dualismo e proselitismo

” Buddha non ha inventato il buddismo, Cristo non ha inventato il cristianesimo, Shiva non ha inventato lo shivaismo, … la loro via era ed è l’amore: la via del cuore, l’unica che rende liberi”.

Il vero maestro non ha seguaci e non fa proselitismo, non né ha bisogno perché si nutre di energie pure e sottili. Il proselitismo è spesso sfocia nel fanatismo, la creazione di una dipendenza dove esiste nella finzione ed i suoi giochi, un capo e dei seguaci, quindi un mondo duale e non libero. Il proselitismo si basa su una devozione distorta, cioè, duale, su un fascino duale, cioè esercizio di potere in varie forme. La mancanza di consapevolezza sfocia sempre, inevitabilmente nel conflitto, perché il dualismo è definizione del conflitto.  Il conflitto si risolve definitivamente solo con andare oltre, cioè l’unione yogica interiore, di cui l’esteriore è il riflesso. La libertà si potrebbe “definire”: la pace interiore.  La libertà duratura non passa mai dal dualismo, non è su quel terreno. Chi fa seguaci e proseliti creando una dipendenza in loro, in ogni forma, è un falso maestro non del tutto consapevole. Chi crea dinamiche di questo tipo appesantisce il proprio karma e di chi lo segue. Creare delle dinamiche accalappia seguaci, è scuola del trucco, espediente per manipolare e fagocitare le energie vampirizzandole. Tutte queste scuole dense di proseliti sono false e creano delle persone non libere, della specie di zombie spirituali o altro, assoggettati, fanatici settari; infatti, da un lato si sentono superiori agli altri proprio perché appartenenti alla setta, mentre dall’altro litigano tra sé, con gli altri del gruppo, proprio perché sono ancorati ad un mondo duale e la loro consapevolezza è ancora non integrata e quindi sempre conflittuale. Vivono di scontro, perché lo hanno dentro e quindi non possono far altro che rappresentarlo fuori, manifestarlo. Vivere di conflitto è un falso nutrimento, velenoso e creatore di dipendenze. Chi è davvero integrato non appartiene a nessuna confraternita, a nessuna setta, a nessuna congrega, non ne ha bisogno, vive solo della propria libertà, cioè il proprio amore come guida e rende conto del proprio operato non certo agli uomini. La libertà si raggiunge soltanto ad un livello di consapevolezza che è stabilizzato oltre la dualità. Se non si va oltre, se non si riesce ad andare oltre la separazione del dualismo, vivremo sempre nel conflitto e riprodurremo conflitto all’infinito, sempre e solo quello. Lo yoga che significa unione con tutte le sue tecniche, altro non è che lo strumento per incamminarsi verso l’unione interiore, la via suprema. Conosco troppe persone che non avendo utilizzato lo yoga a pieno nelle sue potenzialità, in altre parole non avendoci creduto davvero fino in fondo, per paura, non si sono distaccate dalla guida mentale e quindi lo yoga hanno cercato di assoggettarlo, così non è servito a nulla se non a creare esseri finti, falsi e superficiali, che passano da un finto sorriso ad un falso abbraccio, ma il loro cuore rimane chiuso e la loro mente assorbe troppa energia, che dovrebbe essere spostata al cuore, che soffre di questo centralismo duale e scisso della mente. Il mondo del potere umano e tutto il potere che lo gestisce, è in mano a questo dualismo mentalista mentitore, che riproduce dualismo e scissione, cioè la guerra all’infinito. La soluzione è lo yoga oltre la separazione del dualismo. Fino a quando l’umanità non farà questo salto, rinascendo in sé, non ci sarà la fine delle guerre, manifestazione prima ed ultima della dualità. Guerra e pace fanno parte del mondo duale, dei buoni separati dai cattivi, sono le due facce della stessa medaglia. In altre parole, potremmo dire che la mente suprema, solitamente chiamata Dio, ha creato il mondo duale separato, affinché facendone esperienza, l’umanità potesse essere spinta consapevolmente verso l’integrazione e l’unione di sé; quindi, è solo per esperienza non per permanenza. L’unione con il se è l’unione con la mente suprema, che viene a scorrere nell’umanità integrata, ascesa kundalini, accensione terzo occhio. Vedete tutte queste scuole spirituali, di yoga e di cosiddetta crescita interiore, meditazione trascendentale, studio dei chakra… Poi vi accorgete nel migliore dei casi, che sono solo fumo, che si tratta solo di un gioco di affari, di sesso, di fascinazioni, di ego, di superfice senza vera sostanza, dove i cosiddetti maestri non hanno nessun terzo occhio aperto, nessuna kundalini salita, nessuna conoscenza, tranne il necessario per lavorare facendo trucchi. Tutto questo è Maya, illusione, danno sulle persone fine a sé stesso (se non sublimato maestro di vita), che oltre ad essere burlate, sprecano tempo e denaro. Ma va bene così, nella norma è parte dei giochi, ecco qua! Siamo ancora nel bel mezzo del mondo duale a fare esperienza.