il respiro della natura il respiro della società


La società umana nel tempo ha modificato il suo respiro. Il respiro della società umana è diventato sempre più veloce di pari passo con la sua velocità di vivere a corsa. Ma chi corre sa dove corre? Insegue il tempo credendo che la corsa faccia guadagnare tempo. Si corre perché così facendo si crede di fare più cose ma è davvero così? Se si corre si fanno più cose che se siamo più lenti? Da secoli da millenni da quando esiste la natura sulla terra i suoi ritmi alterni ne scandiscono la vita. Come sono i ritmi della natura veloci fino a farsi frenetici perché così crede di fare più cose? Come respira la natura come ci invita a respirare se ci connettiamo a lei? Sempre veloce a corsa?

La natura ci vuole frenetici e superficiali? Perché è pur vero che nell’attimo di vita il respiro potrà fare poco per ossigenare il corpo il cervello visto che il tempo è limitato. Questo frenetismo fanatico senza senso nervoso e pazzo uccide milioni di persone. Per questo si dice che la guerra è in ogni momento, la guerra che combattiamo con noi stessi e che facciamo quando si corre senza pensiero magari finendo a battere con la moto a velocità da pista e rimanendo poi pesantemente danneggiati ed invalidi. Viviamo in una società che non respira che vuole ad ogni costo non farci respirare quindi pensare riflettere. Un frenetismo ossessivo folle che rende le persone nervose superficiali quindi violente irascibili vedi la trasformazione che avviene delle persone quando salgono in auto. Certo la natura non è sempre lenta e pacata a volte diviene veloce velocissima distruttiva.

La natura usa molti ritmi sperimenta impara ogni volta. La natura ha una mente che la trasforma la fa adattare ad i cambiamenti che poi sono lei stessa. Certo è facile dire dell’evidente frenetismo che non va e non fa bene ma sembra che ogni giorno milioni di persone stressate e nervose non siano per niente interessate non solo ad uscirne ma nemmeno a rallentate per respirare un attimo per provare quanto sia bello l’atto del respirare. Non c’è tempo dobbiamo solo correre senza pensare c’è qualcosa che nei ritmi della società umana non vuole la calma il pensiero la riflessione, c’è qualcosa nella società umana che vuole questa corsa come fosse una sfida una gara a chi arriva primo. Arriva dove? Eppure le maggior parte delle società umane quelle evolute e non inquinanti che rispettavano la natura cioè molte delle civiltà del passato, avevano ritmi più lenti e rispettosi erano più connessi con la natura più uniti attenti ad ascoltarla ad imparare da lei perché abbiamo perso questo valore supremo? Perché si è diffusa questa follia sociale del correre senza veramente sapere dove andare? Perché si è voluto sfidare il tempo, l’uomo ha lanciato la guerra sfidando il tempo. Una guerra folle insensata. L’uomo vuole la guerra siccome è in guerra con se stesso la deve fare alla natura distruggendola.

L’uomo ha sfidato il tempo con la velocità delle sue macchine, con le sue armi, cercando di andare più veloce del tempo. Ma cosa c’è dentro dietro a questa sfida perché sfidare il tempo è una sfida impossibile una guerra persa in partenza una grande illusione. In tutte le sue illusioni nelle quali viviamo immersi. Come fare come orientarsi dove trovare i sostegni se decidiamo di chiedere aiuto e cercare gli strumenti per uscirne? Se vediamo i ritmi sociali e quello che succede nel mondo certo che ci viene da pensare a qualcosa di catastrofico che possa succede da un momento all’altro quando meno ce lo aspettiamo perché è evidente che l’uomo e l’umanità di oggi che non è per niente in pace ne con se stessa ne tantomeno con la natura è la più distruttiva esistita sulla terra nelle epoche che conosciamo.

Ma in questo non dobbiamo dimenticarci della mente suprema che permette che le cose succedano e niente le sfugge essendo creatrice conservatrice e distruttrice nel contempo. Quello che ci viene richiesto al momento opportuno è il nostro risveglio il lavoro su di noi. Connettersi con la natura ed i suoi ritmi è non una possibilità di vita ma la possibilità possibile, l’altra con i suoi frenetismi è una lenta inesorabile autodistruzione. Non c’è tempo da perdere solo prendere nuovi ritmi nuovi strumenti per vivere con la v maiuscola. C’è tanto da conoscere e scoprire tanta bellezza tante straordinarie sorprese da sperimentare nella fantasia delle cose create ma soprattutto dentro di noi dove sono nascosti i veri misteri da scoprire i veri tesori da vivere. Che aspetti a cambiare davvero che aspetti ad uscire dalla pigrizia per vivere davvero appieno la vita?