per la paura di morire rinunci a vivere!

(https://www.frasimania.it/) fonte “Frasimania.it”.
Certo, magari di solito evitiamo di pensarci, ma non è difficile temere la morte. Non possiamo nascondere, infatti, che la nostra cultura ci educa molto male da questo punto di vista, mostrandoci la morte come qualcosa di brutto, di negativo, di triste. Associamo a essa il lutto, la disperazione, la sofferenza e non abbiamo una visione della morte come passaggio, come tappa o semplicemente come caratteristica naturale della vita. Come diceva Seneca :  avere paura della morte per il dolore che potremmo provare, non ha senso. Se sono vivo la morte non fa male, se sono morto, non sento nulla, per cui dolore e morte non sono un problema. Certo, potremmo avere paura di morire per la sofferenza che comporta il modo in cui la morte viene. Ma anche in questo caso sarebbe una cosa differente, paura della sofferenza, del dolore. Come affrontare la paura di morire, il timore della morte in sé, come capire da dove può nascere, come affrontarla e, soprattutto, come vivere pienamente la nostra vita finché ne abbiamo il dono. HO PAURA DELLA MORTE QUANDO HO PAURA DI VIVERE  Uno degli istinti più forti che possediamo, anzi, senza dubbio la forza più grande, è legata alla voglia di vivere, il desiderio di continuare a esserci. Ma come tutti gli istinti umani, noi siamo capaci di scegliere liberamente se e come controllarli. D’altronde, se così non fosse, non esisterebbero persone che la vita se la tolgono volontariamente. Se ti guardi attorno, tra piante e animali, una certezza è assoluta: LA VITA LOTTA SEMPRE PER NON FINIRE e noi non facciamo eccezione. La paura di morire nasce principalmente dal nostro desiderio di vivere, di esserci, di esistere. Abbiamo paura che tutto finisca, perché infondo siamo attaccati alla vita con forza. Ma è la mente. Se viviamo troppo nella mente abbiamo paura perché la mente veicola paure. È evidente che non hai paura di perdere cose di poco valore, cose che per te non contano e la paura di morire è la paura di perdere la cosa ritenuta dalla mente più preziosa che esista. Ci sono due guide che dovresti leggere, una dedicata in generale a come vincere la paura, qualsiasi tipo di paura, e una specifica rivolta alla paura di amare. Anche se sono cose differenti, credo sarebbero preziose per capire meglio come nasce dentro di noi questa emozione così forte tanto da possederci e gestirci completamente. La paura della morte è quindi legata al nostro desiderio di vivere, ma non solo, poiché la paura non dipende dalle cose che succedono, ma da come le viviamo, la paura di morire è legata ai nostri pensieri. Se io sono concentrato sulle cose belle che vivo ogni giorno, se metto entusiasmo in ogni azione, se lavoro con gioia, se uso il mio tempo con allegria, difficilmente mi metterò a pensare alla morte, anzi scompare proprio. Paradossalmente è quando abbiamo paura di vivere (perché non siamo felici!), che subentra la paura di morire. La paura della morte sopraggiunge solo se apriamo la porta ai pensieri negativi. Se ho paura di morire significa che nella mia mente ci sono pensieri come questi: Perderò tutte le persone che ora sono con me. Non potrò più fare tutte le cose che mi piacciono. Starò male e soffrirò. Ogni cosa che mi circonda potrebbe farmi male. Tutto è una potenziale minaccia e ogni persona un possibile nemico. E molti altri che ora non mi vengono in mente. Di fatto ho paura di vivere, ho paura che la vita non sia così bella e felice come desidero. E la morte mi ricorda che il tempo scorre e che io non sto vivendo la vita. Perché quando hai paura sei in apnea, come se trattenessi il fiato e tutto si ferma. L’indipendenza emotiva è che ogni nostra emozione è creata dai nostri pensieri. LA PAURA DI MORIRE DIPENDE DA COSA PENSI MENTRE LO PROVI. Pensi alle cose negative che potrebbero succedere, sei concentrato, o concentrata, su quello che puoi perdere, sulle cose che ti mancheranno, sulle opportunità che svaniscono. Il punto è che non è la morte che fa paura, ma cosa ne pensi tu, il significato che gli dai, come la vivi e la immagini. Siamo noi che creiamo le nostre emozioni e la paura di morire si vince cambiando i pensieri che abbiamo sulla nostra vita e sulla nostra morte. Ovviamente questo presuppone un cambiamento profondo nel modo in cui viviamo la nostra vita. TUTTE LE EMOZIONI NEGATIVE VENGONO DALLA PAURA – La paura è alla base di ogni emozione negativa, ed è quella che proviamo più spesso, senza magari riconoscerla. Quali sono le 4 radici che la alimentano e come eliminarle? Ci sono diversi esercizi per cambiare approccio alla paura e scoprire che non ti serve, puoi arrivare a vivere una vita senza paura. Cosa può farti la paura (come ti ferma)? Perché la provi: le 4 RADICI: pretese, dipendenze, egoismo e debolezza mentale. 5 ESERCIZI per iniziare a eliminarle concretamente. Alcuni test per scoprire se sei egoista. Un TEST per capire se hai una DIPENDENZA da qualcuno. Un bambino che gioca con le costruzioni immergendosi pienamente in quello che fa, trae gioia da ogni singolo istante che passa giocando. Alla fine del giorno non ha problemi a posarle per andare a dormire, non si sveglia con l’ansia di andare a riprenderle, il mattino dopo. Ha preso, dal gioco, tutto quel che poteva prendere ed è soddisfatto, felice. Giocava per il piacere di giocare, con gioia e allegria. Partira a calcetto. Quando finiva la partita, anche se non vincevo, mi ero divertito, avevo dato tutto e avevo giocato con entusiasmo, allora ero sereno, non mi dispiaceva finisse, ero appagato. ripeto: non contava se vincessi, ma se mi ero divertito e impegnato come potevo, se avevo dato il massimo in quella partita. Dipendeva da mefine primo e ultimo: provare la gioia per aver giocato. Un altro bambino che invece vive le sue costruzioni nel modo sbagliato vorrà da esse sempre qualcosa di più, si aspetta di essere felice e quel che prova non gli basta. Non è soddisfatto, non gli basta giocarci, deve costruire un grattacielo, e deve essere come lui lo ha in mente. Quando il padre gli dice che è l’ora di posare i giochi non l’accetta perché non ha ancora ottenuto quel che pretendeva, e non ha mai pienamente giocato. Non gode del gioco, pretende certi risultati, è preoccupato di costruire torri e castelli, da non riuscire a giocare con gioia. Non giocando per il gusto di farlo il tempo del gioco non gli basta mai. Ha paura di non poter più giocare. Anche da adulti dobbiamo continuare a fare ciò che ci piace come prosecuzione del gioco di bambini, questo ci darà la forza necessaria, ci farà star bene e in salute. dimenticare il gioco ci rende deboli e fragili alla vita, vedi Gesù che torna ai bambini come lezione di vita. Facendo ciò che non ci piace, costringendoci a farlo ci danneggiamo, ci lesioniamo. Dobbiamo batterci per trovare il nostro spazio e fare ciò che ci piace non c’è altra soluzione, altrimenti rinunciamo a vivere. quando si rinuncia alla vita tutto diviene triste, un tirare a campare in modo spesso anche meschino e squallido.. La società umana nel corso della sua storia, o meglio: nei suoi momenti oscuri, crea flussi di paure da parte del potere, proprio perché conosce queste dinamiche  e le sa usare bene. Il potere da sempre manipola le masse con la paura della morte. La morte non è pensabile come non è pensabile il tempo, pensando alla morte influenziamo negativamente la vita bruciando il suo aspetto solare. Quando siamo occupati a vivere intensamente perché ciò che facciamo ci piace, si da il meglio con entusiasmo, si crea ogni giorno della nostra vita ricco di gioia, non c’è spazio per la paura di morire. RIPETO: se ho paura di morire è solo perché non sto vivendo pienamente. Ma cosa vuol dire vivere? Correre per arrivare primi al traguardo? Costruire il grattacielo più alto? Comprare l’ultimo modello di cellulare o auto? Andare in vacanza nei posti più in? Essere invitati alle feste? Avere molti zeri nel proprio conto in banca? Ricevere il rispetto e la riverenza degli altri? Ottenere onori e gloria dalle persone? Pagare le bollette o il mutuo? Non è così. Siamo troppo occupati a tirare avanti per sopravvivere, abbiamo paura della vita, ecco perché temiamo la morte. Ho paura di vivere quando temo di non essere felice. E faccio la vita del criceto sulla ruota che gira nella gabbietta della mente. Ma per modificare questi pensieri negativi, devi innanzitutto cambiare prospettiva. Più fuggiamo dalla morte meno impariamo a comprendere che essa non solo fa parte della vita, ma è anche fondamentale per ricordarci qualcosa di importantissimo: non vivremo in eterno. Sorella morte, cioè la morte va amata come la vita, non esiste nulla da non amare. Non solo la morte ha la capacità di ricordarci che abbiamo un tempo limitato da impiegare nel modo migliore, ma soprattutto che se non siamo capaci di morire, ossia di lasciare andare, allora non cominciamo mai a vivere. Significa lasciare la presa, come prima cosa, su ogni pretesa, su ogni attaccamento che ci porta sofferenza e dolore. Qualunque sia la cosa che rifiutiamo, anche di morire, essa ci porta dolore perché nel rifiutarla noi ci opponiamo alla vita stessa. Quando una persona muore tutto ciò che possiede lo lascia. PER VINCERE LA PAURA :  1.Fai luce sul significato di morire – Cosa significa per te morte? A seconda della tua cultura, religione o credo puoi avere un diverso concetto di morte, e se questo concetto è negativo, è naturale che tu sia in ansia e abbia paura di morire. Se una persona crede che dopo la morte ci sia un’altra esperienza di vita può affrontare questo discorso in maniera totalmente diversa rispetto a una persona che pensa che una volta finita questa vita non ci sia più niente. Sta a te decidere cosa credere, ricorda che i nostri sensi sono limitati e la nostra mente è limitata a d un servizio quotidiano e poco più. Ricorda che solo perché sei cresciuto con determinate credenze non vuol dire che esse ti appartengano, anzi, spesso sono credenze che la società in cui sei cresciuto ti ha imposto e quindi appartieni a loro quindi vanno disinnescate e superate. Se non ti sei mai interrogato su questo, inizia esplorando i concetti di morte delle varie culture e poi rifletti con il cuore aperto, e tenta di sentire la campana che risuona più giusta in te. Attua un cambiamento di credenza che possa migliorare la tua vita. Cosa serve avere credenze che non ti permettono di vivere la vita al meglio? A te la scelta. In ogni caso, credo che a prescindere di cosa vuol dire per te morire, è tassativamente sbagliato pensare al futuro in questo modo, se non riesci a farne a meno, allora devi capire cosa significa per te morire. 2.Vivi nel qui e ora – La paura di morire è strettamente legata all’ansia e il primo modo pratico di risolverla è quello di vivere qui e ora. Se hai paura della morte vuol dire che pensi innegabilmente che potrebbe sopraggiungere un evento da un momento all’altro che ti possa e farti stecchire. Ecco perché è importante vivere il momento presente, e lasciar andare le preoccupazioni del passato e quelle relative al futuro. Se ti resta difficile, ci sono tecniche come lo yoga e la meditazione che risolvono per milioni di persone e possono aiutare anche te. Prova a lavorarci e la tua consapevolezza ne trarrà un vantaggio assoluto! 3.Analizza il tuo pensiero – La nostra mente è sempre in movimento, è un flusso continuo, non esiste un momento in cui smette di pensare. Se riesci ad andare all’origine del pensiero vedrai in molti casi che quel pensiero è stato originato da una sciocchezza. Esercizio semplice ed efficace: appena senti che questa paura si fa strada blocca subito il tuo pensiero e prova ad andare a ritroso attraverso i vari pensieri fino ad arrivare al pensiero iniziale. All’inizio non sarà facile, questo perché la mente passa da un pensiero all’altro continuamente senza che tu ci faccia caso. La mente va educata è come un cavallo selvatico. Quando hai afferrato il pensiero principale da cui ha avuto tutto origine, domandati se quel pensiero serve al tuo bene oppure no e in caso di risposta negativa eliminalo immediatamente concentrandoti nel momento presente. Capire come funziona il cervello umano e la relazione che ti permette di eliminare le paure è fondamentale. 4.Rendi ogni giorno migliore del precedente – Impegnati costantemente a fare in modo che la tua giornata sia migliore di quella di ieri. Molte persone svalutano questo tipo di modus operandi, invece è un concetto assolutamente improntato al successo poiché presuppone che tu faccia qualcosa in più di quello che hai fatto ieri. In questo modo migliorerai ogni giorno, e impegnandosi a vivere il qui e ora riuscirai a vivere in maniera più serena. 5.Alimenta e fai manutenzione al tuo corpo in maniera sana – Quello che mangiamo influisce sul nostro stato d’animo, così come un quotidiano lavoro fisico legato al respiro e alla meditazione mantiene il tuo corpo sano e pulito. Fare colazione con frutta, verdura, e fonti di cibo che contengono proteine e carboidrati semplici, aiutano ad avere energia durante la giornata. Il lavoro dello yoga ma anche ginnastiche terapeutiche come: qi gong e daoyin sono efficaci, sperimentate da secoli. Sempre però fondamentale il lavoro di meditazione per tenere la mente pulita ed evitare che prenda dei brutti vizi ed abitudini negative. In altre parole quando sopraggiunge alla mente energia negativa sotto forma di pensieri oscuri, significa che bisogna fare manutenzione totale per non morire dentro. Così si può rinascere molte volte in questa stessa vita, invece di morire rinunciando a vivere come zombie!