le due parentesi ovvero vincere la malattia in cammino verso la luce

C’era una volta due parantesi. La prima parentesi aveva le due punte rivolte verso il basso. Sempre triste melanconica, piena di paure rimuginava i pensieri. Non aveva mai un attimo di pace criticava sempre tutto. Sempre pronta all’insulto alla violenza allo sberleffo alla falsità. Sempre con atteggiamento negativo dava sempre la colpa e la responsabilità dei suoi problemi al mondo esteriore rivolgendo il suo dito indice sempre verso l’esterno e mai il contrario. Tale atteggiamento aveva dimenticato il sorriso forse per sempre, un abitudine alla negatività completa totale. Tutto questo attaccamento alla mancanza di positività, alla sofferenza alla critica continua del mondo esterno costruiva acidità interna, un terreno facile al cancro che ha bisogno di terreno acido per nascere e diffondersi. Credeva di sapere tutto e di avere sempre ragione su ogni cosa. La mente era il suo territorio di identificazione e l’ego e l’egoismo il luogo in cui viveva. Guai a chi provava a togliergli la sofferenza che era diventata in realtà come un alibi, una giustificazione profonda alla propria immobilità e pigrizia e non voglia di crescere del bambino interiore ferito. Le prove incontrate erano sempre un modo per lagnarsi dell’ingiustizia della vita nei suoi confronti qualcosa di più grande e sproporzionato che non poteva essere ne capito ne affrontato. La seconda parentesi aveva le due punte, le due estremità rivolte verso l’alto. Sempre felice allegra piena di gioia e di pensieri positivi. Non aveva mai un attimo di conflitto accoglieva sempre tutto. Sempre pronta a cercare una parola gentile solare viveva nel cuore i suoi occhi erano sempre pieni di luce. Il dito indice lo aveva puntato verso di se cercando nella ricerca interiore le strade della conoscenza sempre curiosa di imparare. Anche quando la vita le portava dei momenti difficili d affrontare aveva sempre un sorriso e ringraziava con umiltà di questa nuova prova da vivere ed affrontare nella luce. Tutta questa ricchezza di energia positiva tutta questa bellezza scoperta e mantenuta nel tempo, avevano costituito una chimica basica dove le malattie non hanno accesso e dove il cancro non può arrivare perché per manifestarsi e vivere quindi distruggere, ha bisogno di un terreno negativo acido. Credeva modestamente di avere sempre qualcosa da imparare da ogni situazione e persona incontrata. Il cuore era lo spazio da vivere e con il cuore abbracciava ogni giornata che viveva assaporandola al mondo. Le prove che venivano erano sempre giuste ed accolte come dei maestri di vita, così trasformate e dissolte nella luce interiore. Nessuna sofferenza, ma solo viaggiando verso la luce del Samadhi della completa liberazione, lasciandosi alle spalle le prove del mondo, delle illusioni, delle sofferenze. Grazie al mondo all’essenza della vita che ha predisposto il nostro viaggio terreno ha programmato le prove quotidiane perfettamente adatte al passo da compiere, ecco perché esiste una strada giusta di luce che ascende ed una apparentemente sbagliata di oscurità che discende. C’è sempre una speranza in una oscurità profonda, c’è sempre un grano di oscurità nella luce estrema bellezza della verità. Il cerchio della vita ed i suoi cicli viaggiano veloci verso il domani e non ci aspettano molto alle fermate, saliamo in carrozza, cerchiamo di avere sempre dei bagagli essenziali leggeri per volare verso la luce.