Mario Lombardi, sciamano alieno mimo Butoh

Ho incontrato diversi anni fa Mario Lombardi nei miei percorsi legati alla danza Butoh, al momento che organizzavamo a Firenze, il primo stage con performance con Sayoko Onishi straordinaria danzatrice di Butoh di seconda generazione, nipponico – palermitana, (dove non sono i giapponesi!) che usava miscelare nei suoi stage Butoh, Tai chi e Qui gong creando un particolare mix di energie. Ero curioso di conoscere come avrebbe Lombardi affrontato la scena del caffè letterario del Gallo che ospita questi eventi legati ad un aperitivo – cena, una serata particolare. Eccoci fuori dagli schemi e dai programmi più scontati, il pubblico capisce, apprezza lo sforzo e premia con la partecipazione. Seconda parte l’evento performativo, riporta in vita un rituale, lo spettacolo dal vivo lo è, ricordandoci che siamo anche affamati di cultura e si vive anche di questa. Questo merito culturale lo dobbiamo al connubio, ci auguriamo ampio nel tempo, tra Patrizia Beatini che organizza e il caffè letterario del Gallo di Scandicci che ospita. Lo spettacolo inizia con un essere in nero che si sguscia partorendosi presto dai suoi panni giacca e pantaloni borghesi maschili. Si da spazio al corpo luogo simbolico, per ospitare contattare simboli e suoni e quindi, attraversando questi, accedere alle emozioni necessarie per passare il fluido spettacolo al pubblico. Sembra proprio uno sciamano che riporta in vita immagini facendole rivivere. Non perdiamo mai un attimo di attenzione, perché Lombardi sa tenere e tiene magicamente la scena fino all’ultimo respiro non mollando mai. Un danzatore che non danza del tutto ed un mimo che non mima nel senso ‘classico’, non andando nemmeno a ricreare percorsi di un linguaggio mimico tipico, non andando a cercare nemmeno un linguaggio danzato assonante, ammiccante al Butoh. Sono però entrambi evocati in un personale incontro – connubio scenico. È proprio questo portare sulla scena un corpo di non danzatore o non mimo, esposto con attenzione, quotidiano con le sue forme, questo non danzare e non mimare, che fanno esplodere le infinite espressioni del volto che diviene accenno gay senza eccedere (qui il mimo c’è!), rimanendo sempre legato ad un senso di amore universale, che accompagnerà tutto lo spettacolo e che il pubblico riconosce e premia con applausi finali sul filo dell’emozione. Questo mondo alieno di anima incarnata che deve convivere con il corpo ed i suoi legami e limiti, per trovare risposte al percorso karmico da cui riparte ed a cui ritorna, ci riguarda evocante. Una attenzione a parte davvero curiosa e sorprendente è rivolta all’uso degli oggetti simbolici che divengono realmente un linguaggio in ogni contenitore – canzone e suono proposto a supporto che Lombardi spadroneggia. Sono ombrelli che si accendono, lucine colorate, dove la luce gioca un ruolo – linguaggio con il corpo infarinato e truccato marchiato da segni e sogni. Lombardi da vita ad ombre ed immagini. Sembra evocare anche il suo maestro Lindsay Kemp. Sono petali rossi di stoffa che celebrano, sono particolari scritte personali in nero che si sciolgono penetranti con il sudore del corpo, nomi che riportano in vita episodi e ricordi. Sono pupazzi che sembrano lasciare emergere il bambino interiore danzante, sono nastri di audio cassette parlanti, sono foto appese con le sadiche mollette alle orecchie, sono scarpe a spillo e vestiti femminili in nero stracciati. Scorre una carrellata, tutto un vivaio di portate del passato e ricordi, che riemerge dal vissuto ed animano prendendo vita, le forme della performance. Un emozione non dimenticata che sboccia sostenuta da suoni e musiche, fino ad arrivare all’ultima struggente canzone francese che scandisce i segni di un umano destino in cui tutti siamo in qualche modo presenti, coinvolti, legati gli uni agli altri, forse consapevoli.
Mario Lombardi l'alieno mimo butoh foto

2 Risposte a “Mario Lombardi, sciamano alieno mimo Butoh”

  1. GRAZIE PER LA TUA BELLISSIMA RECENSIONE. SPERO ANCH’IO CHE IL CONNUBIO TRA ME E IL CAFFE’ LETTERARIO DEL GALLO E GLI ARTISTI CHE OSPITA SIA LUNGO NEL TEMPO,
    INFONDO C’E’ UN GRAN BISOGNO DI ARTE FATTA CON LA “A” MAIUSCOLA E C’E’ BISOGNO
    ANCHE DI DARE SPAZIO A QUEGLI ARTISTI CHE ANCORA NON HANNO EMERSO MA CHE
    POSSIEDONO CAPACITA’ CREATIVE CONSIDEREVOLI. DI MARIO LOMBARDI POSSO DIRE
    CHE E’ UN PERSONAGGIO POLIEDRICO INTERESSANTE, NON SOLO NELLA DANZA O NEL
    MIMO MA ANCHE NEL CINEMA E CON QUESTO SUO ULTIMO SPETTACOLO HA RIPORTATO IN SCENA SE STESSO, METTENDOSI COMPLETAMENTE A NUDO DAVANTI AGLI SPETTATORI, CON LA SUA PASSIONE, EMOZIONE, IL SUO INNATO CARISMA E IL SUO IMMENSO CUORE,
    E IL PUBBLICO LO HA APPREZZATO. UN GRAZIE A TUTTI.

  2. A parte che scrivi da Dio, che dirti? Grazie, hai reso nella tua descrizione lo spettacolo piu` bello se bello lo e` stato. Non amo spiegare i miei spettacoli dopo che una volta alla fine di uno spettacolo dove nudo dentro un sacchetto di cellophan mi dimenavo fino a lacelarlo ed uscire all`esterno….gli spettatori sono venuti fieri a spiegarmi le loro interpretazioni, per alcuni era la placenta, per altri la societa` che ci opprime, per altri noi stessi. Tutte le interpretazioni erano diverse dalla mia ma a questo punto che serviva deludere, il mio lavoro era diventato il loro. Grazie

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