un unica razza un unica etnia l’umanità

Nella e sulla Terra esistono per grazia di Dio, molte razze o etnie ognuna di esse legata da generazioni e dalla storia alla loro terra d’origine.  razze e popoli che spesso vivono in armonia e spesso no, si accendono guerre e si alternano a periodi di pace. Si alimentano conflitti e si dà adito all’armonia ed alla libertà umana. Come il giorno che si alterna alla notte, per la legge dell’uno che vede gli eterni opposti in equilibrio, anche guerra e pace non sono mai scomparsi dalla Terra nelle loro alternanze altalenanti. L’umanità vive quindi in questa dinamica di periodi di luce e periodi oscuri. Impossibile pensare che non possa esistere la guerra, sarebbe come credere che possa non venire la notte, è pura illusione. Dobbiamo come popoli convivere con questa alternanza non c’è altro da fare. Popoli che usano ogni mezzo per primeggiare sui altri per rapinare i loro territori, sterminando fino a milioni di persone pur di possedere ed avere quella o quell’altra terra. Popolazioni che si trincerano sotto una bandiera per combattere ed arrivare ad ogni possibile crimine e ogni sorta di violenza, tutto questo si sa ed è un dato di fatto non c’è nulla di nuovo. Tutte queste etnie che confliggono per volere del potere che a discapito dei popoli invia soldati a morire. È il popolo che muore anche a milioni di unità per volere dei poteri, ostaggi dei governi che provocano guerre, distruggono economie e famiglie, sterminando per esercitare e sperimentare il gusto sadico del dominio. Anche oggi vediamo falsi pacifisti con la bandiera arcobaleno al collo con in mano la torcia della pace e nell’altra il telefono per inviare armi. Il potere predica bene davanti esponendo la facci sorridente, ma di dietro razzola male. L’uomo è fatto di due componenti luce e non luce che tra loro devono convivere in armonia, ma per il potere l’armonia è difficile a trovare. Il potere non vuole la conoscenza non vuole i popoli liberi li vuole rendere schiavi, soggiogare, per poterli dominare. Una persona consapevole non va alla guerra, non si fa lobotomizzare il cervello dalla propaganda del potere del momento, dubita, si informa, indaga, con il beneficio del dubbio, sapendo che ogni potere è quello che è. Il potere fomenta contrapposizioni per dividere e meglio imperare, vuole far combattere simili contro simili per avere la meglio, per mania di possesso di tutto e su tutto. Il potere quando malato, vuole tutti sotto di lui schiavi obbedienti. Chi è legato a Dio, al divino che è in ogni persona e ne manifesta l’essenza profonda, non sarà mai legato a nessuna forma di potere. Il solo legame a Dio concede la libertà, unica strada per uscire dal labirinto mortale della Maya, illusione. Ed ancora una volta voglio, torno a citare i versi di Trilussa poeta che componeva nella seconda metà dell’ottocento i suoi versi in romanesco, andando a declamarli nelle osterie: “brucia Roma e tutto er papato, viessù ‘n antro governo già bagato”. In questi pochi versi è racchiusa l’essenza del potere di ogni tempo nessuno escluso. Il futuro potere prima di andare al governo, predica bei principi, ma quando va al potere viene risucchiato e si scorpora di belli intenti, diviene servo di poteri nascosti o che si credono tali e si asservisce alla storia ed a chi ne scrive le pagine. Il problema al di là dei racconti della propaganda del tempo, è il potere in sé in quanto tale che pur di dominare fa tutti i trucchi demoniaci manipolatori pur di conservarsi e rigenerarsi. Le vite dei cittadini sudditi non hanno valore davanti a quelli che sono gli intenti di stato, nessuna vita ha valore davanti ai fini di stato e chi ne persegue gli scopi. Che altro dire? Cerchiamo di barcamenarci al meglio in mezzo a questo mare e che la tempesta non ci inghiotta con tutta la barca, preghiamo che non succeda. Quando Krsna nel Maabharata il testo più grande ed antico pre – biblico come l’umanità, chiede all’eroe guerriero Argiuna se sceglie lui o il suo esercito, Argiuna sceglie Krnsa, cioè sceglie Dio, che è sempre e comunque più forte di ogni esercito terreno mortale, visto che ne è il creatore. Scegliere il divino è scegliere la suprema entità unica a dominare sulla Terra, forza creatrice. Il problema quindi non è che i popoli si devono far strumentalizzare dietro le bandiere o i governi che fomentano l’odio di parte, quanto capire che sono i popoli ed i poteri che devono essere resi in armonia, per evitare scontri dove nessuno è mai un vincitore. Nessuna guerra dell’umanità della storia è stata in verità mai vinta da chicchessia, ma in ogni guerra tutti perdono sempre qualcosa anche se non sembra. Non seguiamo mai l’odio e chi lo fomenta, dubitiamo di coloro che soffiano nei fuochi della guerra, evitando di seguirli. Facciamo tutto il possibile affinché le guerre si spengano e torni l’armonia trai popoli, questo non significa mai prendere le parti di qualcuno che non sia l’umanità stessa tutta intera, nessuno escluso.