feng shui le scuole

Vi sono molte scuole di Feng Shui, ma le più famose in Italia sono solo tre: la Scuola della Forma, la Scuola del Compasso (o della Bussola) e la Scuola dei Berretti Neri o Scuola del Ba-gua o Simbolica, che alcuni esperti europei sono soliti chiamare Feng Shui intuitivo. Scuola della Forma – La scuola della forma è stata sicuramente la prima ad essere fondata ed è quindi la più antica. In origine si basava unicamente sull’aspetto del paesaggio, non tralasciando gli elementi introdotti dall’uomo, come per esempio dighe, case, tralicci, ponti e via discorrendo; in seguito si cominciò ad applicarla anche agli interni. A qualsiasi scuola di Feng Shui si fa riferimento non bisogna dimenticare i principi di questa scuola, che devono essere sempre rispettati. Il criterio principale della Scuola della Forma afferma che gli elementi della natura sono di per sé rotondeggianti e sinuosi e tra loro il Ch’i scorre con armonia. I principali elementi su cui si basa la Scuola della Forma, sono l’osservazione e il riconoscimento della presenza dei Quattro Animali Celesti e l’osservazione della morfologia del sito, del comportamento degli animali che vi abitano (in particolare il volo degli uccelli), degli spostamenti delle nuvole e dei venti allo scopo di capire se sia possibile costruire o no un dato edificio. Le direzioni principali su cui si basa la Scuola della Forma sono simboleggiate da quattro animali. Non è però necessario utilizzare la bussola in quanto, secondo la Scuola della Forma, se si guarda in avanti si ha il sud, dietro le spalle il nord, a destra l’est ed a sinistra l’ovest. Tartaruga (o Guerriero) è il nome della protezione che si deve trovare alle spalle della costruzione (montagna), Drago e Tigre sono invece le colline che devono essere alla sinistra e alla destra della Tartaruga; la Fenice è lo spazio aperto che deve essere di fronte alla montagna. I Quattro Animali Celesti assumono in questo modo il significato simbolico delle quattro principali direzioni della bussola: nord, est, ovest e sud. Al centro dello spazio delimitato dai quattro animali, che simboleggiano anche i Cinque Elementi principali (Acqua, Legno, Metallo e Fuoco), vi è il Serpente, l’animale che simboleggia l’elemento Terra. Scuola del Compasso (o Bussola) – La Scuola del Compasso aggiunge agli elementi presi in considerazione dalla Scuola della Forma la determinazione dell’orientamento del sito nei confronti dei quattro punti cardinali, delle stelle e dei pianeti e lo studio delle relazioni che questi aspetti hanno tra loro. Essa in Cina è considerata la scuola tradizionale per eccellenza; basa i suoi principi sugli otto trigrammi dell’i Ching, posti sui lati di un ottagono chiamato Pa-Kua e sul quadrato magico Lo Sha, che divide la planimetria in nove settori. Questo sistema è utilizzato per determinate la qualità del Feng Shui in un ambiente e il tipo di flusso di Ch’i proveniente da ogni direzione. Scuola dei Berretti Neri (o Scuola del Bagua) – Questa scuola è la più recente in assoluto, fu infatti fondata nel 1986 da Thomas Lin Yun e ha avuto grande seguito soprattutto negli Stati Uniti. Essa deriva alcuni suoi principi dal Buddismo tibetano tantrico e altri dal taoismo; si basa su un approccio mistico ed esoterico e implica elementi di tipo psicologico. Il Bagua viene posto partendo dal lato della porta d’ingresso, ritenuto sempre il nord, perché da essa entra l’energia. Vengono svolti alcuni rituali per creare armonia tra i settori non in equilibrio e sono eseguiti rimedi simbolici. Questa tecnica è messa in pratica da persone che hanno percezioni molto particolari e implica grandi capacità sensitive. Sin dai tempi più antichi lo studio dell’interazione fra il Cielo e la Terra e fra le forze ad essi associate ha rivestito particolare importanza: ad un ricercatore attento non può sfuggire come la Vita sul nostro pianeta dipenda basilarmente proprio dal risultato dell’unione o del conflitto fra questi due elementi. Nel pensiero taoista orientale è immediato associarli ai due principi Yin-Yang, generatori dell’universo, dalla cui interazione si manifesta e si sviluppa il qi o energia vitale. Nell’antica Cina è stata coltivata un’arte che approfondisce la dinamica Cielo-Terra: il Fengshui che ancora oggi desta l’interesse di numerosi studiosi in svariati campi: dall’astrologia e dalla geobiologia, all’architettura e all’agricoltura. Tale interesse è pienamente giustificato dalla ricchezza di informazioni che questa disciplina è in grado di fornire in modo unico: la sua caratteristica è quella di registrare le diverse influenze ed energie provenienti dalle direzioni geografiche per armonizzarle ed integrarle nel tempo e nello spazio con quelle cosmiche. Le due principali scuole di pensiero del Feng Shui: la scuola della forma e la scuola della bussola. Sia la scuola della forma che quella della bussola sono molto utili per capire quali sono le modalità di manifestazione ed il tipo di energia dominante in un luogo. La prima è la più antica ed è anche chiamata “scuola di approccio intuitivo” in quanto trae il suo fondamento direttamente dalla natura e dalla sua osservazione, mentre la seconda viene detta anche “scuola di approccio analitico” e trae i suoi fondamenti da un sistema complesso basato su principi filosofici e sviluppato metodicamente. La scuola della forma (Xingfa) cerca nella morfologia del paesaggio terrestre il drago, la tigre, la tartaruga e la fenice, allo scopo di ritrovare sulla terra gli assetti cosmici ideali dell’equinozio primaverile. In certi casi fortunati la natura ha spontaneamente riprodotto la dimensione celeste in terra ed è quindi possibile fondare una dimora senza problemi; nel caso invece vi siano delle imperfezioni o peggio, si interviene “forgiando” il paesaggio e le sue forme in modo da renderle il più possibile simili alle dimensioni energetiche ed archetipiche ottimali. Al momento dell’equinozio di primavera le quattro macro-costellazioni fondamentali dello zodiaco cinese (il drago, la tigre, la tartaruga e la fenice) si trovano allineate sull’orizzonte secondo i quattro punti cardinali, determinando un assetto energetico ottimale fra cielo e terra: è il momento di crescita dell’energia yang. Il “drago” ha il compito di innescare il ciclo annuale portando il qi dal cielo alla terra: è infatti nascente a est dell’orizzonte del cielo cinese al momento dell’equinozio primaverile. Si spiega dunque la grande importanza che i quattro animali rivestono nella cultura cinese: sono le forme archetipiche delle quattro energie fondamentali su cui è costruito l’equilibrio, in continua mutazione, fra cielo e terra, o per dirla in altro modo, le rappresentazioni figurate degli assetti astronomici del sistema solare che rendono manifesta e visibile la dimensione spazio-temporale del ciclo terra-sole. Allo stesso modo si potrà applicare il medesimo criterio all’interno delle abitazioni riproducendo nella disposizione degli spazi vuoti e pieni, degli arredi e di tutto ciò che fa parte di una casa, la dimensione armonica e perfetta di un ciclo stagionale completo terra-sole. Con l’aiuto della scuola della bussola (Lifa) il calcolo dell’orientamento diventa sempre più preciso e alle quattro direzioni fondamentali se ne aggiungono altre quattro secondo angoli di 45°. Tutte e otto le direzioni corrispondono a fasi ben precise del ciclo energetico terra-sole, di cui si è già descritto il momento equinoziale. Mentre la prima tecnica si applica bene negli ambiti più naturali dove le forme del paesaggio esprimono e rivelano le dinamiche e la qualità dell’energia terrestre, la seconda è più adatta ad ambiti urbani. Nel primo caso (scuola della forma) la morfologia del territorio viene scomposta secondo le geometrie elementari in cui sono riconoscibili i cinque elementi fondamentali del sistema cinese: acqua, legno, fuoco, terra e metallo. I trigrammi dello Yijing (I Ching o I King secondo vecchie trascrizioni) nel secondo caso (scuola della bussola) vengono collocati, secondo il Bagua o bussola, sulla pianta di una casa o di un alloggio per “leggere” la distribuzione e prevalenza del “qi”. Inoltre i significati di ciascuno dei trigrammi vengono interpretati secondo la precisa rete analogica degli I Ching in uno spazio preciso del sito indagato per valutarne il grado di sintonia con le caratteristiche e l’uso indotti o proposti dall’uomo. Lo strumento fondamentale utilizzato dall’esperto di fengshui, il fengshui xiansheng, è la bussola, detta luopan. Il compasso geomantico – Il compasso geomantico è chiamato luopan: “luo” significa “qualsiasi cosa” e “pan” significa “piatto”. In effetti, il ‘lo pan’ è una coppa circolare che contiene tutti i misteri della terra. Si usa per determinare l’orientamento di un sito, l’informazione che fornisce la base per il calcolo della carta geomantica. Il compasso geomantico è composto da 36 anelli e 24 direzioni. Ogni anello serve per determinare un aspetto del feng-shui. Il compasso geomantico non è soltanto uno strumento per ottenere informazioni relative ad una lettura feng-shui. Essa contiene anche la conoscenza della struttura dell’universo. Questa conoscenza è codificata in tre importanti anelli nel compasso; il Cerchio delle 24 Direzioni, il Cerchio del Cielo Anteriore ed il Cerchio del Cielo Posteriore. Il Cerchio delle 24 Direzioni descrive il regno della terra e dell’energia che in essa fluisce. E’ il mondo delle montagne, dei laghi, delle valli, dei fiumi, del vento, degli alberi, delle strade e degli altri aspetti fisici che costituiscono l’immediata realtà in cui viviamo. In questo ambito l’energia può essere diretta, dispersa, aumentata e raccolta. Il Cerchio del Cielo Anteriore descrive il regno della fondamentale presenza del Tao, i principi o leggi dell’esistenza che non cambia. Senza forma e senza tempo, l’energia in questo regno circonda tutto, le cose animate ed inanimate. Questa energia intrinseca può essere intercettata e usata per influenzare il flusso di energia nel territorio. Il Cerchio del Cielo Posteriore descrive il regno del flusso delle cose. In questo ambito l’energia cambia con il tempo e lo spazio ma non può essere diretta o usata. Piuttosto si può interagire o evitare, come se fosse un visitatore, una volta ottenuti i mezzi opportuni per poterlo fare. Il cerchio delle 24 Direzioni – Il Cerchio delle 24 Direzioni è talvolta chiamato il Cerchio della Montagna. Si usa per determinare dove il flusso dell’energia della terra entra in un determinato luogo. Una lettura fengshui inizia con il calcolo della direzione della fronte e del retro di un sito. Nel lo pan, ciascuna delle otto direzioni del compasso è suddivisa in tre parti per un totale di 24 direzioni. Ciascuna ripartizione è a sua volta associata sia allo yin sia allo yang. La direzione di un luogo è designato da un paio di nomi. Il primo nome indica il retro, il secondo la fronte. Nella terminologia Fengshui, essi sono chiamati rispettivamente la Direzione della Montagna e la Direzione della Fronte. Nota la prima è nota anche la seconda. L’energia che entra dalla fronte influenza di più di quella che entra dal retro. L’energia che entra in un edificio può essere benefica, malefica o neutra in funzione della direzione dell’entrata Il Cerchio del Cielo Anteriore – Il Cerchio del Cielo Anteriore è lo hetu 河图 (Ho-t’u) o il bagua 八卦 (Pa-K’ua) delle Otto Direzioni. Il bagua del Cielo Anteriore descrive l’ordine dell’universo. Il bagua determina la fortuna o la sfortuna, e fortuna o sfortuna condiziona il successo o il fallimento di grandi sforzi. Nel bagua del Cielo Anteriore, ch’ien (cielo) è collocato a sud, k’un (terra) a nord, li (fuoco) a est, e k’an (acqua) a ovest. Chen (tuono) è a nordest, ken (montagna) è a nordovest, tui (lago) a sudest e sun (vento) a sudovest. Il Cerchio del Cielo Posteriore – Il Cerchio del Cielo Posteriore è il Luoshu 洛书, che è costituito dalle otto direzioni del bagua del Cielo Posteriore. Mentre il bagua del Cielo Anteriore rappresenta la fondamentale permanenza, il Cielo Posteriore rappresenta il cambiamento e il movimento. Nel bagua del Cielo Posteriore, li (fuoco) e non ch’ien (cielo) si trova a sud. In senso orario da li (fuoco), k’un (terra) è a sud-ovest, tui (lago) a ovest, ch’ien (cielo) a nordovest, k’an (acqua) a nord, ken (montagna) a nordest, chen (tuono) a est, e sun (vento) a sudest. Nel bagua del Cielo Posteriore, ogni trigramma è associato con un numero ed un colore. Così k’an (acqua) è 1-bianco, k’un (terra) è 2-nero, chen (tuono) è 3-giada, sun (vento) è 4-verde, ch’ien (cielo) è 6-bianco, tui (lago) è 7-rosso, ken (montagna) è 8-bianco, e li (fuoco) è 9-porpora. Con l’aggiunta del centro 5-giallo alle 8 direzioni, il pa-k’ua è ora espanso a nove posizioni. Esse costituiscono i Nove Palazzi discussi in dettaglio nel capitolo successivo. La trasformazione del bagua (pa-k’ua) del Cielo Posteriore nei Nove Palazzi è la chiave per capire come e perché il Lo-Shu e non Ho-T’u, è il veicolo della divinazione. Con i Nove Palazzi i trigrammi non sono più vincolati ad una direzione. La loro posizione si muoverà secondo l’anno, il mese e i Nove Cicli. E’ il movimento dei trigrammi nei Nove Palazzi che rivela il ciclo dei cambiamenti, consentendoci di osservare i cambiamenti di energia che gira nell’universo. I Nove Palazzi – Il flusso delle forze , benefiche e malefiche, è rivelato nei movimenti del bagua (pa-k’ua) attraverso i Nove Palazzi. I Nove Palazzi sono le 8 direzioni del compasso più il centro. Le otto posizioni sono riempite dagli otto trigrammi. Ogni palazzo è identificato da una coppia di colori/numeri, chiamata anche stella. Il QI (ki) delle Nove Stelle – Il QI (Ki) delle Nove Stelle è un sistema di archetipi, di simboli energetici che si ripetono ovunque e si applicano ad ogni fenomeno. Come ogni altro sistema divinatorio od astrologico, il Qi delle Nove Stelle trae origine dalle energie del cosmo. Mentre il nostro pianeta ruota attorno al sole, noi ci troviamo dentro ad una imponente corrente di energia che si riversa dall’universo infinito per sostenere la nostra galassia, la via Lattea. Siccome le fasce magnetiche che circondano la terra sono abbastanza “aperte” al di sopra delle regioni polari, queste zone sono più direttamente influenzate dal flusso di questa corrente. Il Polo Nord, volto proprio verso l’esterno della galassia, riceve la carica più forte di questa carica che penetra. Tra tutte le forze celesti che forgiano il nostro destino, le forze provenienti dalle costellazioni del Polo Nord tradizionalmente sono state considerate primarie e determinanti e sono anche state utilizzate abitualmente nella navigazione come pratici punti di riferimento nel cielo. In alto, sopra al Polo Nord, le imponenti energie del cosmo sono captate e indirizzate dalle varie stelle verso il basso in forma più grossolana e materiale. Queste energie sono quindi fatte convergere sotto forma di correnti verso il nostro sistema solare, dove a loro volta sono di nuovo raccolte e ulteriormente condensate dai pianeti, secondo specifici schemi (n.d.r.: quali?), per entrare nell’atmosfera della terra, dove infine si configurano nei modi descritti dal Ki delle Nove Stelle. Le nove stelle che hanno il ruolo più determinante in questo processo di trasformazione e condensazione sono: la Stella Polare (o Stella del Nord), Vega (una stella della costellazione della Lira), le sette stelle della costellazione dell’Orsa Maggiore. Quando questa enorme corrente di energia invade le vicinanze della nostra galassia, viene polarizzata dalle prime due di queste stelle, che agiscono in un certo senso da polo positivo e negativo di questa enorme “batteria” stellare. Vega, che funge da polo negativo, viene associata con il freddo, l’inverno, la luna e le forze lunari, con l’enrgia yin più passiva e con l’immagine dell’Acqua. La Stella Polare, il polo positivo, è associata con il calore, l’estate, il sole e le energie solari, le energie yang più attive e l’immagine del Fuoco. Le sette stelle dell’Orsa Maggiore, il corpo di questa batteria,, fungono da modulatore ed amplificatore di frequenza. Queste stelle equilibrano la scintilla fra i due “poli” stellari generando una varietà di influenze nella corrente del Ki universale, nel momento in cui questa precipita verso la Terra. Nei tempi antichi la Stella Polare veniva chiamata il deposito o la volta del cielo per esprimere il suo ruolo di catalizzatore celeste. Anche ognuna delle altre stelle era classificata in modo da riflettere la sua funzione nell’ambito di questo sistema. La coda o il “manico” dell’Orsa Maggiore ruota annualmente intorno al fulcro centrale, la Stella Polare ed è stata considerata come una bussola celeste in quanto si volge in direzioni diverse ad ogni stagione: a nord d’inverno, a est in primavera, a sud d’estate, a ovest d’autunno. Questa è l’origine degli archetipi stagionali e direzionali del Ki delle Nove Stelle, che furono classificati nella letteratura dell’I Ching come Sequenza del Cielo Posteriore. Questo schema è anche espresso con un Quadrato Magico, la somma dei cui numeri dà sempre 15, che in realtà viene rappresentato come ottagono e costituisce la base del Bagua. I cinque numeri dispari di questo diagramma si riferiscono ai cinque pianeti più vicini alla terra. Questi numeri particolari e le direzioni e stagioni che essi rappresentano, hanno uno speciale rapporto con questi pianeti. Ogni pianeta riceve un fascio di corrente di energia dalle forze celesti esterne menzionate in precedenza; questi fasci sono poi raccolti, indirizzati verso il basso e trasmessi da questi specifici pianeti e trovano corrispondenza con i cinque numeri dispari. Ognuno di questi ha anche un numero complementare corrispondente, un numero pari più yin, che modifica le più marcate influenze dei numeri dispari (più yang): l’8 è collegato con l’1 (Mercurio), il 4 al 3 (Giove), il 2 al 9 (Marte), il 6 al 7 (Venere). Il numero 5 essendo situato al centro del quadrato non ha un complementare. Il 5 rappresenta Saturno che viene considerato il pianeta centrale che coordina le energie celesti e le trasmette sulla terra. Il Cinque appare come il fulcro del sistema, il ricevitore centrale, il catalizzatore, equilibratore e distributore di tutte le energie. USO DELLA BUSSOLA SECONDO LA SCUOLA DEL BUDDISMO TANTRICO TIBETANO DEI ‘BLACK HATS’ – Una delle applicazioni più semplici dell’antica scuola della bussola è stata messa a punto dalla Setta dei Cappelli Neri, una setta non ortodossa di Buddismo Tantrico Tibetano che ha mescolato in Cina il Buddismo Tibetano e il Bon Tibetano con le pratiche e le credenze indigene Cinesi. Il Buddismo Tantrico Tibetano è una forma di Buddismo prevalente in Tibet e derivato dal Buddismo Indiano Mahayana. E’ basato sul misticismo esoterico del Tantra e sul Bon. La conoscenza è stato trasmessa oralmente fino ai giorni nostri quando il professor Lin Yun ha autorizzato la sua allieva Sarah Rossbach a tradurre in un libro i suoi insegnamenti sul Feng-shui. Al pa k’ua del cielo posteriore con tutte le sue informazioni azimutali, numerologiche ed energetiche vengono aggiunti nove colori, nove parti del corpo e nove situazioni di vita. L’orientamento della bussola dipende dall’ingresso della casa o dell’alloggio, in quanto esso viene considerato la bocca del qi, o qikou. Suddividendo la pianta del sito in esame secondo i nove settori del bagua (pa k’ua), l’ingresso può ricadere nei tre settori kan, gen o chyan: questo metodo è detto bagua delle tre porte.