Yoga scuole lezioni

La lezione di yoga ‘ideale’ non deve avere un numero troppo elevato di allievi se è presente un solo insegnante o maestro che guida. Diciamo uno a 15 20 al massimo. Oltre è difficile per non dire impossibile seguire gli allineamenti delle asana statiche o le sequenze dinamiche. Comunque dipende dal livello degli allievi se sono tutti avanzati il numero può anche aumentare poiché sanno già fare ad esempio gli allineamenti nello yoga fisico o sedere in posizione meditativa. Se come spesso succede, sono sessioni miste di avanzati e principianti è preferibile un numero inferiore. Talvolta mi trovo a fare lezioni da solo ad un numero anche di 80 100 e più persone persone all’aperto in estate senza microfono, dove si sente a poca distanza essendo a voce nuda. Queste lezioni sono forse dimostrative di un percorso. Se cresce il numero dei partecipanti è meglio avere degli istruttori assistenti allenati e preparati allo stile insegnato che conoscono bene le posizioni e sanno fare da sostegno. Gli allievi istruttori dovrebbero essere uno ogni 15 30 persone. Gli allineamenti non riguardano soltanto le posizioni difficili, ma un po’ tutta la parte fisica dello Hata Yoga, a seguire anche i rilassamenti e le tecniche di pranajama. Distanziarsi da quella che è la millenaria tradizione dello yoga con la mancanza di riconoscimento delle scuole e della gerarchia maestri allievi è un modo per non portare il dovuto rispetto allo yoga. Sicuramente ci sono anime e quindi persone più avanti e più consapevoli nella via della perfezione ma questo non è un difetto e nemmeno un pregio ma una normale evoluzione della natura che va apprezzata e riconosciuta. Non si può negare chi è più avanti che aiuta chi è più indietro, fa parte del naturale evolvere, come il Buddha che decise di rimanere in Terra come il Cristo e tanti altri maestri illuminati della storia umana. Esistono una miriade di persone nel mondo il cui compito è quello di essere di aiuto e sostegno, altri hanno bisogno di essere aiutati. Attenzione al rischio del livellamento verso il basso derivante da certe ‘culture’ nel non riconoscere i valori evolutivi naturali dei percorsi delle Sadana yogica o buddica. Non definiamo lo yoga una scienza, una religione o altro, non è necessario cadere in catalogazioni mentali. Usiamo la Sadana con costanza perché com’è ampiamente dimostrato, ci fa star bene e ci mantiene in salute. La scuola di yoga è insostituibile da incontri all’aperto dove vari inseganti e maestri fanno lezioni dimostrative a platee ampie di un metodo che può essere approfondito soltanto all’interno della scuola stessa. In queste kermesse aperte possono andare chi già conosce lo yoga e sa cosa fare per non farsi male e non perder tempo e chi è all’inizio per ‘scegliere’ una scuola da seguire. Confondere anche inconsapevolmente kermesse con scuole e pensare che l’una possa sostituire l’altra non è reale. Per non perder tempo è bene seguire una scuola che in minor tempo sa dove portare i suoi allievi seguendoli nelle loro problematiche individuali fisiche psichiche di ogni tipo. Insegnanti e maestri portano talvolta anche in breve tempo (essendo le capacità di recezione diverse da persona a persona) gli allievi avanti evitando percorsi lunghi e senza una chiara via. Molti insegnanti con troppa facilità personalizzano gli stili tradizionali allontanandosi ed occidentalizzando lo yoga. Così facendo vengono privilegiate alcune tecniche su altre sbilanciando la Sadhana. È una specie di presunzione senza mala fede anche inconsapevole, non voler proporre lo yoga com’è, ritenerlo vecchio o semplicemente credere di fare qualcosa di più accattivante o avendo avuto esperienze di qualche arte, si ricorre ad un mix dove le asana sono inserite in esibizioni. Tutto è possibile ma se lo yoga è nato in un certo modo ci sarà un motivo. Ricercare un buon insegnante che ci fa star bene, più che lasciarci ammaliare e sedurre. Rendere la pratica così com’è nella sua essenza, non ha bisogno di essere abbellita. Riportare lo yoga tradizionale nelle sue equilibrate componenti. Un insegnante che si propone dovrebbe essere mentalmente sgombro senza permettere al suo ego interferenze sovrapposizioni, tramandare lo yoga con devota umiltà semplicità.