il grande gioc(g)o della consapevolezza

“Tutto ciò che vorresti avere è dall’altra parte della paura”.(Jack Canfield) Tra gioco e giogo c’è poca differenza di suono ma sono parole con contenuto e significato diverso. Il giogo dal latino jugum o iugum è una trave in legno, sagomata per adattarsi al collo di uno o due buoi, che costituisce l’attacco del carro, dell’aratro ecc. In epoca romana, strumento di umiliazione costituito da un’asta orizzontale sotto cui i vinti erano costretti a passare a schiena curva. In generale ciò che opprime, asservisce SIN oppressione: il g. della dittatura; ribellarsi al g. ecco che arrivano insieme a giogo: oppressione, dittatura e ribellarsi. Ma la storia ci insegna che ribellarsi fare le rivoluzioni quelle dei grandi movimenti di massa che si ribellano all’oppressione di una dittatura sono bagni di sangue ma quando sarà poi il momento ciclicamente parlando sarà già bella pronta fumante fresca cotta e mangiata la nuova dittatura del momento. La beffa è servita. Non impara mai l’umanità? La prossima sarà adatta all’epoca costruita a misura dei tempi ma le caratteristiche i contenuti di fondo non cambiano mai: gioghi di oppressione asservimento. Ora è necessaria la sofferenza per spingere alla consapevolezza le persone oppresse da uno strumento tipico delle dittature di sempre: la paura. Paura delle malattie, paura della morte, paura della miseria, fame, eccetera… Quando al processo di Norimberga chiesero a Hermann Goring e agli altri 21 nazisti processati come erano riusciti a convincere milioni di persone al nazismo risposero semplicemente: con la paura. La paura è un arma potente per assoggettare le masse che possono esserne cosi soggiogate. La paura agisce nel profondo creando un trauma. La persona si affida a chi crede che lo protegga e diventa così facilmente manipolabile. “La diffusione della malattia sta avendo un impatto significativo sulla nostra salute mentale. Si sta registrando un incremento dei disturbi d’ansia in tutto il mondo. Come tutti gli eventi traumatici di questo tipo, il virus ha comportato la diffusione di un marcato disagio psicologico condiviso. Si evidenziano diversi effetti ma tutti connotati da una comune matrice di base: reazioni d’allarme e lotta alla sopravvivenza. La pandemia attuale sta producendo in tutti noi un’esperienza di minaccia, che spaventa, procura disagio e irrompe nella vita di ciascuno, compromettendone la qualità. Tutto si trasforma: si lavora da casa in modalità smart working, le chiese chiudono le porte e ogni manifestazione d’affetto diventa virtuale a cui ben pesto veniamo asserviti schiavizzati. Questa condizione sta alterando i meccanismi tipici di regolazione emotiva. Ciò crea un disequilibrio nel funzionamento degli individui che normalmente si comportano secondo una quotidianità stabile e strutturata. Su soggetti più fragili questa condizione esaspera le loro debolezze. Ansia e paura influenzano il comportamento. La paura è un’emozione importante selezionata dall’evoluzione della specie umana per permettere di prevenire i pericoli. (..)La paura eccessiva si trasforma così in panico e finisce per recare danno. Una risposta eccessiva di ansia e paura, in una condizione d’incertezza come quella che stiamo vivendo, non ci permette di accedere alle risorse di cui siamo capaci per gestirla. Il panico ci fa facilmente cadere in decisioni avventate e irrazionali. Le scelte individuali si trasformano in un danno collettivo. Ad esempio prendere d’assalto i supermercati, poco dopo l’edizione straordinaria del TG che ha addestrato la mente.”(da Vincenzo Adamo) Una persona impaurita è quindi facilmente manipolabile. Il sistema di propaganda ha un ruolo infettante, contaminatore fondamentale nella diffusione del contagio della paura. Seminare terrore e paura ed ogni genere di emozione derivata è la sua funzione primaria centrale uno strumento di sadismo del potere influente spietato. La paura modifica il respiro lo rende veloce e superficiale. La paura deforma le immagini di ciò che vediamo o crediamo di vedere e scambiamo per unica verità. Ci vengono proposti comportamenti univoci ci vengono inculcate parole con cui bollare chi non è d’accordo con l’idea totalitaria di massa che il regime e la sua propaganda impongono come verità assoluta. La mente crede di vedere la realtà ma in verità è una interpretazione un racconto di ciò che accade dopo. Per vedere la realtà dobbiamo ascendere ad un altro livello di consapevolezza. Raggiungere un altro livello significa ovviamente uscire superare le paure in primis la primaria: la paura di morire. In sostanza si vede la realtà o verità solo fuori dallo stato di paura, immersi nella paura lo specchio si deforma e la mancanza di lucidità fa perdere la consapevolezza facendo così vedere altro. La paura resetta per dare spazio all’immagine confezionata a misura di potere. Il giogo è fatto: nello stadio di panico quello che ci viene proposto è preso per verità univoca. La mancanza di consapevolezza impedisce di vedere oltre le paure. Una grande strategia di massa che inietta nelle persone la paura è un modo ancora una volta di opprimere e gestire il potere. La separazione e la paura si legano in un unico sistema di esercizio del potere. . Il profetico George Orwell con il suo lavoro 1984 ci indica le forme della dittatura a misura dei tempi. La separazione ha nome e significa da sempre Satana, tutto quello che separa usando l’arma della paura è sua manifestazione. Sei davvero pronto ad uscirne? Quale strada prendi? Non esiste altra possibilità che andare oltre la paura e la sofferenza con gli strumenti che ci sono dati questo per chi non l’ha ancora fatto è il passo da fare per il bene dell’umanità tutta. Il processo di consapevolezza, di depurazione mentale e purificazione emozionale è il modo per distaccarsi dalle paure e vedere la realtà di per se. La prima cosa da fare è l’urgenza di lavorare su di se. Interpretiamo i fatti come la spinta che ci viene data, come compito immediato: trovare la consapevolezza e per questo gli strumenti dello yoga. È essenzialmente un processo individuale per questo molto lento. Shiva il dio dello Yoga tradizionale autentico ha donato all’umanità uno strumento potente di liberazione che permette la connessione del ed al Se. Krsna, Buddha e Gesù hanno fatto lo stesso in altre epoche. L’ ascesa della kundalini e la purificazione dei chakra sono il lavoro primario. “Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte possente, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo”.(Atti degli Apostoli) “Dopo questo, io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. Anche sopra gli schiavi e sulle schiave, in quei giorni, effonderò il mio spirito. Farò prodigi nel cielo e sulla terra, …Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato” (Gioele 3,1-5)