La mente mente – limiti della mente e processo evolutivo

“La guarigione della Terra e dello Spirito umano sono diventate un’unica sola cosa“ (Jonathan Porritt).
C’è un momento della vita in cui tutti noi siamo un infinito potenziale, senza limitazioni, senza barriere, un’infinita possibilità di diventare quello che vogliamo. Quel momento è quando siamo nati. Poi crescendo le cose cambiano e impariamo a porci limiti. Non stiamo quindi parlando di limiti fisici, stiamo parlando di limiti mentali. Ognuno di noi ha dei limiti fisici, ad esempio le frequenze ultraviolette non possiamo vederle. Ma se credessimo a questo limite, oggi non saremmo in grado di avere gli strumenti che ci permettono di vederle. Come nei progressi della scienza, anche nei progressi della vita personale c’è un certo percorso che non deve mai essere spento: i sogni e desideri non dovrebbero essere limitati. Spesso limitiamo i nostri sogni, e quando questo accade è simile a guidare una macchina con il freno a mano tirato. Proseguire diventa difficile se non impossibile. E’ importante diventare consapevole dei limiti che ti imponi e per il momento ti suggerisco di cominciare a notarli. Successivamente potrai decidere di eliminare questi limiti, ma il primo passo è diventarne consapevole. Vediamo allora quali sono i modi in cui di limitiamo: Il primo modo in cui limitiamo noi stessi è pensare che non sia possibile. Un secolo fa c’erano persone che non credevano possibile che si potesse volare. Ma altre lo ritenevano possibile e costruirono un aeroplano. E oggi molte persone viaggiano in aereo ogni giorno. Quindi uno dei modi in cui ci limitiamo è pensare che non sia possibile, come viaggiare nello spazio. “Voglio guadagnare il doppio e lavorare la metà”. Certo, ci sono modi per poterlo fare, ma non li cercherai perché lo ritieni impossibile. Il secondo modo è mettere in dubbio le nostre capacità. “Non ne sono capace”. Potrei volere trasformare il mio lavoro da dipendente ad imprenditore, ma ritenere di non averne le capacità. E se qualcun altro che l’ha già fatto ti dimostra che è possibile e ti dice “fai così, come me”, la risposta sarebbe “ok, ha funzionato per te, ma non funzionerà per me”. A volte è vero: non abbiamo ancora le capacità. Basterebbe aggiornarle! Il terzo modo in cui ci limitiamo è pensare a quanto difficile sia raggiungere qualcosa e quanto ne valga la pena di ottenerla e cosa ne otterremo. E il pensiero è “non ne vale la pena. Sarà un lavoro duro e probabilmente non otterrò abbastanza.” Il risultato finora è stata la stasi. Il quarto modo è pensare a quanto ci farebbe male se ci provassimo e poi fallissimo. “Ho alzato le mie aspettative, le mie speranze, ma non ho fatto niente perché forse era troppo per me”. Oppure “Se lo faccio, se mi licenzio e parlo a tutti del mio nuovo progetto e poi fallisco, non potrei più guardare in faccia gli amici. Non potrei più guardarmi allo specchio.” Il quinto modo è quando pensiamo “non me lo merito”. Come “Non mi merito quella casa da 20 milioni di euro, chi sono io per meritarmelo?”. Ho le capacità, so che funziona, so che posso ottenerla e ne ho gli strumenti, ma non me lo merito. La maggior parte dei limiti che abbiamo sono auto imposti. Ciò che ci distanzia tra la vita come la viviamo e il vivere la vita dei nostri sogni sono molti fattori. Ma se ti limiti già in partenza, allora hai la sicurezza di non arrivarci.

Il concetto di sviluppo del potenziale umano implica che esistano nell’essere umano molte potenzialità ancora nascoste, che possono essere conosciute nutrite sviluppate, portandolo a vivere una vita più autentica profonda completa. Le potenzialità non devono essere intesa come “poteri psichici” o “paranormali” ma come qualità “umane profonde“, naturali universali – come la sensibilità, l’intuizione, l’amore, la pace interiore, l’empatia, l’intelligenza emozionale – che possono portare ogni persona a vivere meglio con se stessi con gli altri con l’esistenza. Questo capitolo riguarda quindi le tecniche per il risveglio della coscienza globale, la più importante delle realizzazioni umane. La situazione attuale, su gran parte del pianeta, è invece di educazione alla competizione, all’odio razziale, all’egoismo, alla paura, al cinismo, alla massificazione. I bambini crescono ancora troppo condizionati negativamente dalla loro società, religione o famiglia, tele notizie troppo spesso o quasi sempre negative. Riteniamo che questa sia l’epoca della grande liberazione dagli schemi tele mentali, sociali, comportamentali ideologici del passato, che le tecniche per lo sviluppo del potenziale umano interiore rappresenti il più potente strumento di rivoluzione.

Un nuovo pianeta ha bisogno di nuovi esseri umani, più consapevoli e armonici. Il risveglio della coscienza individuale verso una coscienza planetaria è l’unica soluzione per rimediare alla drammatica situazione ecosistemica del nostro pianeta. E’ necessario che ogni persona sappia che esistono metodi e tecniche largamente sperimentate che possono aiutare chiunque a superare i propri limiti, a sciogliere le proprie paure, a riscoprire in sé la vitalità e la spiritualità naturali, a seguire coraggiosamente i propri sentimenti e la propria strada.
LE QUATTRO FASI DEL PROCESSO EVOLUTIVO
Il “lavoro su di sé” avviene, in genere, attraverso una serie di passaggi consecutivi che stimolano un naturale processo di consapevolezza globale. Possiamo riassumere questo processo, che chiamiamo “ciclo di crescita” o “ciclo di sviluppo del potenziale umano” in queste quattro fasi:
1- La consapevolezza dello stato reale di malessere e frammentazione. Per iniziare il lavoro su di sé è necessario acquisire una consapevolezza del proprio stato, sia esso positivo – la coscienza del sé, le proprie qualità profonde – che negativo – i condizionamenti, le paure, e i blocchi dell’ego. E’ un processo di autoconsapevolezza, di presa di coscienza. L’essere umano è l’unico animale in grado di guarire e trasformare coscientemente e profondamente il suo stesso essere. Partendo dalla consapevolezza di essere frammentati, divisi, inquinati/condizionati sui vari livelli fisici, mentali e spirituali, nasce la ricerca di una profonda trasformazione e un risveglio del nostro intero essere. La crescita personale quindi inizia prendendo coscienza del fatto che siamo psicoenenergeticamente bloccati, che siamo inconsapevoli delle nostre potenzialità e quindi che non sappiamo chi siamo veramente. Per iniziare questo cammino è ovviamente necessaria una consapevolezza del proprio stato positivo e, soprattutto, del negativo. Il medico, l’operatore o il counselor olistico stimolano, con una serie di pratiche, una presa di coscienza della propria situazione globale di malessere e degli strumenti per potersi liberare. La consapevolezza del proprio stato reale è essenziale affinché la persona rompa il suo stato di chiusura energetica e mentale e di rimozione sui suoi aspetti negativi (fisici, emotivi, psicologici, ecc.) e inizi quindi il percorso della crescita personale e dell’evoluzione della coscienza.

2 – Il lavoro negativo sull’ego: il processo di disinquinamento-decondizionamento e la liberazione da ciò che non è nostro. E’ il lavoro sull’ombra, sull’inconscio individuale e collettivo, sulla “disintossicazione” del corpo, delle emozioni e della psiche di tutti i veleni fisici e psichici, le tossine energetiche ed emozionali, le inibizioni dell’anima e le paure sociali e culturali che ci hanno avvelenato e condizionato finora. Le tecniche di sviluppo del potenziale umano stimolano questa fase critica della crescita umana attraverso una serie di processi fisici, energetici, emozionali e psicologici che tendono a liberare le energie emozionali negative (catarsi, abreazioni, ecc.), che, una volta sciolte diventano energie positive disponibili per il processo evolutivo. Le energie bloccate rappresentano un’enorme risorsa per lo sviluppo del potenziale umano, una parte separata che deve essere reintegrata come elemento essenziale per ricomporre l’unità globale dell’essere.
3- Il lavoro positivo sul sé: il processo del risveglio e dello sviluppo delle potenzialità umane. Corrisponde al parallelo lavoro di risveglio del corpo, delle energie, delle sensazioni, della creatività, delle percezioni sottili e dell’esperienza del nostro essere. Queste tecniche rinforzano il corpo energetico-vitale e centrano la persona su di se, dandole fiducia, potere e autoapprezzamento, aprono così le porte del cuore mettendo la persona un contatto con la parte positiva della società in genere e degli amici in particolare. La riappropriazione di sé significa che, ora, non siamo veramente e integralmente noi stessi, che non conosciamo tutte le nostre possibilità, e che possiamo quindi riscoprire dentro di noi una serie di dimensioni, di emozioni, di creatività, di sensibilità che, come potenziali umani devono essere sviluppate adeguatamente. Solo se riusciamo ad esprimere queste potenzialità ne siamo realmente in possesso, altrimenti esse diventano la base delle frustrazioni, delle depressioni e dei rimpianti. La comunicazione globale è una componente essenziale di questo lavoro.
4- La realizzazione dell’unità o consapevolezza globale di sé. Dopo il parallelo lavoro sulla liberazione del negativo e sullo sviluppo del potenziale positivo nasce spontanea una “consapevolezza globale” del proprio essere. E’ l’opera di riconoscimento della nostra natura profonda, dell’essenza, è la riscoperta dell’anima, del Sé.

Oggi questi passaggi possono essere fatti quasi simultaneamente, ma devono essere compresi in modo specifico perché ogni persona può aver bisogno di uno di queste fasi in modo molto più intenso e approfondito. C’è chi inizia con la fase positiva della realizzazione interiore per poi accorgersi di essere con la testa sulle nuvole, senza radici o di aver dimenticato completamente di avere pesanti condizionamenti fisici o emozionali di cui liberarsi. E’ rilevante notare che possiamo trovare praticamente ovunque i mezzi occorrenti alla nostra trasformazione: quindi, nell’arco di un decennio, è prevedibile che milioni di esseri umani avranno iniziato una trasformazione globale.