La musica sacra dal suono sacro

“ Il suono e non la musica è fondamento del cosmo” Nasce prima il suono o la musica? Il suono perché è oltre umano: c’era, c’è e ci sarà. Il suono può esistere senza la musica, la musica non può esistere senza il suono essendo come tutto il creato nelle forme materiche, sua derivata. La musica presuppone strutture musicali mentre il suono è libero. Per musica sacra si intende una musica composta per celebrare il culto divino quindi una musica dotata di santità oltre che estetica formale, sostanziale. Sostanziale come carattere energetico vibratorio di innalzamento e benessere terapeutico. In particolare la musica gregoriana e la musica barocca, di Bach ed autori similari, in specifica la musica strumentale per organo e la polifonia sacra. Esistono varie tipologie di musica sacra a partire dal XV° secolo ma anche prima, legate alle religioni: cristiana, hindu, islamica, ebraica, ecc.. Il gregoriano in particolare è un genere essenzialmente vocale monodico liturgico a partire dal VIII° formato dall’incontro del canto romano antico e gallicano. È un canto a cappella senza accompagnamento musicale tanto da innalzare la voce e renderla purificata negli armonici amplificati naturalmente dal riverbero sonoro delle chiese dell’epoca costruite per contenerlo. Il canto gregoriano è di tipo modale e diatonico. I cromatismi sono esclusi, così come le modulazioni e l’utilizzo della sensibile(distanza di un semitono dalla tonica). Le diverse scale impiegate con i loro gradi ed i loro modi, sono chiamati modi ecclesiastici, scale modali o modi antichi, in opposizione alle scale utilizzate in seguito nella musica classica tonale. È una musica recitativa che predilige il testo in prosa, che prende origine dal testo sacro e che favorisce la meditazione e l’interiorizzazione delle parole cantate. Prima della musica ci sono le origini del suono come i testi sacri umani antichi concordano e riportano. Suono e voce sono così potenti e direzionate sulla materia da plasmarla e dare origine alla creazione. Per noi interessa l’utilizzo meditativo di guarigione quindi innalzamento. Innalzamento spirituale e guarigione si fondono in un tutt’uno dando origine alla sacralità. Ma soprattutto è la qualità del suono di cui gli armonici sono la risultante in purezza è il riferimento primo. Il canto armonico è il canto più puro in natura il distillato del canto cosciente e del suono strumentale. La ricchezza della potenzialità armonica nello strumento persona e nello strumento in se. Gli armonici naturali sono una successione di suoni le cui frequenze sono multipli di una nota di base, chiamata fondamentale. Un suono prodotto da un corpo vibrante non è mai puro, ma è costituito da un amalgama in cui al suono fondamentale se ne aggiungono altri più acuti e meno intensi: questi sono gli armonici, che hanno una importanza fondamentale nella determinazione del timbro di uno strumento e nella determinazione degli intervalli musicali. I suoni armonici corrispondono ai possibili modi normali di oscillazione di un corpo sonoro (secondo un moto armonico). Il canto difonico (overtone singing) utilizza il tratto vocale come filtro, al fine di nascondere alcuni armonici mentre ne fa emergere uno alla volta con il massimo del volume spinto. In questo modo si creano delle melodie utilizzando esclusivamente gli armonici cantando su una sola nota base (fondamentale) mantenuta come bordone più o meno costante. L’effetto del bordone congiunto agli armonici porta un valore terapeutico ed innalzante alla persona che lo utilizza, al luogo ed alle persone partecipanti. La dicitura suono sacro viene talvolta accostato a mantra e preghiere o a forme di uso di testi religiosi e sacri, questo riguarda maggiormente l’ambito umano e quindi musicale essendo creazione umana anche se di ispirazione divina. Nel Nada Yoga essenzialmente alle origini è il suono come forma di purezza creatrice originale ed immortale dove gli armonici sono la sua essenza. Dentro il suono abitano gli armonici essendo il più sacro delle sonorità udibili da orecchio umano. Quando l’anima diviene discorde cioè scordata e fuori sintonia ecco che viene bilanciata, cioè riconnessa e centrata grazie al suono armonico quindi origine sacrale poiché innalza e connette allo spirito originale. Suono armonia dell’anima. Le sette note ed i sette pianeti fondano la realtà. Il suono armonico purifica le energie della profondità. Trascendere usando il suono armonico, cioè superamento radicale dello spazio pensiero emozione prigione di sofferenza. La sofferenza usata come strumento di spinta verso la rarefazione sottile della materia essenza eterna. Il materiale mortale è al servizio dell’immortalità attraverso la purificazione delle sofferenze o prove terrene. L’uomo, è om aum homme men amen, dunque creazione del mantra più alto da cui si origina si connette parte e torna dal e nel viaggio terreno. Il fine umano è dunque la liberazione dello spazio tempo mortale per innalzarsi cioè connettersi affidandosi nella luce suprema. Sono i portali di connessione che utilizzandoli ci permettono di vivere la fonte di innalzamento. C’è sempre rischio e tendenza di misurare come forma di controllo di mettere delle catene alla libertà del suono andando a spiegare e regolarizzarne i confini ed i limiti, ma il suono poiché essenza del sacro, non ha confini mentali mortali e spazia negli universi oltre tempi e spazi. Liberazione spirituale dove il creatore ed il creato sono tutt’uno un’unica entità qui il creatore crea se stesso opera e creazione inscindibili unicum. Intanto tutto risuona di armonia dalla pietra più compatta all’etere più rarefatto.