la malattia è il Maestro

L’arte della trasformazione significa trovare la forza in noi. La forza di vivere la gioia. La forza innata di reagire, re agire, agire in modo regale, trasformare il negativo in positivo. Amare ciò che si odia quando non c’è altra possibilità. È stupido odiare ciò che è impossibile da cambiare, odiando si alimenta l’energia negativa il disequilibrio favorendo così lo svilupparsi della malattia. Amare la malattia è possibile? La grande alchimia di trasformazione: far diventare il brutto odiato in bello amato. Si vince ogni malattia solo con la forza dell’amore. Amare se stessi per amare gli altri che sono parte di noi, per amare il tutto, l’universo. La forza dell’amore è il modo per guarire pacificare gli odi e le sue direzioni: verso gli altri considerati esterni e separati e verso di se. Interiore ed esteriore devono avere un dialogo una loro armonia, un unione una pacificazione. Non esistono dentro e fuori esterno ed interno. Non esiste nessuna separazione tra noi e gli altri sono solo una nostra immagine riflessa, la separazione è apparenza. La separazione è una prova da sostenere per imparare l’arte della vita: amare. Siamo in verità un unico corpo unito, come cellule di esso che compiono ognuna il loro mestiere: vivere. Quale forza anima le cellule del nostro corpo, quale sostanza gli da la forza di percorrere un viaggio in materia vivente? L’amore per la vita. L’amore è l’arma più potente che esiste per vincere ogni malattia anche quella che sarà sempre con noi per tutta la vita immodificabile. Come se dicesse vedi, senti sono qui con te non respingermi, ora sono parte di te accoglimi in un grande abbraccio di gioia. La gioia è la manifestazione pratica dell’amore. La gioia è il nutrimento di miliardi di cellule che lavorano per amore che si nutrono di amore. Noi abbiamo la possibilità di scegliere se amarci rispettarci oppure odiarci e farci del male? È intelligente convivere abituandosi alla sofferenza? C’è davvero una scelta? Si può scegliere di odiarsi di convivere a lungo decentrati e fuori equilibrio? Ma possiamo davvero scegliere? Lasciarsi morire o lasciarsi vivere. O la scelta in verità non esiste. La scelta in realtà non c’è? Scegliere di morire o di vivere è una scelta? Il maestro interiore da costruire: trasformare il disagio il disequilibrio in armonia. La vita che ci ha portato fin qui ora ci chiede di affrontare questa nuova prova di forza, questo atto di fede. Ci dice se vuoi crescere devi risolvere questo nuovo compito, devi affrontare questa nuova prova. Il senso della vita è proprio trovare fede e forza di reagire. Vinci la tua negatività e convivi nell’amore nella luce. Possiamo evitare che non torni la luce del nuovo giorno? Tornerà comunque. Gli uccelli all’alba cantano la venuta della luce del nuovo giorno è il loro mantra la loro preghiera il loro modo di salutare la luce della nuova esperienza piena di sorprese e bellezza. Possiamo respingere tutto questo? Possiamo ringraziare. Grazie per questa nuova opportunità da vivere. Grazie per le prove che verranno. Grazie per tutto il passato, ma proprio tutto quello che ho vissuto senza nessuna esclusione. Accogliamo tutto senza riserve, amando tutto senza limiti espandendo l’amore come una potentissima arma che curerà tutte le nostre ferite. La vita che nasce ogni giorno è un miracolo, la luce che sorge una nuova opportunità da sfruttare. Entriamo in questo flusso facciamo parte di questa armonia respiriamone il profumo. Quali incontri ci riserva questo nuovo giorno che nasce quali misteri? Andiamogli incontro con gioia!