acido base emozioni e pensieri

Sappiamo che il sistema della salute si basa sul mantenimento di equilibri di sistemi ed apparati in collaborazione interconnessi. Tra tutti i sistemi importanti da tenere in attenzione e quindi in equilibrio, c’è il sistema acido base come riflettente. La salute ha bisogno che il sistema di acido base si mantenga in uno stato equilibrato e per farlo, cioè deve tenere l’equilibrio leggermente più basico ed un po’ meno acido. Il mondo sociale tende ad acidificare in molti contesti e non a caso: cibo, profumazioni sintetiche, media, ritmo di vita, vita sociale… Tutta una serie di dinamiche e forme di energia tendono a costruire e far permanere acidità. Di fatto la permanenza di acidità porta a: pensieri negativi, emozioni negative legate a forme di paura, un terreno acido per le cellule, d’altro canto abbassa le difese immunitarie, rendendo il corpo più vulnerabile ed esposto a malattie, una su tutte il cancro. Il terreno ideale per le cellule cancerogene è sempre acido. Le persone credono erroneamente di esser loro nello stato di normalità, ma in effetti c’è l’influenza del sistema in possibile squilibrio che influenza mente e cuore creando un’energia negativa e quindi emozioni e pensieri legati a questo stato d’animo spacciati come normalità. È provato che il cancro vive in un terreno acido e li si alimenta e si sviluppa, in riferimento a questo, dobbiamo sempre fare quanto sopra esposto: tendere sempre a mantenere l’equilibrio. Con il mantenimento dell’equilibrio emozioni e pensieri di conseguenza tenderanno alla positività e viceversa.(LAMRTS)

L’equilibrio acido-base è uno dei meccanismi più importanti e delicati per la salute dell’organismo e il corretto funzionamento del processo metabolico, essenziale per mantenere il suo equilibrio (detto anche omeostasi). Vediamo insieme come mantenere l’omeostasi e garantirci salute, giovinezza e vitalità.

Cosa si intende per equilibrio acido-base

Questo vitale equilibrio, rappresenta l’insieme dei processi fisiologici che l’organismo mette in atto per mantenere un livello di acidità compatibile (o pH) con lo svolgimento delle principali funzioni metaboliche, ed è per questo considerato uno dei pilasti del benessere e della nostra vitalità insieme ad esempio alla temperatura, all’ossigenazione e alla glicemia. L’alterazione anche minima di pH, può influenzare negativamente l’attività enzimatica, e di conseguenza quella metabolica, determinando gravi squilibri e danni a livello cellulare e tissutale. Perché tutto funzioni al meglio nell’organismo è dunque importante conservare la giusta regolazione del pH all’interno e all’esterno delle cellule, così da garantire i complessi processi metabolici legati al mantenimento, al rinnovamento dei tessuti e all’eliminazione delle tossine. Discostarsi dal valore base di riferimento del pH pari a 7,41, quindi leggermente basico (o alcalino), significa modificare il corretto funzionamento e la velocità delle reazioni biologiche, che si può manifestare con uno stato di malessere dovuto all’accumulo di sostanze di scarto, infiammazioni croniche e altre patologie legate al metabolismo. Le principali vie di produzione di un eccesso di sostanze acide da parte dell’organismo sono legate alle reazioni metaboliche e al ricambio cellulare. Ma l’acidosi può aumentare anche in presenza di forte stress, intensa attività muscolare con produzione di acido lattico e di stress ossidativo, in caso di alimentazione scorretta o assunzione prolungata di farmaci.

Come mantenere un buon equilibrio acido-base

Le principali vie di eliminazione delle sostanze di scarto indesiderate, generate dal metabolismo sono gli organi emuntori, soprattutto reni e polmoni, sottoposti costantemente ad un intenso lavoro. Vien da sé che dobbiamo fare in modo di mantenerli in ottima salute e ben funzionanti considerata l’importanza del loro ruolo. Nell’eliminazione sono coinvolte anche le ghiandole sudoripare, quindi la pelle in generale e l’intestino. Tuttavia, per contrastare l’eccessiva produzione di sostanze acide, l’organismo attiva un meccanismo definito “sistema tampone”, che introduce l’acqua, l’anidride carbonica e i minerali calcio, magnesio, ferro, potassio e sodio che con il loro intervento sostengono un buon mantenimento del pH in equilibrio.

Il ruolo fondamentale per la protezione dell’equilibrio acido base è assegnato alla matrice extra cellulare o MEC, depositaria di importanti funzioni oltre ad essere il luogo in cui si forma il liquido linfatico: durante il giorno è in grado di assorbire le sostanze acide che poi rilascerà durante la notte, attraverso i reni e le ghiandole sudoripare. Un’alimentazione bilanciata è la base per il mantenimento di un buon equilibrio acido-base © ingimage Il suo “punto debole” è però la scarsa capacità di filtraggio attraverso i reni, pur avendo una grande possibilità di accumulo di sostanze acide nella sua rete. Quando si forma un deposito eccessivo di acidi nella matrice extra cellulare, entra in gioco il sistema biochimico detto “tampone”, che lavora oltre la propria capacità di tamponare gli acidi, rallentando così le proprie capacità , favorendo la condizione di acidosi cronica dei tessuti e dell’organismo.

Quali sono i fattori che provocano l’acidosi

Come fare per evitare tutti i problemi che l’acidosi può scatenare? Prima di tutto è importante conoscere quali sono i fattori, non pochi, che alterano l’equilibrio acido-base: tra questi, stress e vita frenetica, che fanno parte ormai della quotidianità di molte persone, così come pasti non equilibrati consumati velocemente al bar o l’assunzione di farmaci in modo costante e prolungato. Si aggiungano inquinamento, vita in ambienti chiusi, scarsa o, viceversa, eccessiva attività fisica. La chiave per ristabilire il giusto equilibrio acido-base è in primo luogo la correzione dell’alimentazione sbilanciata, in cui si consumano troppi alimenti acidificanti come la carne, i prodotti animali in genere, lo zucchero semplice, e in misura inferiore i prodotti da forno e i cereali soprattutto se accompagnati da bibite zuccherate o bevande alcoliche. Via libera invece ai cibi alcalinizzanti, quali frutta e verdura (anche se di gusto acidulo), cercando di non “sgarrare” troppo frequentemente con gli alimenti a rischio, cosa che si tende a fare, ad esempio, quando si è in vacanza e l’occasione di pranzare con cibi e bevande acidificanti non manca. Utile per il ripristino dell’equilibrio acido-base, in ogni caso, è l’utilizzo di uno specifico e bilanciato integratore alimentare, che può essere d’aiuto non solo per chi ha “pasticciato” a tavola durante le ferie e al ritorno a casa vuole rimettersi in forma, ma anche per chi, in ogni momento dell’anno, vuole dare una regola alla propria alimentazione e un aiuto al benessere del proprio organismo. Il sostegno di un integratore alimentare ad hoc velocizza i processi fisiologici e il ripristino dell’equilibrio acido-base.

Le conseguenze dell’acidosi

Protrarre nel tempo uno stato di acidosi mette a dura prova l’omeostasi e sottopone l’organismo a uno stato di malessere generale. Cefalea, digestione difficile, sbalzi di umore, sonno disturbato, possono essere sentinelle che rivelano una possibile alterazione dell’equilibrio acido-base dell’organismo. Soprattutto se superiamo i cinquant’anni di età, dopo i quali il meccanismo di regolazione inizia a rallentare con conseguente accumulo di prodotti di scarto, l’acidosi può portare con sé invecchiamento precoce, stanchezza e malumore. Importanti possono essere i danni a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, che si manifestano con infiammazione, dolori articolari, squilibrio del metabolismo del calcio, crampi muscolari e ritenzione di acidi urici. Da non sottovalutare alcuni sintomi non sempre facilmente associabili al problema, come denti che tendono a cariarsi, alterazioni della pelle, delle unghie, malattie autoimmuni o dismetabolismi, alitosi.

Da segnalare che gli sportivi accaniti devono fare molta attenzione all’acidosi perché l’intenso lavoro muscolare non correttamente recuperato e l’assunzione non bilanciata di proteine, può sfociare in un importante squilibrio acido-base, con una progressiva diminuzione delle prestazioni. (Paola Castellani)

I cibi alcalini e l’equilibrio acido-base

Per garantire il corretto funzionamento dei processi metabolici è fondamentale mantenere il giusto equilibrio acido-base nell’organismo. Alla base, come spesso accade, c’è l’alimentazione: mangiare cibi alcalini neutralizza l’eccesso di acidi nel corpo e previene l’acidosi. Misurando il valore del pH possiamo controllare l’equilibrio acido-base.

1. Il pH: quali valori sono corretti?

Nel nostro corpo si trovano diversi liquidi, ognuno con un pH diverso. Il pH indica l’acidità o la basicità di una soluzione acquosa e può essere alcalino, acido o neutro. Se il valore è compreso tra 0 e 6,9 la soluzione è acida, tra 7,1 e 14 è alcalina (o basica). Il valore 7 indica un pH neutro. Ogni valore ha una sua funzione: nello stomaco, ad esempio, il pH è molto basso e l’ambiente è acido, il che permette la corretta decomposizione del cibo. Il pH fisiologico del sangue è compreso tra 7,35 e 7,45. Se il valore è più basso si parla di acidosi, se è più alto di alcalosi

Per garantire il giusto equilibrio acido-base bisogna seguire un’alimentazione sana ed equilibrata con molta frutta e verdura, grassi “buoni” e proteine. Se vuoi saperne di più dai un’occhiata al nostro articolo, dove trovi spiegati in modo semplice e chiaro i principi base per avere una dieta bilanciata. Non dimenticare che la dieta comprende anche l’apporto di liquidi: il nostro tè Oolong ti aiuta a fornire al tuo corpo il meglio.

2. L’equilibrio acido-base

Con la nostra dieta consumiamo alimenti acidi e alcalini e mangiando in modo equilibrato il nostro corpo è in grado di stabilizzare autonomamente i valori di pH. Se assumiamo troppi cibi acidi, questi vengono neutralizzati con l’aiuto dei depositi alcalini presenti nel nostro corpo. L’acido in eccesso viene poi espulso attraverso i reni nelle urine. È poi importante riempire costantemente i depositi alcalini poiché il nostro corpo lavora continuamente per ristabilire l’equilibrio tra acidi e basi.

3. cibi alcalini e cibi acidi

Una dieta sana ed equilibrata ti permette di mantenere pieni i depositi alcalini. Ma cosa significa nella pratica? Il limone acidifica il pH del corpo? No! Il valore del pH dell’alimento non è decisivo per stabilire se questo abbia proprietà acidificanti o basiche. Anche se un limone è acido, infatti, una volta metabolizzato si comporta come un alimento basico. Le proteine contenute nei latticini, invece, vengono metabolizzate come acidi. Gli alimenti vengono classificati con l’aiuto del cosiddetto indice PRAL. PRAL è l’acronimo di Potential Renal Acid Load e classifica i cibi in base alla loro capacità di acidificare il pH renale. Gli alimenti che hanno un valore preceduto da segno negativo sono alcalinizzanti e non causano l’aumento dell’acidità, quelli preceduti da un segno positivo sono acidificanti.

La frutta secca è alcalinizzante e fornisce al tuo corpo vitamine e minerali importanti. Lo spuntino perfetto per le tue pause è il nostro Mix di Noci e Bacche. Da coltivazione biologica, senza oli né aromi aggiunti.

tabella degli alimenti alcalini e acidi 

Più il valore è basso, più un alimento è alcalino.

Tipo di alimenti

                                                                                                                                              Carico acido renale potenziale (PRAL)

Bevande

Vino rosso                                    -1,82
Caffè-1,40
Cola1,75
Succo di mela (non zuccherato)-2,03

Cereali

Farro (farro verde, integrale)7,50
Fiocchi d’avena (integrale)8,98
Riso3,82
Farina bianca4,98

Latticini e uova

Uova di gallina                                          9,96
Formaggio spalmabile0,90
Emmental (45% grassi)21,54
Latte parz. scremato0,39
Yogurt bianco da latte intero0,05

Carne e insaccati

Pollo8,70
Manzo 10,44
Salame8,77
Maiale 8,69

Pesce e frutti di mare

Gambero18,20
Aringa9,18
Salmone 10,01
Gamberetti7,60

Verdure

Broccoli                                    -4,35
Insalata soncino-6,62
Cetrioli-2,30
Patate-6,14
Peperoni-7,76
Latte di soia-0,63
Tofu-0,33
Pomodori-4,17

Frutta

Banane                                  -7,46
Fragole-2,54
Mele-2,36

Grassi e oli 

Burro0,49
Margarina-0,15
Olio d’oliva0,02
Olio di girasole-0,02

Dolci

Cioccolato amaro-11,45
Cioccolato al latte-1,30
Gelati alle creme2,26
Crema alle nocciole-1,94

4. L’acidosi del corpo: ecco come funziona la dieta alcalina

Una dieta basata principalmente su alimenti di origine animale, come i latticini o la carne, e un eccessivo consumo di dolci ricchi di zucchero industriale o di additivi artificiali, quali i conservanti o gli esaltatori di sapidità, comportano inevitabilmente un eccesso di acidità nel corpo. Lo stesso fanno anche la scarsa attività fisica e il troppo stress. 

Se non consumiamo una quantità sufficiente di alimenti alcalini, il nostro corpo non può neutralizzare gli acidi in eccesso. La conseguenza sarà una sovra acidificazione che porterà a uno squilibrio del rapporto acido-base nel nostro corpo a cui possono seguire vari disturbi e malattie.

la dieta alcalina

  1. Per prevenire questo squilibrio ti consigliamo di consumare una quantità sufficiente di alimenti alcalini. In generale puoi ricordare che i cibi basici sono:
  • 1. frutta e verdura fresche
  • 2. frutta essiccata (se non è stato usato il diossido di zolfo)
  • 3. erbe e germogli
  • 4. frullati (con frutta fresca)
  • 5. mandorle, cocco, castagne
  • 6. tisane

quali alimenti riducono l’acidità dell’organismo?

In questa tabella trovi la lista degli alimenti che hanno grandi proprietà alcaline e sono particolarmente adeguati a ridurre l’acidità del corpo. 

Cetrioli+31.5
Germogli di soia+29.5
Tarassaco +22.7
Avocado+15.6
Aglio+13.2
Erba brusca+11.5
Limone fresco+9.9
Erba cipollina+8.3

5. le conseguenze dell’acidosi 

Molti germi patogeni trovano gli ambienti acidi particolarmente favorevoli per la prolificazione. Questo può portare alla comparsa di diversi disturbi:

  • stanchezza estrema, passività
  • mal di testa, difficoltà di concentrazione 
  • dolori articolari e muscolari 
  • problemi digestivi e acidità di stomaco 
  • problemi di pelle, capelli e unghie 

Altre possibili conseguenze nei casi più gravi possono essere depressione o una maggiore suscettibilità alle infezioni.

6. prevenzione

Come abbiamo visto, dunque, la giusta dieta può avere un effetto preventivo. Per contrastare l’eventuale acidosi dell’organismo è indispensabile consumare alimenti basici. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda di consumare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. Ad esempio, un bel frullato ti fornisce molte vitamine e minerali importanti in modo semplice e veloce e ricarica i tuoi depositi di sostanze alcalinizzanti. Con le nostre Smoothie Balls puoi prepararlo ovunque e in pochi minuti. Ti serve solo un frullatore e un po’ d’acqua.

Tuttavia, se l’acidosi è cronica, cambiare l’alimentazione può non essere sufficiente a ripristinare l’equilibrio. In questo caso è necessario consultare il proprio medico curante.

7. La scala del pH

Non sempre acido è sinonimo di “negativo per la salute”. In alcune parti del corpo, al contrario, è auspicabile avere un pH acido. Vediamo dove.

  • Pancreas Il pH del pancreas è di 8,0 ed è quindi alcalino. Questo ha senso perché gli acidi prodotti dallo stomaco devono essere neutralizzati nel duodeno in modo che i nutrienti del cibo possano essere assorbiti dall’organismo nell’intestino tenue. Anche nell’intestino tenue c’è un valore di pH di circa 8,0.
  • Saliva La saliva dovrebbe avere un valore pH di 7,1-7,0 e quindi essere neutro o leggermente alcalino. Una grave iperacidità può causare, ad esempio, danni ai denti o alle gengive.
  • Muscolatura I nostri muscoli e le cellule degli organi hanno un pH acido di 6,9. Ciò è dovuto al fatto che attraverso l’elaborazione e la metabolizzazione del cibo vengono prodotte sostanze acide, ad esempio sotto forma di anidride carbonica. Le cellule del corpo lavorano 24 ore su 24, quindi è importante che siano costantemente disacidificate. Il muscolo più importante del nostro corpo è il cuore, se il suo pH scende a 6,2, il cuore si ferma.
  • Urina Nell’urina, il valore pH può essere sia acido che alcalino e può oscillare tra 4,8 e 8,0. Un valore basso è dovuto al fatto che l’acido corporeo viene espulso dall’organismo attraverso le urine.
  • Succhi gastrici I succhi gastrici con un valore pH compreso tra 1,2 e 3,0 sono la componente più acida del nostro corpo. Nello stomaco si forma acido cloridrico che insieme all’enzima pepsina, è responsabile della digestione delle proteine, della decomposizione dei componenti alimentari solidi e dell’eliminazione degli agenti patogeni.

Un ambiente sano ha un valore di pH leggermente alcalino. Il valore di pH nel sangue è 7,4 e costituisce quindi la base ottimale per il corretto funzionamento dei processi metabolici nel corpo. Bastano piccole anomalie per far sì che nel corpo si attivino dei meccanismi di protezione. I cosiddetti sistemi tampone sono responsabili di correggere gli squilibri di pH nei fluidi corporei e nelle cellule. Un esempio di questi sistemi sono i polmoni: l’anidride carbonica, prodotto finale del metabolismo, viene espirata attraverso i polmoni e quindi espulsa dal corpo.

8. In breve

Il nostro corpo è composto da diversi liquidi con diversi valori di pH. Il valore del pH indica la concentrazione del contenuto acido o basico in un liquido. L’equilibrio acido-base è quindi il rapporto tra il contenuto acido o basico nel nostro corpo. I processi metabolici possono funzionare al meglio con un valore di pH leggermente alcalino di 7,4. Tuttavia, ci sono aree del corpo in cui è auspicabile un ambiente acido. Al fine di mantenere stabile l’equilibrio acido-base, l’organismo dispone dei cosiddetti sistemi tampone. Un’alimentazione sana ed equilibrata garantisce, inoltre, che i depositi alcalini del corpo siano costantemente riforniti e che l’eccesso di acido possa essere neutralizzato.