il nuovo ordine mondiale progetto dell’Anticristo

Secondo l’ultimo libro della Bibbia, 666 è il numero, o nome, della bestia selvaggia con sette teste e dieci corna, che ascende dal mare ( La Sacra Bibbia, Apocalisse 13 : 1 – 17 – 18). Nella Bibbia, spesso, i numeri hanno un significato simbolico. Il sette, in genere, è simbolo di completezza o perfezione. Il sei, invece, essendo di un’unità inferiore al sette, può indicare qualcosa di incompleto o difettoso agli occhi di Dio e può essere messo in relazione con i nemici di Dio (La Sacra Bibbia, 1° Cronache 20 : 6, Daniele 3 : 1). Nella Bibbia è consuetudine indicare con questo numero il ” Malvagio ”, Satana. La ripetizione del numero, 666, vuol dare enfasi e risalto al concetto stesso. Ricordiamo che Satana, il cui nome originario è Lucifero, era un angelo predestinato da Dio a venire sulla Terra. Secondo il profeta Isaia era l’angelo più eminente, per il suo splendore, la sua intelligenza e la sua potenza ( Lucifero = portatore di luce ). A causa della sua presunzione, e voglia di acquisire il potere nei cieli, ebbe a sfidare Dio per prendere il suo posto. Sotto gli occhi attoniti dell’ apostolo Giovanni si svolse una battaglia epocale: Allora, una lotta si svolse nel Cielo: Michele ed i suoi angeli combatterono il Dragone. Ed il Dragone rispose, appoggiato dai suoi Angeli, ma essi furono sconfitti e furono cacciati dal Cielo. Lo si gettò dunque, l’enorme Dragone, l’Antico Serpente, il Diavolo o il Satana come lo si chiama, il Seduttore del mondo intero, lo si gettò sulla terra ed i suoi Angeli furono gettati con lui [ … ] ” ( La Sacra Bibbia, Apocalisse 12 : 7 – 9 ). Lucifero, da bellissimo angelo, fu trasformato in un mostro e venne cacciato sulla Terra insieme agli angeli a lui devoti. Essi divennero i Demoni e, sulla Terra, iniziarono la loro opera di distruzione nell’anima degli uomini, dell’immagine meravigliosa del Figlio di Dio e dello splendore della Luce Eterna. Purtroppo, l’ opera del Diavolo sta trovando sempre più adepti: stiamo assistendo, infatti, nella società odierna, ad un abbandono da parte dell’uomo di quei sani principi che lo illuminavano e lo guidavano nel cammino della fede e della connessione suprema. Gesù che è stato tolto da voi ed assunto in cielo, verrà nella medesima maniera che l’avete veduto andare in cielo ( La Sacra Bibbia, Atti 1 : 11 ). E quando il Salvatore ritornerà, verrà in potere e gloria a reclamare il Suo Regno sulla Terra. La Sua seconda venuta segnerà l’inizio di un nuovo Millennio. Dio non ha rivelato quando tornerà: […] l’ora e il giorno nessun uomo li conosce, né gli angeli in cielo, né li conosceranno fino a che egli venga ( Dottrina e Alleanze, 49 : 7 ). Tuttavia, ha rivelato ai Suoi profeti gli eventi e i segni che precederanno la Sua seconda venuta. Un’epoca di malvagità, guerre e tumulti (La Sacra Bibbia, Matteo 24:6–7; 2° Timoteo 3 : 1–7; Dottrina e Alleanze, 29 : 17; 45 : 26–33; 88 : 91); Segni in cielo e sulla terra (La Sacra Bibbia, Gioele 2 : 30–31; Matteo 24:29–30; Dottrina e Alleanze 29 : 14–16; 45 : 39 – 42; 49 : 23; 88 : 87 – 90). Non siate turbati, poiché quando tutte queste cose avverranno, potrete sapere che le promesse che vi sono state fatte si adempiranno (Dottrina e Alleanze 45 : 35). IL NUOVO ORDINE MODIALE E’ IL PROGETTO DELL’ANTICRISTO “Figli, seguite la guida della Mia Santa Provvidenza che sempre abbraccerà i Miei Comandamenti. I Miei Comandamenti vi presentano la Verità che è difficile da scoprire in questi tempi. Non date il (vostro) sostegno a chi non vive nella Verità. Egli non farà altro che sviarvi e usurpare tutti i vostri beni a suo vantaggio.” “Attenti al ‘Nuovo Ordine Mondiale’. È il piano generale dell’Anticristo. Esso spiana la strada alla corruzione della mente e dello spirito. Ciò non è come viene rappresentato: un’unità di tutte le persone e di tutte le nazioni. “Figli, siete stati posti sulla terra durante questi tempi per affrontare sfide uniche. Non soccombete a coloro che vi dicono menzogne. Sostenete la Verità sia con la preghiera e il sacrificio. Ciò è un passo contro l’Anticristo.” Leggi 2 Tessalonicesi 2: 9-15 + …l’iniquo, la cui venuta avverrà nella potenza di Satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l’amore della verità per essere salvi. E per questo Dio invia loro una potenza d’inganno perché essi credano alla menzogna e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all’iniquità. (..)Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l’opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità.“Oggi, vi dico, intere nazioni farebbero meglio a mettersi ai piedi della Divina Misericordia. Coloro che sono al governo molto spesso perdono l’opportunità di compiacere Me per favorire se stessi e la loro ambizione”. Il Mio Regno sulla terra è nei cuori ed è costruito sulle decisioni di ogni anima. “Se cercate di avvicinarvi a Me – vi aiuterò a fare scelte sagge – scelte che costruiranno Il mio regno sulla terra”. I Miei Comandamenti sono la Verità. Sono la vostra via alla salvezza “Sono il Dio dell’Amore Puro. Creo la vita nel grembo materno per essere parte di questo amore. L’anima è creata per essere un recipiente d’amore e per imitare il Mio Amore il più fedelmente possibile”. PROFEZIE SULLA VENUTA DELL’ANTICRISTO Giovanna Le Royer (1798) – “Più si avvicinerà il regno dell’Anticristo e la fine del mondo e più le tenebre di Satana saranno diffuse sulla terra. Quando poi si abbandonerà nella chiesa la lingua delle catacombe (il latino), Satana sarà prossimo a ingaggiare la sua tremenda lotta, perché sarà questo il tempo in cui il suo diletto figliolo (L’Anticristo) starà per giungere (…) I capi, ritornati numerosi e forti, con scritti porranno in dubbio alcuni dogmi e la stessa divinità di Gesù Cristo. Per loro mezzo Satana farà falsi prodigi, pseudo-profeti annunzieranno imminente l’Anticristo, il vero preteso Messia. Quindi verrà suscitata un’orrenda persecuzione alla Chiesa e ai suoi seguaci. Il numero dei martiri sarà allora uguale a quello dei primi secoli della Chiesa. Il Papa subirà il martirio ed il suo seggio sarà occupato dall’Anticristo.” Messaggio del 1982: “Si perderà il senso del Dio vero nella confusione di quei tempi e ciò preparerà la sua venuta. Verrà con grande potenza e tanti lo crederanno perché si farà vedere pieno di grazia…Si presenterà come l’incarnazione dello Spirito Santo …La forma del fuoco e la fiamma sarà il suo simbolo. Il suo volto è un volto radioso, ma i suoi occhi sono ghiaccio e fermi nel tempo. Si farà vedere quasi come disceso dal cielo e porterà in sé tanta luce, ma non è luce vera. Toglierà il Pane del Padre e si farà pane egli stesso, ma pieno di serpi sarà quel pane!… Verrà facendo tanto scalpore e sarà tanto amato nella confusione che regnerà. Sarà di un’intelligenza unica e controllerà ogni potenza. Vorrà portare nuove riforme, vorrà cancellare tutto il clero dicendo che il popolo ormai deve camminare da solo verso Dio, senza l’aiuto di nessuno. Ben poche volte farà il Nome di Dio, nominerà soltanto il “Grande Spirito.” Profezia di San Metodio, III-IV secolo – “Nell’ultimo periodo i cristiani non sapranno apprezzare la grande grazia di Dio che avrà mandato il Grande Monarca, un lungo periodo di pace e una meravigliosa fecondità della terra. Essi saranno molto ingrati, condurranno una vita di peccato, orgoglio, vanità, impudicizia, frivolezza, odio, avarizia, ingordigia e molti altri vizi, tanto che i peccati degli uomini davanti a Dio avranno un fetore peggiore di quello di una pestilenza. Molti uomini dubiteranno che la fede cattolica sia la vera ed unica che dà la salvezza e penseranno che forse i giudei hanno ragione nell’attendere ancora il Messia. Molti saranno i falsi insegnamenti e altrettanta la confusione che ne risulterà. Dio, nella sua giustizia, in conseguenza di ciò darà a Lucifero e a tutti i suoi demoni il potere di venire sulla terra e di tentare le empie creature.” Profezia di San Cesario di Arles, VI secolo – “…una mirabile pace regnerà fra gli uomini per molti anni [durante l’Era di Pace; N.d.R.]… Ma dopo un tempo considerevole il fervore si raffredderà, abbonderà l’iniquità e la corruzione morale diventerà peggiore che mai, ed essa porterà sul genere umano l’ultima e peggiore persecuzione dell’Anticristo e la fine del mondo.” Profezie di Santa Ildegarda, XII secolo – “…gli ultimi tempi saranno più cattivi e corrotti agli occhi di Dio. I figli di Dio saranno perseguitati con mezzi estremamente odiosi agli occhi di Dio. Il Trono dell’ultimo Impero Cattolico Romano crollerà, e lo scettro cadrà dalla mano tremante di colui che siede sul trono [a quel tempo il Grande Monarca sarà probabilmente molto vecchio; N.d.R.]. Da quel momento cesserà ogni giustizia, o sarà calpestata.” “Sembrerà che egli agiti l’aria, che faccia discendere il fuoco dal cielo, produrre dei lampi, il tuono e la grandine, rovesciare le montagne, seccare i fiumi, spogliare il verde degli alberi, delle foreste e renderglielo in seguito. Sembrerà pure che egli renda gli uomini ammalati, che guarisca gli infermi, che cacci i demoni, e qualche volta resusciti i morti, facendo in modo che un cadavere si muova come se fosse in vita. Tuttavia questa specie di risurrezione non durerà mai oltre un’ora perché la gloria di Dio non ne soffra. Conquisterà molte persone dicendo loro: “Voi potete fare tutto ciò che vi piacerà, è sufficiente che voi mi amiate, che sono il vostro Dio“. Mostrerà loro dei tesori e delle ricchezze e permetterà che essi si abbandonino ad ogni specie di festino, come essi li vorranno. Li obbligherà a praticare la circoncisione e parecchie osservanza giudaiche dicendo loro: “Colui che crederà in me riceverà il perdono dei suoi peccati e vivrà con me eternamente“. Respingerà il battesimo ed il vangelo e deriderà tutti i precetti che la Chiesa ha dato agli uomini. Infine, egli dirà ai suoi partigiani: “Colpitemi con un gladio, e mettete il mio corpo in un lenzuolo senza macchia fino al giorno della mia resurrezione“. Si crederà di avergli realmente procurato la morte e, da parte sua, egli farà finta di risuscitare, dopo di che egli comanderà ai suoi servitori di adorarlo.” “Quelli che rifiuteranno di rendere questa adorazione sacrilega al figlio della perdizione, egli farà morire in mezzo ai più grandi tormenti. Ma Io invierò i miei due testimoni Enoch ed Elia, che ho riservato per quel tempo. La loro missione sarà di combattere quest’uomo del male, e di ricondurre nella via della verità quelli che egli avrà sedotto. Essi avranno la virtù di operare i miracoli più strepitosi in tutti i luoghi nei quali il figlio della perdizione avrà diffuso le sue cattive dottrine. Tuttavia Io permetterò che questo malvagio li faccia morire e darà loro nel cielo la ricompensa dei loro lavori.” Profezia di San Vincenzo Ferrer , XIV secolo – “…Nei giorni di pace che dovranno venire dopo la desolazione delle rivoluzioni e delle guerre, prima della fine del mondo, i cristiani diventeranno talmente disinteressati alla loro religione che rifiuteranno di ricevere il Sacramento della Cresima, dicendo che è un Sacramento inutile; e quando verrà il falso profeta, il precursore dell’Anticristo, tutti quelli che non saranno cresimati apostateranno, mentre quelli che saranno cresimati rimarranno saldi nella loro fede, e solo in pochi rinnegheranno Cristo.” Profezia di Santa Brigida di Svezia, XIV secolo – “Prima che venga l’Anticristo, le porte della Fede verranno aperte a un gran numero di pagani. Un segno chiaro che l’Anticristo sta per arrivare ci sarà quando i cristiani ameranno gli errori e quando le persone ingiuste calpesteranno la spiritualità e la giustizia.” Profezia del Beato Bernardino de’ Bustis, XV secolo – “Nel tempo in cui l’Anticristo avrà circa vent’anni di età, la maggior parte del mondo avrà perso la fede.” Profezia di Dionisio di Lützenburg, XVII secolo – “Dopo la nascita dell’Anticristo la gente del mondo sarà molto malvagia e irreligiosa. Le persone di autentica virtù saranno molto scarse. Da molte parti i pastori trascureranno il servizio di Dio e vivranno con donne. Persino i religiosi desidereranno le cose del mondo. Le chiese saranno tristi e vuote come baracche deserte… al tempo in cui l’Anticristo avrà circa vent’anni di età, tutto il mondo sarà senza fede, gli individui saranno oppressi dai governanti e da altre autorità.” Profezia del XVIII secolo di Suor della Natività, Fougères Francia – “…vedo che la terra sarà scossa in diversi luoghi da spaventosi terremoti. Vedo intere montagne spaccarsi e dividersi con un terribile frastuono. Sarà fortunato chi se la caverà solo con uno spavento; ma no, vedo provenire da queste montagne, mentre si spalancano, turbini di fumo, fuoco, zolfo e catrame che ridurranno in cenere intere città. Tutto ciò e migliaia di altri disastri devono venire prima dell’ascesa dell’Uomo del Peccato [Anticristo].” “Pochi anni prima della venuta del mio nemico, Satana farà sorgere falsi profeti che annunceranno che l’Anticristo è il vero Messia e cercheranno di distruggere tutte le nostre credenze cristiane. Io farò profetare i bambini e i vecchi. Più ci avvicineremo al regno dell’Anticristo, più le tenebre di Satana si diffonderanno sulla terra e più i suoi satelliti aumenteranno i loro sforzi per far cadere i fedeli nelle loro reti».” Madonna a Rosario Toscano, Belpasso, 1 maggio 1988 “…Dopo il periodo di pace che concederò al mondo per mezzo del Mio Cuore, accadrà che molti si allontaneranno da Dio, si vergogneranno di Lui. Finito il periodo di pace, accadranno molti eventi spiacevoli, per ogni famiglia, per ogni città, per ogni nazione, per il mondo intero; questo perché molti si adageranno di nuovo e si dimenticheranno di Dio e delle Sue Leggi…”Profezia di Suor Clarissa di Fougères, XVI secolo – “L’anticristo nascerà da una donna maledetta ma che simula la santità e da un uomo maledetto, dai quali il demonio formerà la sua opera con un permesso di Dio. La sua madre farà parte di sedicenti religiose che si voteranno a parole alla continenza. Una di queste vestali farà nascere l’anticristo. Non avrà ancora dieci anni che sarà potente, il più sapiente di tutti. Userà in pieno la sua potenza all’età di trenta anni“. LE SACRE SCRITTURE SULL’ANTICRISTO 1Giovanni 2,18: “Figlioli, questa è l’ultima ora. Come avete udito che deve venire l’anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l’ultima ora.” 1Giovanni 2,22: “Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio.” 1Giovanni 4,3: “ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo.” 2Giovanni 7: “Poiché molti sono i seduttori che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l’anticristo! I tempi predetti per la venuta dell’Anticristo sembrano non essere così tanto vicini, ma dobbiamo riconoscere che non è la distanza di tempo a contrassegnare la sua venuta, ma il mistero dell’iniquità di cui il Vangelo e gli Apostoli ci dicono, cioè quel tempo di Apostasia della fede cattolica, di male assoluto, pervertimento assoluto che porterà grande dolore e sofferenza al piccolo Gregge di Fedeli rimasto saldo e diventato santo, che vedranno poi l’ultima grande battaglia con il figlio della Perdizione, l’Anticristo, sempre accompagnati dall’aiuto di Dio, che alla fine, porrà fine ad ogni ingiustizia e al tempo concesso a Satana. Preghiamo affinché Dio ci doni un tempo più lungo per permettere a molti suoi figli di scegliere da che parte stare prima che arriverà quel tempo…” LA CHIAVE DELL’APOCALISSE: IL CRISTO SMASCHERA L’ANTICRISTO L’Apocalisse, o Libro della Rivelazione di San Giovanni, è un Libro profetico su eventi e protagonisti del XX secolo. Questo periodo storico, alquanto tumultuoso, si riferisce al ritorno e alla distruzione finale di una “Bestia”: l’Anticristo, è l’era del ritorno di Cristo. Questo Libro è stato rivelato a Giovanni, l’Apostolo di Gesù, in simboli nel 95 D.C. E’ un Libro chiuso “sigillato con sette sigilli” (Apocalisse 5, 1). Questo significa che il suo segreto è custodito perfettamente. Nessun uomo può riuscire a svelare il suo mistero con uno sforzo personale (Apo 5, 3). Solo Gesù può spiegare i suoi simboli. Solo Egli possiede la chiave per interpretare i suoi enigmi (Apo 5, 5-7). Gesù manderà il Suo messaggero con questo “piccolo Libro aperto” (Apo 10, 1-2) per rivelare il significato dei suoi simboli, quando le profezie, in esso contenute si saranno realizzate (Apo 22, 10/ 22, 16). Gesù ritorna per smascherare e distruggere la Bestia e per ricostituire il Regno di Dio (Apo 1,7/ Apo 22, 20). Questa Bestia è l’Anticristo menzionato dallo stesso Giovanni nelle sue lettere (1 Gio 2, 22/ 2 Gio 7). La rivelazione della sua identità è la Chiave che apre il “Piccolo Libro” sigillato dell’Apocalisse, perché, per deduzione, spiega tutti i simboli apocalittici. LA CHIAVE DELL’ENIGMA L’Apocalisse contiene un enigma: una Bestia misteriosa è menzionata nel capitolo 13: “Vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste…”, ha detto San Giovanni. Chi è questa Bestia? Questo è il principale enigma apocalittico che gli uomini si sforzano di risolvere. “Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli (scopra) il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è seicentosessantasei” (Apo.13,18). Questo enigma fondamentale è la Chiave di tutti gli enigmi dell’Apocalisse. Svelandolo, il significato di tutti gli altri simboli diviene chiaro. Il termine Apocalisse deriva dal greco (significa rivelazione), la lingua originale in cui questo libro è stato scritto. Il libro comincia con la parola “Rivelazione/Apocalisse” che ha dato il nome al libro. In greco “calipso” vuol dire coprire per cui “Apocalisse” significa scoprire, smascherare, rivelare ciò che è nascosto. Ciò che è nascosto nell’Apocalisse è l’identità della Bestia. Da venti secoli -da quando l’Apocalisse è stata rivelata a Giovanni nell’anno 95 D.C.- molti hanno cercato di svelare il suo mistero. San Giovanni dice: “E vidi nella mano destra di Colui (Dio) che era assiso sul trono un libro a forma di rotolo…sigillato con sette sigilli. Vidi un angelo forte che proclamava a gran voce: Chi è degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli? Ma nessuno né in cielo, né in terra, né sotto terra era in grado di aprire il libro e di leggerlo (capirlo). Io (Giovanni) piangevo molto perché non si trovava nessuno degno di aprire il libro e di leggerlo( per venti secoli nessuno ha potuto spiegare l’Apocalisse).Uno dei vegliardi mi disse: Non piangere più; ha vinto il Leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide (Gesù) e aprirà il Libro e i suoi sette sigilli” (Apo.5,1-5). Solo Gesù può, quindi, rivelare il segreto dell’Apocalisse. Questo è il motivo per cui il Libro era sigillato con sette sigilli. Nel linguaggio profetico, il numero “sette” è il simbolo della perfezione. Questo significa che il segreto era perfettamente custodito (vedere Isaia 29,11). San Giovanni ha visto quest’uomo venire nel mondo come un “Angelo che teneva in mano un piccolo libro aperto” o un “piccolo rotolo sciolto”. Giovanni dice: “Vidi poi un altro angelo possente discendere dal Cielo…Nella mano teneva un piccolo libro” (Apo.10,1-2). Questo “piccolo libro aperto” è quello che Dio tiene in mano chiuso, poiché era “sigillato con sette sigilli”. Ora è qui “aperto”, “srotolato”, nella mano dell’angelo perché è spiegato e accessibile alla mente. L’Apocalisse, infatti, in termini di volume, è solo un “piccolo Libro”. Poi, scrivendo ai responsabili delle sette Chiese, Gesù chiede a Giovanni di: “Scrivi all’angelo della Chiesa di Efeso (Apo.2,1)… Scrivi all’angelo della Chiesa di Smirne… (Apo.2,8)… etc…”. Questi “angeli” sono uomini. Gesù manda il Suo messaggero per spiegare i contenuti dell’Apocalisse: “Io, Gesù, ho mandato il mio angelo (messaggero) per testimoniare a voi queste cose riguardo alle Chiese” (Apo.22,16). Noi abbiamo, quindi, due messaggeri apocalittici: San Giovanni e l’”angelo” mandato dopo di lui. Giovanni ha ricevuto il messaggio apocalittico sotto forma di simboli incomprensibili e il Signore gli ha esplicitamente chiesto di non spiegarli: “Metti sotto sigillo quello che hanno detto i sette tuoni (le parole dell’Apocalisse) e non scriverlo (non spiegarle)”(Apo.10,4). E’ la fine del suo tempo. Questo è ciò che Gesù intendeva dicendo “finché i tempi dei pagani siano compiuti” (Lc 21,24), conosciuti anche come la “fine dei tempi”, intendendo la fine del tempo dell’Anticristo e, secondo San Paolo, la fine del “mistero dell’iniquità che è già in atto” (2 Tessalonicesi. 2,7). Gesù ha rivelato l’Apocalisse a Giovanni per mettere in guardia i Suoi servitori. Oggi, questi “servitori” sono coloro che credono nel Suo Messaggio attuale. Infatti il Libro inizia così: “Rivelazione (Apocalisse) di Gesù Cristo, che Dio Gli diede (a Gesù) per rendere noto ai suoi servi (i credenti) le cose che devono presto accadere e che Egli (Gesù) manifestò inviando il Suo angelo al Suo servo Giovanni (Apo.1,1)… Beato chi legge e beati coloro che ascoltano la parole di questa profezia e mettono in pratica le cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino.” (Apo.1,3). Come molti Cristiani, San Giovanni era esilio sull’isola di Patmos nel 95 D.C., a causa dell’imperatore Domiziano. E’ su quest’isola che egli ricevette le sue numerose visioni apocalittiche: “Io, Giovanni,… mi trovavo sull’isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza resa a Gesù Cristo” (Apo.1,9). Egli rivela di aver ricevuto due volte da Cristo l’ordine di scrivere le sue visioni in un libro: “Quello che vedi scrivilo e mandalo alle sette chiese” (Apo.1,11). “Scrivi, dunque, le cose che hai visto, quelle che sono e quelle che accadranno dopo” (Apo.1,19). Il libro che Giovanni scrisse è il Libro dell’Apocalisse. Da notare che parla di due periodi diversi: “le cose che sono” e poi “quelle che accadranno dopo”. Questo secondo periodo si riferisce a un tempo particolare nel futuro. Quindi, questo Libro, composto di 22 capitoli, è diviso in due parti ben definite: una prima parte che riguarda il tempo di Giovanni, “le cose che sono”, una seconda parte concernente un periodo futuro, “quelle che accadranno dopo”. La missione del secondo messaggero apocalittico è specifica: spiegare le profezie che si riferiscono al secondo periodo, il futuro, che è ora attuale. La prima parte. E’ composta dai capitoli 1 a 3 ed è indirizzata alle sette più grandi Chiese in Asia Minore (Turchia) fondate da Giovanni. Contiene esortazioni alla fede. Questa parte, al contrario della seconda, è ben strutturata. La seconda parte. Va dal capitolo 4 al 22. E’ separata chiaramente dalla prima parte e inizia così: “Dopo ciò ebbi una visione: una porta era aperta nel Cielo. La voce…diceva: Sali quassù, ti mostrerò le cose che devono accadere in seguito”(Apo 4,1). “Vidi poi un angelo con una catena in mano incatenò Satana per mille anni lo gettò nell’Abisso fino al compimento dei mille anni. Dopo questi, dovrà essere sciolto per un po’ di tempo” (Apo 20,1- 3). “Quando i mille anni saranno compiuti, Satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni…” (Apo 20,7). “La Bestia che hai visto era, ma non è più, salirà dall’Abisso, ma per andare in perdizione” (Apo 17,8). Tre indizi importanti devono essere notati qui: “…Sette angeli che avevano sette flagelli; gli ultimi, poiché con essi si deve compiere l’ira di Dio (contro la Bestia)”(Apo.15,1). E’ la fine della Bestia. “…I quattro angeli sul Grande Fiume Eufrate (Iraq) pronti per l’ora, il giorno, il mese, l’anno.” (Ap. 9,15). Questa profezia si riferisce ad un momento storico e ad un luogo ben precisi: l’Eufrate. “Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi ciò che deve accadere tra breve. Ecco, Io (Gesù) verrò presto” (Apo.22,6-7). Tutti questi avvenimenti sono i segni evidenti del tempo del Ritorno di Gesù. “Quando i mille anni saranno compiuti, Satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni…per adunarli…su tutta la superficie della terra (la Palestina) e cinsero d’assedio l’Accampamento dei Santi e la Città Diletta (Gerusalemme)” (Apo.20,7-9). La “Bestia” è l’Anticristo – “l’Uomo Iniquo”, “Colui che si contrappone” (il nemico di Cristo: l’Anticristo) di cui parlò San Paolo (2 Tessalonicesi 2,3-4). “Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Questo è l’Anticristo!” (1 Giovanni 2,22). Gesù distruggerà questo nemico una volta per tutte e questa “Bestia” non riapparirà mai più (Apo.17,8). Ciò conferma quello che Gesù disse ai Suoi apostoli riguardo la fine dei tempi: ”Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua devastazione è vicina”(Luca 21,20). Dobbiamo anche realizzare che è il tempo del Ritorno di Gesù Cristo. Nella parabola del fico, Gesù ci esorta a riconoscere questo momento storico in cui la Bestia riappare e che precede quello del Ritorno di Gesù: “Dal fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose (la Bestia in Palestina), sappiate che Egli (il Figlio dell’Uomo: Gesù) è proprio alle porte” (Matteo 24,32-33). E’ quindi imperativo! Dobbiamo scoprire l’identità della Bestia per realizzare che il Tempo del Ritorno di Gesù è arrivato. L’Apocalisse: il Libro del Giudizio – Il Libro dell’Apocalisse è un Libro di giudizio: condanna la Bestia e i suoi alleati (Apo.14,9-11), ma da una vita spirituale a quelli che combattono contro essa: “Vidi poi un grande trono bianco e Colui che sedeva su di esso…Furono aperti dei Libri (quelli della Bibbia). Fu aperto anche un altro Libro (l’Apocalisse), quello della Vita. I morti vennero giudicati in base a ciò che era scritto in quei Libri…” (Apo.20,11-12). “I morti” rappresentano l’umanità annegata in un’ignoranza mortale. Non sono le anime di quelli che hanno lasciato questa terra. Tutti coloro che, su questa terra, ascoltano il Messaggio di questo Libro Aperto e lo mettono in pratica ritornano alla Vita spirituale: “Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e mettono in pratica le cose che vi sono scritte…”(Apo.1,3). In passato, Gesù aveva utilizzato lo stesso linguaggio: “…è venuto il momento – ed è questo- in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata vivranno” (Giovanni 5,25). E’ ovvio che Gesù si riferisca al ritorno alla Vita spirituale. Questa è la “prima Resurrezione” di cui si parla in Apocalisse 20,5. Il “piccolo Libro Aperto” dà questa Vita a tutti coloro che ne ascoltano le parole, coloro che “hanno orecchi per ascoltare ciò che lo Spirito dice” a tutti gli uomini (Apo. 3,22). Quest’ “altro Libro”, che deve essere aperto dopo gli altri è l’Apocalisse. E’ stato “sigillato con sette sigilli nella mano di Colui (Dio) che era assiso sul Trono” (Apo.5,1). E’ aperto alle nostre menti dopo gli altri Libri della Bibbia, perché è stato capito per ultimo. Oggi, come aveva già fatto in passato, Gesù ritorna dai Suoi nuovi Apostoli per “aprire le loro menti all’intelligenza delle Scritture”, in modo specifico dell’Apocalisse (Luca 24,45). Bisogna notare che “Colui che siede sul grande trono bianco” nel capitolo 20,11 non ha in mano il Libro (o il rotolo) sigillato che teneva nel capitolo 5,1. Questo perché “L’Agnello giunse e prese il Libro dalla destra di Colui che era seduto sul trono” (Ap.5,7) per darlo all’ “Angelo… nella mano teneva un piccolo Libro aperto” (Ap.10,2). Questo Libro è, ancora, l’Apocalisse, piccolo in quanto a volume, ma enorme in quanto a Saggezza Divina. Dall’apertura di questo “Piccolo Libro” ha avuto inizio il giudizio del mondo. Coloro che si uniscono alla Bestia, l’Anticristo, siano anche Cristiani, si oppongono a Gesù Cristo. Al contrario, coloro che la combattono, anche se pagani, si uniscono all’esercito di Cristo. Il Giudizio Divino avviene con il trionfo di Gesù e dei suoi servitori e con la sconfitta finale della Bestia e dei suoi alleati: “Le dieci corna che hai visto sono dieci re…Questi hanno un unico intento: consegnare la loro forza e la loro potenza alla Bestia. Essi combatteranno contro l’Agnello, ma l’Agnello li vincerà…e quelli con Lui sono i chiamati, gli eletti e i fedeli (Apo.17,12-14)…Vidi allora la Bestia e i re della terra con i loro eserciti radunati per muovere guerra contro Colui che era seduto sul cavallo (Gesù) e contro il suo esercito. Ma la Bestia fu catturata e con essa il falso profeta che alla sua presenza aveva operato quei portenti…Ambedue furono gettati vivi nello stagno di fuoco” (Apo.19,19-21). Da notare, quindi, che due parti si oppongono tra loro: l’Anticristo contro il Cristo. Gli alleati della prima parte: il Drago, la Bestia, i Dieci Re e i loro eserciti. La seconda parte è composta da: il Cavaliere, il Suo Esercito, la Donna, i due Testimoni e dall’Angelo. Nel capitolo seguente vengono dati dei dettagli su ognuno di questi protagonisti. La storia narrata nella seconda parte dell’Apocalisse è presentata in simboli e in maniera disordinata, cosicché potesse essere compresa solo qualora fosse stata data la Chiave della sua comprensione. I PROTAGONITI ALLEATI DELL’ANTICRISTO Satana – Quando Gesù venne la prima volta, incatenò il demonio: “Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo (Satana) sarà gettato fuori”, disse Gesù (Giovanni 12,31). L’Apocalisse ha predetto la liberazione del demonio dopo mille anni simbolici: “Vidi poi un Angelo (Gesù) che scendeva dal Cielo con la chiave dell’Abisso. Afferrò il dragone…Satana e lo incatenò per mille anni…Dopo, questi dovrà essere sciolto per un po’ di tempo…Quando i mille anni saranno compiuti, Satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni…Gog e Magog, per adunarli per la guerra…Marciarono su tutta la superficie della terra e cinsero d’assedio l’accampamento dei santi e la Città diletta” (Apo.20,1-9). Il diavolo, dopo esser stato incatenato dal Cristo, è liberato dall’Abisso dall’Anticristo, la Bestia, il cui simbolo è la stella (di David): “Il quinto angelo suonò la tromba e vidi un astro (una stella) caduto dal Cielo sulla terra (la Bestia caduta). Gli fu data la chiave del pozzo dell’Abisso; egli aprì il pozzo dell’Abisso e salì dal pozzo un fumo (Satana liberato) come il fumo di una grande fornace, che oscurò il sole e l’atmosfera” (Apo.9,1-2). Quest’oscurità è spirituale: il Sole della Verità e della Giustizia scompare quando Satana si diffonde sulla terra. Questo è il motivo per cui Gesù disse che il sole sarebbe diventato oscuro (Matteo 24,29/ Apo. 6,12). La complicità tra Satana e la Bestia è completa…..Gesù Cristo ha rifiutato qualsiasi collaborazione con Satana. L’Anticristo, al contrario, la cerca. Il clan satanico, così formato, è sostenuto dalla seconda bestia allo scopo di impiantare la Bestia in Palestina per fondare il Regno Sionista. Questo va contro la volontà esplicita di Dio (vedere 1 Samuele 8 e il nostro testo “Il Dramma di Gesù”). La Bestia. Una “Bestia” è esistita in passato. Non esisteva più nel 95 D.C. quando l’Apocalisse fu scritta. Giovanni vede il suo ritorno nel futuro per un periodo breve, per scomparire poi per sempre: “Vidi salire dal mare una Bestia che aveva dieci corna e sette teste…(Apo.13,1)… Chi ha intelligenza calcoli il numero della Bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tale cifra è 666 (Apo.13,18)… La Bestia che hai visto era (nel passato, prima del 95 D.C.), ma non è più (nel 95 D.C.), salirà dall’Abisso, ma per andare in perdizione” (Apo.17,8). Israele è l’unico stato che sia esistito nel passato (prima del 95 D.C.) come regno. Non esisteva nell’anno 95 D.C., poiché era stato distrutto da Tito nel 70 D.C. Sotto il re Salomone, questo regno aveva raggiunto l’apice della sua gloria tanto da divenire il famoso Impero Salomonico: “La quantità d’oro che affluiva nelle casse di Salomone ogni anno era di 666 talenti, senza contare quanto ne proveniva dai trafficanti…” (1 Re 10,14 / 2 Cronache 9,13). Per scoprire l’identità della Bestia, dobbiamo paragonare il suo “numero” (666) al peso dell’oro (666 talenti = circa 17 tonnellate) ricevuto da Salomone, perché la Bestia sogna di ristabilire l’Impero Salomonico, il “Grande Israele”, il cui simbolo diviene il numero “666”. Si deve notare che il numero della Bestia è un “numero d’uomo” (Apo 13,18), che significa che questa Bestia è il simbolo di esseri umani. Nel 786 A.C., Nabucodonosor mise fine, una prima volta, al regno ebraico. Questo regno fu quindi ristabilito dai Romani nel 37 D.C., con Erode il Grande come re. Gesù predisse la distruzione di questo secondo regno di Israele quando “Gli si avvicinarono i Suoi discepoli per farGli osservare le costruzioni del tempio. Gesù disse loro: Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venge diroccata ” (Matteo 24,1-2). Roma, che aveva ristabilito il regno in Israele, gli mise fine una seconda volta circa cento anni dopo. Distruggendo Gerusalemme e il Tempio nel 70 D.C. Tito, il Generale Romano, non sapeva che stava compiendo la profezia di Gesù. L’Apocalisse annuncia il ritorno della Bestia, una terza volta, ma solo per andare in perdizione per sempre: “e più non riapparirà” (Apo.18,21). Il potere della Bestia – Durante il periodo del suo terzo ritorno, la Bestia appare nel mondo con un grande potere conferitole “dal Drago” (Satana) e dal suo potente alleato “la seconda Bestia” (Apo.13,11): “Il Drago le diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande” (Apo.13,2). Anche la seconda Bestia dà il suo potere alla Prima Bestia: “Vidi poi salire dalla terra un’altra Bestia…Essa esercita tutto il potere della prima Bestia in sua presenza…” (Apo.13,11-17). La “ferita” della Bestia – La Bestia è stata ferita a morte, ma la sua ferita mortale è stata guarita: “Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita” (Apo.13,3). Il profeta Geremia aveva usato quest’espressione quando Nabucodonosor distrusse Gerusalemme: “I miei occhi grondano lacrime notte e giorno, senza cessare, perché da grande calamità è stata colpita la figlia del mio popolo (Gerusalemme), da una ferita mortale” (Geremia 14,17). La Bestia è guarita dalla sua ferita mortale. Essa riappare potente e gloriosa, ben sostenuta dai suoi alleati: il “Drago” e la “seconda Bestia”. Il potere di seduzione della Bestia – Il mondo intero ammira la Bestia che riappare, guarita dalla sua ferita mortale, con tanta gloria e potenza. Tutti affermano che nessuno è capace di combattere contro di essa: “Allora la terra intera presa d’ammirazione, andò dietro alla Bestia…e adorarono la Bestia dicendo: Chi è simile alla Bestia e chi può combattere con essa? (Apo.13.3-4)…E gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto nel Libro della Vita fin dalla fondazione del mondo, stupiranno nel vedere che la Bestia era (una volta nel passato) e non è più (in vita nel 95 D.C.)…” ( Apo17,8)…ed eccola qua ritornata gloriosamente. Durata e caduta della Bestia – Alla Bestia è concesso un periodo di trionfo simbolizzato da 42 mesi. Occuperà la Palestina, fino al cuore di Gerusalemme, prima di scomparire improvvisamente: -“i quali (i pagani, il popolo della Bestia) calpesteranno la Città Santa (Gerusalemme) per 42 mesi” (Apo.11,2). Sono considerati pagani (o gentili) a causa del loro rifiuto di Gesù. “Quando i mille anni saranno compiuti, satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni (i pagani o i gentili nominati sopra) ai quattro punti della terra, Gog e Magòg (simbolo dei pagani), per adunarli per la guerra (non per la pace: shalom)…Marciarono su tutta la superficie della terra (le colonie ebraiche) e cinsero d’assedio l’accampamento dei santi e la Città diletta (Gerusalemme). Ma un fuoco scese dal Cielo e li divorò” (Apo.20,7-9). Gli Ebrei Sionisti (falsi Ebrei secondo Apo 2,9/3,9), inspirati da Satana, non da Dio, sono venuti numerosi in Palestina dai quattro punti del mondo. Sono corsi in fretta qua sedotti dal mito della “Terra Promessa”. Si sono stabiliti qui, attraverso la guerra, non in modo pacifico. Hanno occupato l’intero paese, anche fino al cuore di Gerusalemme che hanno proclamato la capitale di Israele. Giovanni ha previsto la distruzione assoluta e finale di Israele sotto forma di un fuoco simbolico che “disceso dal Cielo li divorò”. La Seconda Bestia (I dieci Re) – Dopo la prima Bestia, Giovanni vede “un’altra Bestia” al suo servizio, che stabiliva il suo impero imponendolo a tutte le nazioni, con ogni mezzo. La seconda Bestia è chiamata anche il “Falso Profeta” (Apo.19,20), perché parla in favore della prima Bestia e profetizza falsamente il suo successo. E’ simbolizzata anche dalle “dieci corna” sopra le teste della prima Bestia che rappresentano i “dieci re” al suo servizio: – “Vidi poi salire dalla terra un’altra Bestia…Essa esercita tutto il potere della prima Bestia in sua presenza e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima Bestia, la cui ferita mortale era guarita…potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero l’immagine della Bestia…e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della Bestia o il numero del suo nome” (Apo.13,11-17). – “Le dieci corna che hai viste sono dieci re, i quali non hanno ancora ricevuto un regno, ma riceveranno potere regale, per un’ora soltanto insieme con la Bestia. Questi hanno un unico intento: consegnare la loro forza e il loro potere alla Bestia” (Apo.17,12-13). – “…Ma la Bestia fu catturata e con essa il Falso Profeta che alla sua presenza aveva operato quei portenti…(Apo.19,20)…E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la Bestia e il Falso Profeta…” (Apo.20,10). “E vidi che quella donna era ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù.”(La Rivelazione 17:6). Quelli che collaborano con la Bestia hanno il loro nome cancellato dal Libro della Vita Eterna di Dio. Coloro che combattono la Bestia sono gli eletti da Dio: – “L’adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel Libro della Vita dell’Agnello immolato” (Apo.13,8-9). I PROTAGONISTI ALLEATI DI CRISTO Il Cavaliere – Il Cavaliere nel Libro dell’Apocalisse è Gesù, il “Verbo di Dio; Egli giudica e combatte con giustizia” contro i pagani: – “Poi vidi il Cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava “Fedele” e “Verace”; Egli giudica e combatte con giustizia…porta scritto un nome che nessuno conosce all’infuori di Lui (Palestinese). E’ avvolto in un mantello intriso di sangue (il sangue delle vittime della Bestia)…e il Suo nome è Verbo di Dio. Gli eserciti del Cielo lo seguono su cavalli bianchi (Hizb Allah)” (Apo.19,11-16). La Donna – A metà del Libro dell’Apocalisse appare una Donna raggiante: “Nel Cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle” (Apo.12,1). Questa Donna è Maria, la Madre del Messia: “Essa partorì un figlio maschio (Gesù), destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro” (Apo.12,5). Il diavolo combatte contro la Donna ed i Suoi figli: – “Or quando il drago si vide precipitato sulla terra (con la “stella” di Apo.9,1), si avventò contro la Donna che aveva partorito il figlio maschio…(Apo.12,13)…Allora il drago si infuriò contro la Donna e se ne andò a far guerra contro il resto della Sua discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù (contro la Bestia)” (Apo.12,17). Questa Donna, la Vergine Maria, è apparsa a La Salette (in Francia) nel 1846 per denunciare il tradimento del clero. Lì ha annunciato anche l’apparizione vicina dell’Anticristo, sostenuta dai “Dieci Re”. Ella ha pure predetto il manifestarsi della “Bestia”. Maria è poi apparsa a Fatima (in Portogallo) nel 1917, per mettere in guardia il mondo contro i cataclismi apocalittici futuri. “Ma farò in modo che i miei due Testimoni, vestiti di sacco, compiano la loro missione di profeti (contro la Bestia e i suoi alleati)…Essi hanno il potere di chiudere il cielo, poiché non cada pioggia nei giorni del loro ministero profetico. Essi hanno anche il potere di cambiare l’acqua in sangue e di colpire la terra con ogni sorta di flagelli tutte le volte che lo vorranno…la Bestia che sale dall’Abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà… Gli abitanti della terra faranno festa su di loro, si rallegreranno e si scambieranno doni, perché questi due profeti erano il tormento degli abitanti della terra” (Apo.11,3-10). Accusati di essere “terroristi”, i due testimoni sono attaccati dal mondo intero. I due testimoni sono due popoli: i Palestinesi e i Libanesi, soprattutto quelli del sud del Libano, che combattono contro la Bestia, non quelli che collaborano con lei e si sottomettono a lei. Questi due testimoni hanno il potere di “chiudere il cielo, poiché non cada pioggia nei giorni del loro ministero profetico. Essi hanno anche il potere di cambiare l’acqua in sangue e di colpire la terra con ogni sorta di flagelli tutte le volte che lo vorranno…” (Apo.11,6). Questi versetti simbolici significano che i due testimoni hanno il potere di fermare, con azioni militari, qualsiasi “processo di pace” fatto a loro svantaggio ( che è una “falsa pace” come la Santa Vergine ha detto a La Salette). Questo è il significato del potere che hanno di “chiudere il cielo” e di impedire che piova, poiché “cielo” e “pioggia” sono simboli di pace e di prosperità. Il potere di “cambiare l’acqua (del battesimo) in sangue” indica che il loro sangue versato nel combattimento contro la Bestia è una testimonianza di Gesù e, come tale, ha il valore di un battesimo di sangue, non di acqua (il battesimo di Fatima). Dio stima il loro sacrificio al punto tale da ritenere, persino, che essi “siano messi a morte”, crocifissi come Gesù: “La Bestia che sale dall’Abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà…dove appunto (a Gerusalemme) il loro Signore (Gesù) fu crocifisso” (Apo.11,7-8). Questo battesimo di sangue li rende discepoli di Gesù, dacché Egli è il loro Signore. L’ “Angelo” dell’Apocalisse – Quest’ “Angelo” mandato dal Cielo è un uomo, come è stato già spiegato nel capitolo uno. Quando la Bestia è apparsa, Gesù ha rivelato il mistero apocalittico al Suo “Angelo”. Egli, quindi, lo manda con il “Piccolo Libro Aperto”(Apo.10,1-2) per spiegarne il contenuto: “Non mettere sotto sigillo le parole profetiche di questo Libro, perché il Tempo è vicino” (Apo.22,10). Una caratteristica del Suo messaggero è che viene dall’oriente. E’, dunque, un’orientale. Infatti, Giovanni lo vide venire da Oriente dell’Isola di Patmos: – “Vidi poi un altro angelo che saliva dall’oriente, e aveva il Sigillo del Dio Vivente…” (Apo.7,2). E’ dall’oriente, dal Libano, dove il Messia ha rivelato il Mistero dell’Apocalisse, che quest’uomo è inviato per spiegare a tutto il mondo i contenuti di questo “Piccolo Libro”. Il “Sigillo del Dio Vivente” è lo stesso Piccolo Libro. Coloro che credono nel suo Messaggio sono segnati dal Sigillo di Dio e sono quindi scelti da Lui. Questa selezione degli eletti da Dio è fatta prima del grande cataclisma universale (la terza guerra mondiale): – “…E gridò (l’Angelo) a gran voce ai quattro angeli…: -Non devastate né la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo impresso il Sigillo del Nostro Dio sulla fronte dei Suoi servi”(Apo.7,3). Gesù ci aveva già messo in guardia contro questi giorni terribili che precedono il Suo Ritorno e che cambieranno la faccia dell’intera terra: – “…sulla terra angoscia di popoli in ansia…gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra (le armi nucleari minacciano tutto il mondo)…Allora vedranno il Figlio dell’Uomo (Gesù) venire su una nube con Potenza e Gloria grande” (Luca 21,25-27). Gesù, dopo aver annunciato tutti questi disastri, ha prontamente rassicurato i Suoi discepoli, quelli segnati dal Sigillo divino: – “Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina” (Luca 21,28). – “Quando i mille anni saranno compiuti, satana verrà liberato dal suo carcere e uscirà per sedurre le nazioni ai quattro punti della terra (gli Ebrei Sionisti: falsi Giudei secondo Apo.2,9 / 3,9)…per adunarli per la guerra (non per la pace: shalom)..Marciarono su tutta la superficie della terra (la Palestina) e cinsero d’assedio l’accampamento dei Santi e la Città Diletta (Gerusalemme). Ma un fuoco scese dal Cielo (da Dio) e li divorò” (Apo.20,7-9). La profezia sigillata spiegata in due tempi – L’Apocalisse è rimasta ermeticamente segreta per molte ragioni. Una di queste, la più semplice, è che le profezie contenute in essa non si erano ancora compiute. Una profezia può essere ben compresa solo dopo il suo compimento nella storia. Per questo motivo, le profezie dell’Antico Testamento sulla Venuta del Messia furono capite in dettaglio solo dopo la venuta di Gesù. Per esempio, nessuno si aspettava che il Messia sarebbe stato messo a morte da quelli che Lo aspettavano con tanto fervore e il capitolo 53 di Isaia, che parla del Messia messo a morte dalla Sua stessa gente, era incomprensibile prima della crocifissione di Gesù. Allo stesso modo, le profezie apocalittiche sulla Bestia erano completamente oscure. Quando è apparsa, Gesù Stesso è , quindi, intervenuto per rendere chiare le profezie che lo annunciavano. Senza quest’intervento divino queste profezie sarebbero rimaste ermeticamente segrete. In passato, Gesù apparve dopo la Sua Resurrezione a due discepoli lungo la strada per Emmaus, “E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a Lui (Luca 24,27)… Allora aprì loro la mente all’intelligenza delle Scritture e disse: -Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno-” (Luca 24,45-46). Ora, se Gesù non fosse apparso per spiegare le profezie che Lo riguardavano, le menti dei Suoi discepoli -e in verità anche le nostre stesse menti- non sarebbero state aperte alla comprensione delle Scritture. Allo stesso modo, se Gesù non avesse spiegato l’Apocalisse, questo “piccolo Libro” sarebbe rimasto inaccessibile per le nostre menti. San Pietro dice a riguardo delle profezie bibliche: “Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio” (2 Pietro1,20-21). Due ragioni hanno tenuto il segreto dell’Apocalisse ermeticamente chiuso per così tanto tempo: 1 – Le profezie apocalittiche non si erano ancora compiute: Molti, riguardo queste profezie, stavano “cercando di indagare a quale momento o a quali circostanze accennasse lo Spirito di Cristo”, come disse Pietro (1 Pietro 1,11), ma tutte queste ricerche sono rimaste senza frutto perché né “il momento”, né “le circostanze” si erano ancora adempiute. Il tempo apocalittico e le circostanze furono evidenti nel mondo solo dal 1948, quando è apparsa la Bestia. Allora il Cristo è apparso, il 13 Maggio del 1970, per spiegarle aprendo il “Piccolo Libro”. 2 – Il testo presenta la storia dell’Apocalisse in un modo particolarmente complicato. Ciò garantisce la sua perfetta segretezza, anche dopo il ritorno della Bestia. L’intreccio – Gli eventi e i protagonisti sono intrecciati, mischiati e non compaiono in modo organizzato. Il lettore non si deve aspettare una successione logica degli eventi e dei loro protagonisti. L’intreccio è tale che ci si sente persi. La bestia, per esempio, è menzionata nel capitolo 11,7, brevemente e rapidamente, senza una prima presentazione, come se il lettore dovesse sapere tutto su di essa, cosa che non è vera. In questo modo, passa completamente inosservata. Poi ne viene fatta una lunga menzione di nuovo nei capitoli 13 e 17, dove ne vengono forniti molti dettagli, sottolineando il suo carattere feroce, la sua pre-esistenza, la sua scomparsa e, alla fine, la sua ricomparsa con forza in un luogo indicato vagamente e simbolicamente, prima di scomparire per sempre. Ancora una volta, però, per capire tutto questo, è necessario possedere “la Chiave”. E’ per la spiegazione data da Gesù che uno può -con pazienza- mettere insieme i pezzi del “puzzle” apocalittico, ogni pezzo nel posto giusto. Senza questa “Chiave”, ci si perde nel labirinto confuso di questo Santo Libro. Le ripetizioni diverse – Uno stesso evento è ripetuto molte volte, ma in modo differente ogni volta. Così è stato per i due sogni del faraone interpretati da Giuseppe: il sogno delle “sette vacche” e quello delle “sette spighe di grano”. Entrambi i sogni avevano lo stesso significato e annunciavano sette anni di carestia che sarebbero seguiti a sette anni di buoni raccolti. Giuseppe spiegò al faraone che “Quanto al fatto che il sogno del faraone si è ripetuto due volte, significa che la cosa è decisa da Dio e che Dio si affretta ad eseguirla” (Genesi 41,17-32). Nell’Apocalisse, allo stesso modo, se c’è una ripetizione, significa che Dio ha deciso inesorabilmente di agire contro la Bestia, per ciò ci sono varie ripetizioni del racconto del suo ritorno e della sua distruzione. – Una prima presentazione degli eventi scorre dal capitolo 4 al capitolo 8,1: Il Signore è sul Suo Trono per giudicare l’umanità tramite un Libro che Egli tiene chiuso (sigillato con sette sigilli) nella Sua mano. Nel capitolo 5, l’Agnello (Gesù) viene avanti per prendere il Libro (Apo.5,7) e nel capitolo 6, Egli rompe i sigilli, uno dopo l’altro. Quattro cavalli (anch’essi rappresentano la Bestia) appaiono con i loro cavalieri per uccidere la gente con guerre e carestie (Apo.6,1-8). Due categorie di persone sono uccise da questi cavalieri, perché hanno testimoniato la Parola di Dio contro la Bestia (Apo.6,9-11). Alla fine, Dio risponde alle preghiere delle vittime della Bestia esprimendo la Sua rabbia contro la Bestia (Apo.6,12-17). Dopo la caduta della Bestia, comincerà nel mondo una nuova era (Apo.21 e 22) I sette sigilli del Libro sono sostituiti da sette trombe portate da sette angeli. Tra questa seconda presentazione e la terza che segue, compaiono i protagonisti della storia, in simboli mescolati fra loro, dal capitolo 10 al capitolo 15,4: l’Angelo, i due Testimoni, il Drago, la Donna, la Bestia, l’altra Bestia, gli Eletti. – Una terza presentazione di questi eventi è ripetuta dal capitolo 15,5 fino alla fine del capitolo16. Il simbolismo differisce ancora dai precedenti: lì ci sono sette angeli con sette coppe colme dell’ira di Dio. Tre diverse esposizioni che raccontano la stessa storia: ogni sigillo che è rotto dall’Agnello, ogni tromba che è suonata e ogni coppa che è vuotata, sono solo espressioni differenti degli stessi eventi ripetuti sotto simboli diversi. I simboli differenti – Gli stessi protagonisti sono presentati sotto simboli diversi: La Bestia dei capitoli 13 e 17 è rappresentata anche da: I quattro cavalli devastatori (Apo.6,1-7). I “pagani” (Apo.11,1). “Babilonia la Grande” (Apo.18,2). Le “nazioni (i pagani) ai quattro punti della terra: Gog e Magog” (Apo.20,7). I simboli più difficili da capire questo richiede attenzione sono nel capitolo 17,9-11: Le “sette teste (della Bestia) sono sette colli” sui quali siede la grande prostituta (Gerusalemme è su sette colli: Monte Sion, Monte Moria etc…17,9). Essi sono anche “sette re” (Apo.17,10), perché rappresentano tutta la storia passata di Israele come regno: i 5 che sono caduti rappresentano la Bestia che “era”; quello (il sesto) ancora esistente (al tempo di Giovanni) rappresenta gli Ebrei che stavano lottando segretamente per ristabilire il regno di Israele sotto l’impero romano -Paolo chiama questo “il mistero dell’iniquità già all’opera” in 2 Tessalonicesi 2,7- Il settimo, che “non è ancora venuto e quando sarà venuto, dovrà rimanere per poco” rappresenta la Bestia di ritorno nel mondo “per poco…(e che) è ad un tempo l’ottavo re e uno dei sette”. Israele ritornando, ma non come regno, è l’”ottavo”, ma rappresenta quei “sette re” di Israele che sono caduti. Gli Israeliti sperano ancora di restaurare il Regno di Davide e il Tempio di Salomone. Continuano ancora a proclamare Gerusalemme la Città del Re Davide. Questa varietà di simboli si applica anche ai numeri: i “42 mesi” (Apo.11,2) sono anche i “1260 giorni” (Apo.11,3 / 12,6), e il “tempo e i due tempi e mezzo” (Apo.12,14). Il numero “666”- Si riferisce ai 666 talenti d’oro che Salomone riceveva ogni anno dai paesi vicini (1 Re 10,10 / 2 Cronache 9,13). Simbolo di fallimento – Il numero 6 è il simbolo del fallimento. E’ la sorte della stella a 6 punte, simbolo di Israele. In senso profetico, il numero 6 è il simbolo del male e dell’imperfezione, in contrasto con il numero 7, che è il simbolo del Bene e della perfezione. Quando Gesù chiede di perdonare “7 volte o 77 volte” (Matteo 18,21), bisognerebbe capire che il perdono deve essere concesso pienamente a coloro che lo chiedono con sincerità, non solo 7 volte in numero, ma ben oltre, fino al simbolismo del numero 7, che significa perdonare completamente con tutto il proprio cuore. Allo stesso modo, i “7 sigilli” che chiudono il Libro indicano che il suo segreto è completamente garantito. Le “7 corna dell’Agnello” indicano che Egli è Onnipotente e i Suoi “7 occhi” esprimono la Sua perfetta penetrazione delle anime (Apo 5,6). Nel contesto apocalittico, il numero 6, un grado sotto il 7, è quindi simbolo di fallimento, di un piano abortito che termina in un tormento eterno, invece di condurre al Riposo perpetuo del “7° Giorno”. Dio ha creato l’universo in sei giorni, ma “il Settimo giorno Egli si riposò” (Genesi 2,2). Chi è posto sotto il “7” entra nel Riposo di Dio. San Paolo dice che il “Riposo del Settimo Giorno” è riservato ai discepoli di Gesù. Egli invita, quindi, gli Ebrei a credere in Gesù: “Dobbiamo dunque temere che…qualcuno di voi ne sia giudicato escluso (dal Riposo di Dio)…E’ dunque riservato ancora un Riposo sabatico per il popolo di Dio (i discepoli di Gesù)…Affrettiamoci dunque ad entrare in quel riposo…” (Ebrei 4,1-11). Gesù Stesso invita tutti ad entrare in questo Riposo: “Venite a Me, voi tutti, che siete affaticati ed oppressi, e Io vi ristorerò…Prendete il Mio giogo sopra di voi…e troverete ristoro per le vostre anime”(Matteo11,28-29). Coloro che si rifiutano di andare da Gesù sono condannati ad una stanchezza eterna; essi sono segnati dal “6”, perché non raggiungeranno mai il Riposo del Settimo Giorno. Ecco perché Dio dice nell’Apocalisse: “Il fumo del loro tormento salirà per i secoli dei secoli e non avranno riposo né giorno, né notte quanti adorano la Bestia”(Apo.14,11). Mentre quelli che combattono contro la Bestia, sono coloro che, forse senza saperlo, praticano “la costanza dei santi, che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù”(Apo.14,12). Essi saranno introdotti per sempre nel Riposo di Dio: “Beati d’ora in poi, i morti che muoiono nel Signore. Sì dice lo Spirito, riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li seguono”(Apo.14,13). L’Alleanza tra i tre protagonisti del male – La tripla ripetizione del 6 (666) rappresenta i tre protagonisti maligni alleati: “il Drago”, “la Bestia”, e “la seconda Bestia”. Questi tre alleati, ognuno simbolicamente marchiato dal “6”, sono uniti in un numero: 666, perché questi tre alleati lavorano insieme per stabilirà l’impero della prima Bestia. Da una parte “il Drago le (alla Bestia) diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande” (Apo.13,2), e dall’altra, anche la seconda Bestia in modo totale “esercita tutto il potere della prima Bestia in sua presenza” (Apo13,11-12), con i suoi “dieci re, che hanno un unico intento: consegnare la loro forza e il loro potere alla Bestia” (Apo.17,12-13). Questo numero ben rappresenta i tre protagonisti maligni alleati. La seconda Bestia è anche chiamata “il falso profeta” (Apo.19,20 / 20,10), perché profetizza la vittoria della Bestia, cosa che è falsa! Infatti la vera profezia è che “la Bestia va in perdizione” (Apo.17,8). I giornali del mondo -in particolare quelli del Medioriente- ci informano continuamente che i capi delle due Bestie continuano a viaggiare per “radunare i re di tutta la terra”, -e in particolare i re Arabi- per convincerli ad unirsi all’impegno americano pro-israeliano, imponendo loro la pace con Israele. Questa “falsa pace” finirà con una guerra predetta simbolicamente chiamata “Armagheddon”. San Giovanni ha visto questi tre alleati come “tre spiriti immondi -simili a rane: sono infatti spiriti di demoni…vanno a radunare tutti i re di tutta la terra per la guerra del Gran Giorno di Dio l’Onnipotente…E radunarono i re nel luogo che -in ebraico- si chiama Armaghedon” (Apo.16,13). In questa lingua “Ar-Megiddon” significa “Montagna di Megiddo” (Ar, in ebraico, significa montagna). Megiddo, vicino Haifa, è il luogo dove le truppe israeliane furono completamente distrutte da quelle egiziane nel 609 A.C. (2 Re 23, 28-30/ 2 Cronache 35,19-25). Lì, in Megiddo, il Faraone Necao uccise il re Giosia in cui gli Israeliani avevano riposto tutte le loro speranze. Questo fu l’inizio della caduta di Israele. Venti anni più tardi, Nabucodonosor, re di Babilonia, invase Gerusalemme e distrusse il Tempio di Salomone, mettendo fine, per la prima volta, al regno di Israele. Da allora, Megiddo è divenuto il simbolo di sconfitta e di sterminio di Israele. Dio ha in serbo una nuova Megiddo, grande quanto una montagna (ar), per la Bestia…e i suoi alleati. I “42” mesi – “Alla Bestia fu data…con il potere di agire per 42 mesi” (Apo.13,5), “i pagani (la Bestia) calpesteranno la Città Santa (Gerusalemme) per 42 mesi” (Apo.11,2). Ciò significa che la Bestia e i pagani (o i gentili) sono la stessa cosa. Dio, però, manderà i Suoi “due testimoni…(perché) compiano la loro missione di profeti (contro la Bestia) per 1260 giorni” (Apo.11,3). Questo vuol dire che i due testimoni di Dio profetizzeranno contro la Bestia nel periodo in cui essa (la Bestia) occupa Gerusalemme, perché 42 mesi equivalgono a 1260 giorni (42×30). Durante questo stesso periodo, la “Donna”, simbolo degli apostoli dell’Apocalisse, fugge “per volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita (dal Messaggio apocalittico: Apo.10,9-10) per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal Serpente (tre tempi e mezzo)” (Apo.12,14). Questi tre tempi e mezzo sono i “42 mesi” o i “1260 giorni”, che equivalgono a “tre anni e mezzo”. Questo stesso periodo è simbolizzato anche dai “tre giorni e mezzo” (Apo.11,9) e rappresenta il periodo di tribolazione dei due Testimoni di Dio: “Uomini di ogni popolo, tribù, lingua e nazione vedranno i loro cadaveri per tre giorni e mezzo”. Dal profeta Daniele in poi, il periodo di “tre tempi e mezzo” è divenuto simbolo di periodi di ingiustizia e di persecuzione (vedere Daniele 7,25). Le “corna”- Le corna sono simbolo di potenza. Satana appare nell’Apocalisse sotto forma di un “Drago rosso (furioso), con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi (Apo.12,3). Anche la Bestia ha “dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo” (Apo.13,1). Un dettaglio importante passa inosservato: la Bestia ha “sette teste e dieci corna” con diademi sulle “dieci corna”, perché il potere appartiene ai “dieci re”, non alla Bestia. Il Drago, invece, porta i suoi diademi sulle “sue teste”, che sono la sorgente del suo potere. Esso è il re del Male incoronato. I quattro cavalli – I quattro cavalli del capitolo 6,1-7 sono tutti una stessa persona: essi rappresentano “la Bestia”. Si oppongono ai “4 Esseri Viventi” che stanno attorno al Trono di Dio (Apo.4,6-8): i 4 Evangelisti. Ogni Evangelista permette ad uno dei quattro cavalli di “venire” dritto nel mondo con il suo cavaliere. I 4 Vangeli danno vita al mondo, mentre il potere dato a questi quattro cavalieri è maligno perché essi vengono “per sterminare con la spada, con la fame, con la peste e con le fiere della terra” (Apo.6,8): Le due Bestie dell’Apocalisse. Le armi Apocalittiche – San Giovanni vide tre tipi di armi che non esistevano ai suoi tempi: gli aeroplani, le bombe e i carri armati. Queste armi apocalittiche sono la forza della Bestia. Le “cavallette” (aerei e elicotteri) Giovanni vide delle strane “cavallette” comparire per la guerra. Sono aerei e elicotteri: “… Dal fumo uscirono cavallette che si sparsero sulla terra…Queste cavallette avevano l’aspetto di cavalli pronti per la guerra (sono armi per la guerra)…il loro aspetto era come quello degli uomini (sono guidati da uomini)…Avevano il ventre simile a corazze di ferro (il corpo metallico di un aereo), e il rombo delle loro ali come il rombo di carri trainati da molti cavalli lanciati all’assalto (il rumore dei motori posti sulle ali degli aerei)” (Apo.9,3-11). Le battaglie nell’aria sono una dimensione di guerra completamente nuova e indicano che siamo in tempi profetici. La “grandine enorme” – (le bombe moderne) Le micidiali bombe moderne sono rappresentate dalla “grandine enorme”, mai vista al mondo, poiché ogni chicco pesa un talento (circa 17 kg, il peso delle bombe moderne) causando un terribile disastro: “E grandine enorme del peso di un talento scrosciò dal cielo sopra gli uomini…era davvero u grande flagello” (Apo16,21). Questa grandine enorme compare insieme alle “cavallette” da guerra. Le Bombe Moderne (al Napalm e bombe dirompenti degne di nota) sono armi apocalittiche usate ogni giorno da entrambe le Bestie e dai loro alleati contro coloro che gli resistono. Questo flagello è stato annunciato dalle profezie per segnalare i tempi apocalittici. I “cavalli” – (i carri armati) Giovanni disse: “Così mi apparvero i cavalli (i carri armati) e i cavalieri: questi avevano corazze di fuoco, di giacinto, di zolfo. Le teste dei cavalli erano come le teste dei leoni e dalla loro bocca uscivano fuoco, fumo e zolfo (i cannoni e le mitragliatrici dei carri armati)” (Apo.9,17). Le profezie sulla armi apocalittiche non potevano essere comprese prima che queste armi comparissero, visto che un tale arsenale era inconcepibile al tempo di Giovanni e di fatto fino all’alba del XX secolo. “Satana uscirà…per sedurre le nazioni ai quattro punti della terra…per la guerra…Marciarono su tutta la superficie della Terra e cinsero d’assedio l’Accampamento dei Santi e la Città Diletta” (Apo20,7-9). Le caratteristiche della Bestia: 1 – Esisteva nel passato, era scomparsa e riapparirà di nuovo. 2 – Riappare in Palestina con potenza e sembra invincibile. 3 – Ha subito una ferita mortale dalla quale è guarita. 4 – Ha un grosso potere internazionale. 5 – E’ il simbolo di un gruppo di uomini. 6 – Una nazione potente la sostiene e la impone al mondo. 7 – Appare con aeroplani, bombe e carri armati. 8 – Causerà spargimento di molto sangue innocente. 9 – Sostiene che Gesù non è il Cristo. 10- Sarà distrutta nella guerra di Armaghedòn. La Restaurazione: Un Cielo Nuovo e una Terra Nuova Dio inaugurerà una nuova era nel mondo dopo la caduta della Bestia. Giovanni ha visto “un Cielo Nuovo e una Terra Nuova” (Apo.21,1). “E Colui che sedeva sul Trono disse:- Ecco Io faccio Nuove tutte le cose-” (Apo,21,5). Questo Nuovo Universo era già stato annunciato da San Pietro: ”E poi, secondo la Sua promessa, noi aspettiamo Nuovi Cieli e una Terra Nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia”(2 Pietro 3,13). Non sono stati rivelati in questa maniera, perché Dio ha voluto mantenere il Messaggio segreto (Apo,10,4) fino al compimento delle profezie e alla riapparizione della Bestia; Egli avrebbe mandato poi il Suo messaggero per rivelare tutto: “Non mettere sotto sigillo le parole prefetiche di questo Libro, perché il tempo (del Ritorno di Gesù) è vicino”. Questa segretezza mirava a mettere alla prova l’umanità prima del ritorno di Gesù (Apo.3,10-11). Gesù sta ora mettendo alla prova i cuori degli uomini: “Io sono Colui che scruta gli affetti e i pensieri degli uomini” dice Gesù (Apo.2,23). Gli eletti sono coloro che si mettono dalla parte della Giustizia combattendo con coraggio e con determinazione contro la Bestia, anche a costo delle loro stesse vite. Essi stabiliscono, con la loro resistenza contro l’Anticristo, il Regno di Dio e del Suo Messia sulla terra: “Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli (i due testimoni). Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio; poiché hanno disprezzato la loro vita fino a morire” (Apo.12,10-11). L’Apocalisse narra la storia del ritorno di Israele e della sua condanna finale. La sua caduta dimostrerà la potenza e la gloria del Messia, Gesù di Nazaret. Il Suo Regno rimarrà questa volta per sempre sulla terra.Il Regno di Dio sulla Terra – La settima tromba risuona: annuncia lo stabilirsi del Regno di Dio e di Gesù sulla terra dopo la caduta dell’Anticristo: “Il settimo angelo suonò la tromba e nel cielo echeggiarono voci potenti che dicevano: Il Regno del mondo appartiene al Signore nostro e al suo Cristo: Egli regnerà nei secoli dei secoli” (Ap.11,15). La Luce divina, spenta dal Drago e dalla Bestia, risplenderà di nuovo nei cuori assetati di Verità e d’amore. Essi vivranno con Dio in loro e saranno il Tempio di Dio. Ecco perché l’Apocalisse dice: – “Al vincitore darò la manna nascosta e una pietruzza* bianca sulla quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all’infuori di chi la riceve” (Ap.2,17). “Nessuno conosce” questo nome perché è discreto e intimo. * Certe Bibbie traducono “sasso bianco” al posto di “pietra bianca”. “Sasso” è la traduzione della parola greca “psyfon”, la lingua nella quale l’Apocalisse fu scritta. Ora, in greco questa parola significa “sasso” o “pietra”. E’ con la parola “pietra” che va tradotta (così come traduce giustamente la Bibbia TOB, Traduzione Ecumenica della Bibbia) perché la parola “sasso” non può servire all’edificazione di una costruzione. La parola “pietra”, per di più, ha una risonanza profetica ed evangelica che non viene evocata dalla parola sasso. Gesù dicendo a Pietro: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa” (Mt.16,18), ha consacrato questa parola. Gesù la riprende nell’Apocalisse per edificare la sua Chiesa immateriale della fine dei tempi. Questa non è un edificio materiale, il mio rappresenta gli Apostoli dell’Apocalisse, misera di edificazione del Tempio Spirituale formato da essi e da tutti quelli che credono al messaggio apocalittico come rivelato da Gesù al suo inviato. Questi, difatti, sono considerati come “pietre viventi” del Tempio Spirituale, non materiale, della Gerusalemme Celeste di cui Gesù è la “pietra angolare” (Leggere 1 Pietro 2,4-5: “Anche voi venite impiegati come pietre vive…”. L’Apocalisse conferma questo nuovo ordine mondiale che dona ai testimoni di Gesù un nome nuovo (Ap.2,17): – “Vidi poi un Cielo nuovo e una Terra nuova, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare (simbolo della Bestia che sale dal mare: Ap.13) non c’era più (perché questa Bestia “va in perdizione”: Ap.17,8- e non ritornerà mai più: Ap.20,10)… Questa sarà la parte del vincitore: Io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio… Non vidi alcun Tempio in essa perché il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello sono il suo Tempio…” (Ap.21). – “Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l’Acqua della Vita” (Ap.22,17).