lo yoga è una luce..guarda in te.

È tempo che tu smetta di cercare fuori tutto quello che a tuo avviso potrebbe renderti felice. Guarda in te torna a casa.(Osho). Scegliere nella vita è anche un atto di rinuncia. Scegliere davvero è rinunciare alle scelte, alla scelta frettolosa di cosa fare da grande. Aspettare, imparare a leggere umilmente che arrivino i segni. Se non abbiamo ancora un fine chiaro, attendere che ci sia qualche segno esterno o interno a darci indicazioni. Imparare a seguire i segni, imparare a seguire il cammino scelto per noi, come se ci fosse qualcosa o qualcuno di non visibile agli occhi ma presente, che ci prende per mano e ci guida. Ciò che ora ci sembra sbagliato domani sarà altra cosa. Ogni attimo ogni momento siamo guidati. Importa sapere chi è? Quando sarà il momento? Quando sarai pronto arriva tutto. La vita smussa ogni angolo come un sasso scheggiato appena partorito dalla madre – montagna che cade nel mare, mare della vita. Lentamente ogni angolo si smussa granello dopo granello, si arrotonda se vuole o se non vuole, fino a rendersi pronto. Quel sasso quando sarà il momento potrà danzare roteando nell’acqua e viaggiare, per tornare sulla riva. Sarà una nuova vita un’altra nascita. Quel sasso sarà pronto perché possiamo camminarci sopra senza ferirci ma come massaggio riflessologico naturale. Accoglierà partecipando alla vita, il mare onda dopo onda, le alghe e tutto quello che il mare porta a riva. Ogni pietra apparentemente diversa ma tutte simili. Immaginiamo che per ognuno di noi che percorre la vita ci sia una pietra. Ogni persona che viene al mondo percorre un viaggio terreno per prendere le forme della vita imparando a vivere come esperienza. E c’è un sasso da qualche parte che perde i suoi angoli insieme a noi che perdiamo i nostri qui ed ora. Tutto è legato, tutto crea una dinamica di energie sedimentate a vari livelli di consistenza. Forme, colori, odori, sapori, tutto concorre a rendere la vita umana e terrena una esperienza unica, irripetibile in tempi, spazi, luoghi unici. Riguardo alla “mia” esperienza ho trovato e scoperto in questo viaggio del rendermi duttile, che il mio compito terreno era quello di creare degli strumenti per aiutare, per servire. Un servizio che fosse come una sosta in cui rifocillarsi, riequilibrarsi dal mondo e dalle sue prove, per me e per chi incontro. Un modo per acquisire ed acquistare delle conoscenze utili per crescere, conoscersi e continuare il cammino. Allora ho cercato quali fossero gli strumenti necessari da utilizzare. Ho trovato dapprima il teatro, la Commedia dell’Arte.., poi il Raja Yoga gli otto ramo dell’Ashtanga, dell’albero dello yoga tradizionale tramandato da millenni prima del cristianesimo. L’ albero dello yoga è l’albero della vita. Ho trovato la medicina cinese anche questa antichissima e le varie tecniche delle medicine naturali. Tutti quei regali straordinari che grandi persone come E.Bach nel loro passaggio terreno hanno lasciato. Il Qi Gong e il Taiji e il Nada Yoga lo yoga del suono armonico, dove la terapia del suono attraverso gli armonici ha il potere di rigenerare lavando le cellule nel suono. Lavare le cellule nel suono dei gong, delle campane tibetane, del canto armonico, delle conchiglie giganti. Oggi che lo so credo che servire gli altri sia un arte nobilissima la più alta, è il modo più giusto per vivere. Si può fare in tanti lavori, con vari strumenti e in molti modi servire l’umanità. Ogni lavoro può essere un servizio non bisogna disprezzare quello che facciamo, per questo ci conviene farlo con amore, in ogni gesto compiuto, è più utile. C’è chi fa altre scelte più rapaci e pericolose, inconsapevoli, per appesantire il proprio karma. Possiamo fare qualcosa per farglielo capire? Forse si. È un problema di coscienza, ognuno di noi ha una consapevolezza che si manifesta con: l’ascolto, la sensibilità, l’umiltà, la compassione. Cerco di dare questo, non essendo ne un missionario ne un religioso, ma uso tutto quello che serve, cerco di dare senza chiedere mai troppo. Nel mondo dello yoga dove c’è ascolto per il respiro che guida, nella società dove tutto è frenetico e non c’è tempo per ascoltare. Con i tempi delle persone, cerco di aiutare pian piano a migliorare se stessi, lo facciamo insieme perché insegnando, aiutando anch’io imparo qualcosa che la persona consapevole o meno mi insegna. È un intervento chirurgico sottile, invisibile, lento, che richiede tempo a volte anche anni. Le persone hanno differenti tempi , non sempre riesco ad aiutarle perché le persone non vogliono cambiare ancora non è arrivato il loro momento, allora scappano via. Per cambiare bisogna aver subito una lezione severa dalla vita, essersi arresi, altrimenti stiamo li a perder tempo, fino a quando arriva all’improvviso. Le lezioni sono sempre proporzionate alla forza del momento vissuto. Una scuola di yoga, arte marziale o arte creativa, è arte di vita e deve fare questo lavoro profondo, non ha senso proporsi come scuola se non c’è via chiara e definita. L’ego deve essere estirpato e non deve rimanere nulla. Le scuole devono crescere nel tempo per divenire davvero utili al progetto umano. Una guida a sua volta è stata ed è ancora giorno per giorno guidata. Una guida è allievo – maestro senza sosta. Siamo qui per rendere lo spazio di vita migliore, un luogo dove potremo evolvere uniti. Una guida sa aiutare se stessa senza maschere senza ego, così può davvero aiutare senza illudere, senza creare altre maschere e finzioni. Una guida sceglie cosa dare e sa dove andare per un benessere fisico, mentale, emozionale, spirituale. Fino a trovare amore per noi stessi per la natura, tutti gli esseri. Non siamo ne buoni ne cattivi siamo come siamo, in noi sono presenti vari impulsi che impariamo a gestire e controllare con il tempo. “Lo yoga è una luce che una volta accesa non si spegne. Più intensa la pratica più luminosa la fiamma”( B.K.S.Iyengar)