nell’illusione della Maya nel buio, inutili densi di sofferenza e tutte le schifezze, le mondanità illusorie mortali finite. Il mondo non è ingiusto o cattivo ma è denso di illusione proprio per aiutarci spingerci verso la verità verso la trascendenza della vita con tutte le sue piccole confuse cose in cui viviamo quotidianamente immersi. Quindi seguendo ed ascoltando (l’udito è il primo senso e l’ultimo ad andarsene nella vita) con le antenne accese dell’intuizione ho cercato di seguire quello che per me era ciò che dovevo fare. Imparare ad ascoltare i segnali.

d. è una scelta coraggiosa affidarci completamente ma perché quindi yoga e suono? r. la vita richiede delle scelte coraggiose. La prima: devozione e sottomissione a ciò che sta sopra. L’uomo ha limiti da capire rispettare. Scelte di cuore scelte di amore, scelte fuori della mente che non è predisposta per prendere. La mente ha compiti di servizio è incapace di scegliere se non guidata e quindi connessa. Molti per immaturità, ego personale individuale, o non avendo abbandonato del tutto i legami che avevano in passato , legano allo yoga ingredienti che ritengono utili e che in qualche forma cercano di renderlo più accattivante e fruibile. Se lo sentono fanno bene spero per loro che non sia una speculazione. C’è il rischio che diviene altra cosa, troppo simile alla vita con le sue nevrosi la sua mancanza di consapevolezza nel respiro senza pause ed attenzione interiore. Le manipolazioni le fanno in altro modo anche le chiese le comunità… La mancanza di nutrimento è l’assenza dell’energia pranica. Lo yoga così non è utilizzato completamente nella sua interezza e potenzialità vengono presi solo alcuni ingredienti per fare un missaggio che piace, diviene moda e sbilancia ancora di più. Gli ingredienti del piano dello yoga sono costruiti per essere tutti utilizzati insieme non disperdendo gli altri senza fretta. In sostanza dobbiamo avvicinarci con umiltà allo yoga utilizzarlo per come ci è stato tramandato dai maestri del passato nei secoli non a caso. Se invece ne facciamo un circo uno spettacolo una esibizione, privandolo dei contenuti originari svuotandolo dell’anima, occidentalizzandolo, facciamo danno in primo luogo a noi stessi. Lo yoga diviene così uno dei tanti prodotti da commercializzare da vendere e svendere sul mercato. Questa è una ennesima forma di separazione violenza mentre lo yoga è unione.
d. torniamo allo yoga del suono? r. si scusami mi sono un po’allagato ma era necessario per avere un quadro meno superficiale più completo. Sono legato da sempre alla musica al lavoro espressivo con il corpo al rituale al simbolo fin da ragazzo con i tamburi la chitarra la musica popolare… Non avendo mai smesso di essere curioso e di ricercare di scavare in me e di riflesso fuori sono approdato all’essenza. Il suono è l’essenza l’origine delle origini perché è immortale non ha ne inizio ne fine per questo il legame con il suono che poi non invento nulla di nuovo perché lo yoga del suono il Nada yoga esiste da millenni. Siamo quindi prima del creato nelle sue variegate forme.

d. ma quale suono mi pare un piano ampio e complesso con tutte le sonorità possibili? r. il suono come il colore ha una infinità gamma di potenzialità combinazioni. Il suono essenziale terapeutico medicina e nutrimento nello stesso momento è il suono degli strumenti primari più antichi che posseggono gamme di suoni armonici. Prima di tutto alcuni gong, le campane tibetane e taoiste, le conchiglie, alcune trombe, così altri strumenti, la voce umana stessa. Gli strumenti primari diciamo hanno un valore terapeutico curativo medico nel contempo che in poco tempo oltre ad aiutare l’apertura dei chakra della corona, energizzando i miliardi di cellule del corpo e degli ambienti liquidi di cui siamo fatti, riportando in sintonia le energie. Si sentono da subito sensazioni alle parti fuori sintonia e pian piano migliorano. Prima di ogni forma di vita esiste già il suono è la matrice da cui nasce la vita quindi anche ciò che chiamiamo medicina stessa e tutte le sue varianti. Tutte queste forme di specializzazione di separazione che hanno creato non aiutano a curare davvero in profondità, sono un modo di separare mentalista per capire sempre meno nella medicina nella persona dividendola. Separare non è yoga che è unione ma una forma di violenza. Le comunità ricche sono ed erano quelle dove cura del corpo e dell’anima erano unite in una unica entità connessa visionaria, come lo sciamano. Con il Raja yoga degli otto rami o Ashtanga unito al Nada yoga credo di poter lavorare avendo gli strumenti necessari per rendere la vita più gioiosa ed aiutare davvero. Credo di non aver fatto nessuna forzatura ed essere in uno spazio che sento profondamente senza nessuna mondanità di convenienza, cercando di aiutare me stesso e gli altri.
d. come le persone possono capire avvicinarsi immersi in questa bolla di illusione? r. ripeto la sofferenza ha uno scopo: spingere in una direzione altrimenti sarebbe fine a se stessa ingiusta ed insensata invece ha un senso preciso. Le persone sono perse nell’addestramento visivo illusorio delle tele notizie degli opinionisti che sanno tutto ed hanno sempre ragione, è che un indottrinamento per le masse come altri. Questo non è la verità ma serve per addestrare sempre più alla violenza infatti è soprattutto una marea di notizie di guerra sangue e negatività. Dentro la televisione così come dentro a molto cibo non c’è l’energia per vivere nella gioia ma per tenere nella sofferenza nella illusione. La società non fa altro che costruire macchine di illusione sempre sofisticate più adatte ai tempi. Il nutrimento che compriamo come le medicine sono spesso veleni che rendono dipendenti hanno il fine di farti ricomprare metterti il guinzaglio come ad un cane. La società va sempre più verso una globalizzazione massificata dove il potere va in mano a pochi dominatori del mondo una grande illusione in cui pochi uomini vorrebbero avere il potere di milioni di persone decidendo tutto per loro, addestrandoli mentalmente emozionalmente in una parola: possederli. Non so se il piano superiore lo permetterà ho dei dubbi. Anche se esistono:re, imperatori, faraoni, dittatori, varie forme totalitariste in cui gli uomini sfidano Dio.