la formula “magica”della felicità

Siamo normali? Ce lo dice il fatto concreto che non rimaniamo attaccati vittime della sofferenza ma ascendiamo a momenti di felicità sempre maggiori. La normalità si misura con il benessere psicofisico raggiunto e mantenuto. Guarire la mente prima di guarire il corpo. Sono gli stati d’animo che non provocano malattie, il modo di vivere che cerca la gioia la felicità e non stati negativi ed autolesionisti di conflitto con se stessi e quindi gli altri, le due cose non sono mai divise separate. Vediamo tre aspetti di questa “formula magica” nel lasciarsi andare lasciarsi condurre, accettazione, piacere, assenza di desiderio. L’accettazione di ciò che è qualunque sia, l’accettazione del proprio corpo qualunque sia. Lasciare andare gli schemi di bellezza indotti, la bellezza impostaci è un dato di sofferenza a cui ambire, uno stato di sicurezza illusorio e fittizio. Accettare gli altri con tutti i loro comportamenti che possono anche ferirci profondamente, accogliere ogni emozione che arriva dalla più profonda sottile, lasciarle scorrere nel fiume della vita senza fermare nulla solo osservarle fluire. Lasciare andare i condizionamenti indotti dalla famiglia dalla educazione, da rigidi principi di moralità di ogni tipo. Lasciare andare le rigidità di ogni modello che sono riscontrabili e riflettono sul corpo fisico come su quello emozionale. Lasciare andare ciò che ci da sofferenza qualunque cosa sia o persone con cui viviamo o lavoro qualunque cosa. Lasciare andare tutto quello che ci opprime l’anima, accogliendo e vivendo senza negare ogni emozione lasciandoci attraversare da qualunque energia. Lasciamo che tutto scorra senza giudizi quindi nessuna interferenza poiché tutto è Dio ogni cosa dalla più terribile alla più incredibile è una sua manifestazione da accogliere. Lo spazio per il perdono che non è necessariamente credo mentale religioso. Accettiamo il passato che ha avuto ragion d’essere com’è stato e così è immodificabile anche non compreso e spiegabile. Il piacere per ogni cosa vissuta, godersi attimo dopo attimo ogni soffio di esistenza senza tralasciarne nemmeno un piccolo frammento. Ogni soffio del respiro che dal futuro si fa presente per sedimentarsi ne passato è meraviglia estasi pura. Se lasciamo andare ogni cosa senza attaccamento se accettiamo tutto ma proprio tutto, il presente diventa improvvisamente incredibilmente straordinario ai nostri occhi ogni cosa anche quella che prima ritenevamo banale ed ovvia poiché giudicata e scontata, acquista il suo vero sapore e valore colta nella sua essenza di fragrante realtà. La realtà si manifesta nella sua essenza pura quando siamo nella oggettività cioè fuori dalle illusioni, quando la casa del cuore che accetta senza giudizio è la nostra vera casa completa. Accettare, comprendere, accogliere sono belle parole in un mondo difficile ed oscuro che cerca conflitti e guerre ad ogni costo, sempre più sofisticate e pericolose che uccide tortura senza lasciare traccia di se, che distrugge in nome di un dio oscuro che cerca solo mortalità terrena: denaro potere. Andiamo oltre nel godersi la vita ma non come eccessi perversi, ma nella sua vera bellezza nelle armonie universali del creato. Godiamo ogni attimo nella bellezza della gioia nel piacere di essere quindi esistere totalmente.

La vera felicità non si trova in una siringa,non la si trova nel fondo di un bicchiere, ma la si trova nel cuore delle persone che ti amano.
Il desiderio di possesso di essere ciò che non siamo, non entrando nella spirale dell’avere qualcosa di irraggiungibile che ci condiziona sempre rendendoci infelici e succubi del desiderio. Accumulare il niente, collezionare il silenzio interiore. Non cercare incessantemente l’impossibile essendo così eterni scontenti senza mai gioire. Nei momenti che raggiungiamo stati di momentanea bellezza rilassamento, non siamo capaci di avere pace perché c’è sempre qualcosa che non va o anche solo il sospetto che ci sia qualcosa che potrà mai non funzionare. Pesa la cappa della decisione negativistica della vita come una spada affilata puntata sulla nostra testa. Il desiderio porta all’odio al conflitto con fratelli di sangue, alle guerre di ogni tipo, motivando ogni carneficina possibile con ideologie e credi settari estremi.
Immenso, libero, gratis, in movimento, è come il sole uguale e benefico per tutti. Credo che la felicità sia, dunque, qualcosa. Non di irraggiungibile né qualcosa utopica, ma qualcosa che vive ogni giorno con noi, basta cercarla, riconoscerla, apprezzarla. quotidianamente.
L’umanità è capace per inseguire il desiderio di ogni perversione inverosimile. Nella storia umana sono state commesse atrocità di ogni tipo. Ogni pettegolezzo ogni invidia ogni tipo di desiderio negativo porta danno a noi prima di portarlo al prossimo, ma questo non lo sappiamo se non provato e non lo vogliamo capire e ci cadiamo di nuovo. Sembra proprio che creare dolore e danno al prossimo sia una forma sottile di sadico piacere assaporato nella vendetta spirale infinita. Lasciando andare il desiderio l’attaccamento un’altra zavorra ci fa volare più in alto. L’accettazione di ciò che è e assenza di desideri, questo ci rende liberi di assaporare ogni respiro presente pacificandoci possiamo vivere la vita nella sua essenza perché ogni attimo è davvero prezioso. Normalità è essere positivi senza conflitti, senza confini, anime luminose finalmente in pace.