La Tecnica Sessuale dello Yoga Tantriko indo-tibetano 1parte

Il Tantrismo consente ai suoi adepti di raggiungere in questa incarnazione, se ne hanno la forza, o almeno in una successiva esistenza, l’immortalità fisica e l’autocoscienza con tutti i poteri sopranormali, poiché per l’appunto lo Yoga Tantriko mira a realizzare: perfetta salute, longevità, volontario distacco dal corpo, poteri telepatici, guaritori o taumaturgici, chiaroveggenza del passato, del presente e del futuro, ricordo chiaro di tutte le passate esistenze, il potere di iniziare altri individui preparandoli per l’ascesi yogica; ricchezza finanziaria, possesso di tutti i beni materiali della terra per potere svolgere bene il proprio lavoro e quello dei propri discepoli; eliminazione di tutti i pensieri e le azioni egoistiche e cattive, operando sempre il bene per l’Umanità. Premettiamo che il lavoro alchemico dell’uomo su se stesso deve consistere innanzitutto nella purificazione da tutte le emozioni negative che pervadono la sua personalità. La lamentela, l’odio, la rabbia, la gelosia e ogni genere di giudizio e fastidio verso gli altri devono essere scomparsi prima che egli possa avventurarsi nei mondi spirituali. In queste dimensioni superiori l’aspirante viene sottoposto a ogni sorta di attacchi emotivi e mentali da parte delle « forze ostili » che vi abitano e che egli stesso suscita per risonanza. Solo un perfetto equilibrio di emozioni e pensieri potrà renderlo capace di difendersi dalle offensive e di distinguere la realtà dalle allucinazioni. L’intero significato del lavoro alchemico compiuto utilizzando l’energia sessuale può essere espresso affermando che in virtù di tale operazione il piacere dei sensi viene convertito in « un’esplosione d’amore correttamente veicolata ». L’energia sessuale creativa è la forma di energia più potente di cui l’uomo può disporre.  Essa è la spinta creativa che porta in manifestazione l’Universo stesso. È infatti l’energia creativa per eccellenza, la fonte primordiale di ogni genere di creazione. A seconda di come l’energia sessuale viene diretta si può creare un universo, si può creare un neonato, oppure si possono creare opere d’arte: scritti, dipinti, intuizioni scientifiche o filosofiche. Se tale energia è veicolata da colui che possiede le necessarie conoscenze occulte essa può venire utilizzata per incrementare la propria attitudine ad amare e a soccorrere l’umanità, mentre al contempo si creano in se stessi dei corpi sottili perfettamente costituiti. Il lavoro con l’energia del sesso può iniziare solo dopo una lunga pratica sul ricordo di sé e sulla trasmutazione delle emozioni negative. La capacità di gestire e trasmutare le espressioni della sua natura inferiore deve essere stata acquisita in maniera completa dall’aspirante. Il corpo dell’anima, a questo punto dello sviluppo si è già cristallizzato quasi per intero, ed egli ha assunto il controllo delle sue emozioni. Solo quando la fabbricazione di tale corpo è vicina al suo termine e il praticante è sulla via dell’apertura del Cuore, egli può arrischiare un efficace ma pericoloso lavoro per mezzo dell’energia sessuale. L’energia è sempre la stessa, ma a seconda del grado evolutivo e delle conoscenze esoteriche di chi la utilizza essa può dare origine ai più svariati risultati. Ad esempio, tutta l’arte che l’umanità è stata in grado di esprimere è generata dall’energia sessuale correttamente incanalata verso i chakra superiori dell’uomo anziché verso quelli inferiori. I chakra del Cuore, della gola e della testa consentono lo sviluppo di maggiore amore, creatività e intuizione. Perversione, fanatismo dogmatico e guerre sono invece il risultato della medesima energia incanalata verso i chakra inferiori. Il fine del lavoro alchemico tramite l’energia sessuale è quello di fare in modo che essa non si disperda, ma si accumuli progressivamente nell’organismo umano e venga indirizzata verso scopi sopremi. Fino a un certo grado evolutivo, l’essere umano, invece di mettere l’energia sessuale al servizio della propria volontà, di norma ne è completamente succube. In un rapporto inconsapevole questa forza non viene controllata e diretta, ma liberata nell’ambiente  inconsciamente. Ed è bene che sia così, in quanto tale individuo anche qualora avesse il controllo della propria energia sessuale non saprebbe cosa farsene ed essa gli arrecherebbe esclusivamente danno – ciò che capiterebbe a chiunque volesse afferrare un serpente per la coda. Come può allora un uomo sapere se è giunto per lui il momento di fare uso di tale energia per scopi alchemico-evolutivi? Innanzitutto si tenga presente che l’impiego dell’energia sessuale non costituisce mai di per sé una via evolutiva – né magico/alchemica, né di altro genere. Le pratiche che concernono il suo utilizzo possono rappresentare un valido aiuto nelle proprie realizzazioni solo se inserite in un ben definito contesto di purificazione interiore. Inoltre, perché risultino efficaci la loro applicazione deve cominciare esclusivamente in seguito all’acquisizione di determinati traguardi evolutivi da parte del praticante. Un aspirante non può mai decidere autonomamente di intraprendere un lavoro con l’energia sessuale, in nessuna fase del processo alchemico, ma deve sempre chiedere l’assistenza di un « iniziato » – che sia provato tale e nel quale egli abbia riposto la più completa fiducia. Per molti alchimisti non è di alcuna utilità lavorare con l’energia sessuale e per molti altri è addirittura controproducente, perché essa andrebbe a smuovere forze interiori che, se portare alla luce, frenerebbero il lavoro ermetico intrapreso. Solo un vero mago già realizzato è in grado di verificare se tale percorso può risultare vantaggioso piuttosto che dannoso per il neofita. Egli deve possedere la capacità di monitorare le trasformazioni che avvengono nei corpi sottili del praticante, deve poter evidenziare i suoi eventuali errori e fornirgli giorno per giorno le più corrette indicazioni. Le conseguenze negative di un lavoro con l’energia sessuale condotto senza criterio sono spesso terribili e irreparabili. Pericoli derivanti dal lavoro con l’energia sessuale Durante una delle sedute magiche con il mago Abuldiz, a una domanda sulla magia del sesso, Crowley ottenne una singolare risposta: “Il Leone deve essere veramente morto!”. (Kenneth Grant, Il Risveglio della Magia). Una regola aurea che si applica a ogni genere di lavoro trasformativo dice che “non possono esistere indicazioni valide per tutti”, per cui a chiunque volesse intraprendere tale via si consiglia di chiedere il parere di un « iniziato » che sia capace di valutare le sue possibilità in base alla visione dei corpi sottili e che sia poi disposto a seguirlo passo dopo passo nel suo percorso. Si è comunque deciso di rendere pubblica tale tecnica occulta attraverso il presente scritto in quanto abbiamo in massima considerazione il potere deschiavizzante della conoscenza. L’uomo che sa, consapevole, è un uomo più libero. Si ritiene che nell’attuale periodo storico/evolutivo i pericoli derivanti dalla presenza della Loggia Nera – i maghi deviati verso il male – sulla Terra siano tali che ogni conoscenza magica, anche la più violenta e rischiosa, debba essere messa a disposizione dei ricercatori. Tali mezzi sono ampiamente conosciuti – e i poteri che ne derivano comunemente utilizzati – da quelle forze nere che stanno cercando di assumere il completo controllo del pianeta. L’ignoranza circa tali metodi operativi proprio da parte di coloro che attraverso la magia si propongono di aiutare l’umanità implica quindi la concessione di un enorme e ingiustificato vantaggio a chi della magia ha fatto il campo di battaglia sopra il quale si decide il destino del pianeta. Tale motivazione non ci esula dal ricordare che spesso “chi vuole combattere il diavolo diviene un diavolo egli stesso” e che per evitare ciò è indispensabile dedicarsi in maniera costante, vigorosa e inamovibile alla purificazione delle proprie emozioni e dei propri pensieri. Queste tecniche sono state spesso praticate in passato all’interno di molte confraternite, e talvolta imposte dall’alto, in maniera irresponsabile, ad allievi non ancora pronti. Anche oggi esistono scuole cosiddette magiche o spirituali all’interno delle quali si trasmettono a tutti indiscriminatamente pratiche che coinvolgono l’energia sessuale. Queste sono estremamente pericolose, in quanto un allievo che non si sia ancora purificato da tutte le sue emozioni basse, i desideri materiali e i pensieri di giudizio verso il prossimo rischia di alimentare proprio gli aspetti più indesiderabili del suo carattere, divenendo un campione di orgoglio, lascivia, aggressività e perversione. L’energia procreativa accumulata per mezzo di un particolare regime sessuale autoimposto, non rimane inerte all’interno dell’essere umano, ma si incanala nell’organismo seguendo le « linee di minor resistenza » che già si trovano in lui. Le sue abitudini e le sue inclinazioni emotive e mentali, siano esse elevate che grossolane, vengono vivificate dall’afflusso di questa nuova energia. Accade così che, insieme agli aspetti positivi, vengano inevitabilmente dilatati anche tutti quei desideri e quegli aspetti negativi che ancora sono presenti nell’individuo: rancori, ansie, paure, desideri di vendetta… Per esempio, come conseguenza di un eccessivo ristagno di energia sessuale si diviene spesso estremamente rigidi e intolleranti verso i comportamenti e le idee altrui. Il fanatismo dogmatico è quasi sempre il risultato di un’energia sessuale che non viene lasciata scorrere in maniera armonica. Il carattere diventa propenso al giudizio e facilmente irritabile e le fantasie sessuali assumono sfumature sempre più deviate. Applicando tecniche di tal genere è anche possibile che si acceda forzosamente ai mondi spirituali e si verifichino fenomeni psichici: temporanee visioni del piano astrale, voci provenienti dall’aldilà, levitazione, telecinesi, preveggenza o guarigione. Niente di più indesiderabile. L’allievo che si trova in contatto con l’astrale senza aver completato la preventiva indispensabile trasmutazione della sua natura inferiore potrà sperimentare delle visioni, terrificanti o celestiali che siano, e produrre fenomeni di basso psichismo (telecinesi, psicofonia, ecc.), ma mai avvicinarsi alla verità delle cose, la quale si conquista con l’elevazione della propria coscienza e non con l’abbandonarsi a fenomeni psichici. Ciò vale per l’alchimista come per chiunque altro si incammini sul sentiero dell’evoluzione sovraumana: il semplice fatto che un uomo possa guarire alcune malattie, comunicare con le anime dei defunti o assistere ad apparizioni di santi, angeli o quant’altro – in virtù di acquisizione forzata tramite tecniche o di predisposizione naturale – non è necessariamente indice di una giusta evoluzione spirituale e di un corretto processo alchemico. I suoi poteri e i suoi contatti ultraterreni, oltre che a porlo in serio pericolo di cadere in episodi di ossessione o nella malattia mentale, sono totalmente inutili dal punto di vista della conoscenza acquisibile e della sua evoluzione futura. Le entità appartenenti al mondo di là veramente capaci di comunicare insegnamenti di un certo rilievo si manifestano solo a chi abbia avuto accesso ai piani sottili grazie a progressive iniziazioni derivanti da una reale apertura di coscienza, e non certo a chi si sia furtivamente introdotto nel mondo astrale per mezzo di tecniche violente, alle quali anche un decerebrato potrebbe applicarsi con successo. Fra i danni – che possono anche assumere carattere permanente – si annoverano spesso fluttuazioni fra periodi di lucidità e stati di obnubilamento, incubi ricorrenti, incapacità di discernere la realtà dalla fantasia, allucinazioni e fissazioni. Tali insidiosi sentieri alchemici sono di qualche utilità solo per chi sia giunto a un alto livello di purificazione dai propri istinti e pregiudizi. Solo un uomo dal carattere perfetto sarà in grado di gestire con consapevolezza l’enorme quantità di energia prodotta in tal modo e di veicolarla verso i chakra superiori, incrementando così le sue qualità artistiche, intuitive, geniali e i suoi poteri occulti di controllo della materia. Si può allora operare, fra le altre cose, la « guarigione spirituale », di cui Gesù è stato l’esponente più perfetto, da distinguersi dalla « guarigione psichica », la quale agisce sulla personalità anziché sull’anima e può quindi essere ascritta ai fenomeni psichici, quali sono anche la “medianità” e le “visioni” indotte dalle sostanze droganti, quando la loro assunzione si verifica in un contesto profano. Il lavoro con l’energia sessuale rappresenta un ulteriore strumento per colui che – in conseguenza di un lungo processo trasformativo operato grazie al ricordo di sé e al lavoro sulle emozioni negative – ha « vinto il Drago » o « ucciso il Leone » – cioè gli aspetti inferiori della personalità – e ne può sfruttare le forze a proprio favore per accelerare determinati processi alchemici di « fissazione », o cristallizzazione. Un uomo puro è in grado di gestire tali potenti energie per proseguire anche nella fabbricazione e nella fissazione dei corpi sottili: l’astrale, il mentale e il causale (« corpo di gloria »). Un siffatto uomo o donna è pertanto capace di veicolare le energie accumulate per mezzo di tecniche coinvolgenti la potenza sessuale nell’attività di guarigione, nell’insegnamento, nella creazione di arte, nel combattere le forze involutive presenti sui piani sottili… Se invece tali tecniche fossero seguite da un uomini ordinari o da un aspiranti che non hanno ancora raggiunto la purificazione della macchina biologica, questi rischierebbero di divenire dei veri mostri incapaci di alcun controllo su se stessi. Sono piuttosto frequenti i casi accertati di individui che, imboccata tale pericolosa via senza l’indispensabile assistenza di un vero « maestro », sono divenuti preda di stati psichici allucinatori, per scivolare poi velocemente nella pazzia. L’eccessiva stimolazione del sistema nervoso dovuta alla circolazione di una quantità sovrabbondante di energia non può che essere nefasta. Nulla può salvare un uomo che per troppa ambizione spirituale si sia sottoposto a pratiche capaci di risvegliare la « lingua di fuoco » del Drago che dorme in lui. Icaro sarà punito con la morte per essersi accostato troppo al Sole.