i deodoranti per ambiente provocano il cancro

Ultimi ad essere presi in considerazione per l’elevato rischio sulla salute umana oltre a quella ambientale, i deodoranti per ambienti, nelle loro numerose varianti: bastoncini profumati, diffusori elettrici, deodoranti spray, ma anche le candele profumate. Il mercato dei deodoranti per ambiente è in continua crescita: questi spray per “rinfrescare” l’aria di casa stanno conquistando sempre più fruitori. In particolare i deodoranti e profumi per interni, i cosiddetti airfreshers, sotto forma di spray o diffusori elettrici, profumando, diffondono nell’aria composti organici pericolosi, spesso camuffati nel mix di fragranze; molti di questi composti non sono esposti nelle etichette perché la legge non lo prevede. Le bombolette spray contengono degli agenti chimici potenzialmente dannosi per il nostro organismo. L’invito alla cautela nell’uso dei deodoranti per ambienti è arrivato dai ricercatori dell’American College of Allergy Ashma and Immunology (ACAAI). Il dottor S. Fineman, presidente dell’ACAAI, sostiene che i deodoranti causino danni alla salute del 20% circa della popolazione. Gli effetti più frequenti dell’esposizione alle sostanze chimiche contenute nelle bombolette sono rappresentati da sintomi allergici (con aggravamento delle allergie preesistenti), irritazione alle vie respiratorie e agli occhi, mal di testa, nausea e vertigini. In caso di esposizione ad alte concentrazioni, possono manifestarsi effetti cronici come danni al fegato, ai reni e al sistema nervoso centrale. Questi prodotti sono pericolosi per le persone che soffrono di asma, insufficienza respiratoria o per i bambini. Il dottor Fineman e i suoi collaboratori hanno deciso di verificare la composizione dei deodoranti per ambienti in commercio, prestando particolare attenzione a questi prodotti. Gli esami hanno messo in evidenza che i deodoranti contenevano, mediamente, oltre 20 composti organici volatili, un terzo dei quali classificato come pericoloso o tossico. Un altro studio condotto negli USA dal Natural Resources Defense Council (NRDC) ha testato 14 tipi diversi di deodoranti per ambiente, scoprendo che 12 di essi contengono ftalati. Ci sarebbe un legame indiretto, tra un’alta esposizione agli ftalati e l’insorgenza di gravi patologie come il cancro e deformazioni agli apparati sessuali nei bambini. Un ulteriore studio pubblicato sull’autorevole rivista internazionale “Cancer ”, dell’American Cancer Society, afferma che il permanere per prolungati periodi di tempo esposti a queste inalazioni porta ad un aumentato rischio di sviluppare non solamente il tumore polmonare, ma altri tumori nella bocca, nei seni paranasali e nella laringe, con una diretta proporzionalità del rischio legata al tempo di esposizione alla sostanza ed alle sue quantità presenti nell’aria. La causa dei disturbi elencati è da attribuire ai cosiddetti “composti organici volatili” (VOC): si tratta di sostanze che evaporano facilmente a temperatura ambiente e che non eliminano gli odori, ma si limitano semplicemente a coprirli. Tra i VOC più utilizzati, ricordiamo i distillati del petrolio, gli alcoli, i chetoni. Dopo gli studi americani, risulta ormai sicuro che i deodoranti per ambiente sono altamente cancerogeni: a rilevarlo anche l’Associazione Europea dei Consumatori. Essi immetterebbero nella stanza un’alta quantità di benzene, stirene, eteri glicolici o aldeidi e di formaldeide. Sulla base di alcuni nuovi studi epidemiologici condotti su lavoratori addetti alla sintesi di formaldeide, lo IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), ha classificato la formaldeide nel gruppo 1 dei cancerogeni. I sintomi più comuni dovuti all’inalazione sono rappresentati da offuscamento della vista, arrossamento e lacrimazione abbondante degli occhi, infiammazione alle vie aeree superiori, tosse, irritazioni, sensazione di bruciore, nausea, mal di testa, e nei casi più gravi anche edema polmonare. La formaldeide rappresenta in assoluto il più diffuso composto organico volatile che contamina le nostre case. Inoltre, se prolungata per lunghi periodi di tempo, l’esposizione alla formaldeide può causare anche il cancro. Inoltre molti dei deodoranti per ambiente contengono il DEP, un tipo di ftalato sospettato di creare gravi disfunzioni a livello ormonale, danni ai reni, ai polmoni, al fegato. Questi prodotti intensificano asma bronchiale, bronchite cronica, BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) ed enfisema polmonare. Assunto ulteriormente comprovato dall’associazione Altroconsumo, dopo avere effettuato dei test sull’aria all’interno di una stanza dove due ore prima era stata accesa una candela profumata, erano stati bruciati due bastoncini d’incenso, era stato aperto un diffusore liquido a gel ed era stato vaporizzato per tre volte uno spray profumato. Il risultato è stato decisamente allarmante: un’alta concentrazione di composti organici volatili inquinanti e cancerogeni. Ciò ha portato al ritiro dagli scaffali di numerosi prodotti. In alcuni casi il cocktail chimico ha superato la soglia di 1.000 mg/m 3. Troppo, se si considera che, secondo le autorità sanitarie USA, in un ambiente indoor sano non dovrebbe superare i 200 mg/m 3. La richiesta formale di Altroconsumo alle istituzioni nazionali ed europee è di avere finalmente una normativa chiara sulle informazioni in etichetta in modo da informare in modo esaustivo i consumatori su eventuali effetti allergenici e irritanti e sulle corrette modalità di utilizzo di questi prodotti. A tutt’oggi, non esista ancora una rigorosa normativa relativa ai deodoranti casalinghi, che definisca il tipo e le quantità pericolose di tali sostanze in grado di escludere con certezza un danno alla salute. Questi deodoranti oggi si pongono in stretta relazione con l’idea di arredamento. È molto frequente che essi vengano usati non solo per eliminare gli odori, ma per rendere i nostri ambienti ancora più accoglienti e rilassanti. Non a caso vi sono deodoranti per ambienti a forma di soprammobile che si dispongono sui comodini, cassettoni, al cui interno è presente una sostanza solida che rilascia gradualmente profumo nell’ambiente. Contrariamente a quanto si possa immaginare, una casa artificialmente “profumata” con i dispositivi sopra detti è tutt’altro che sicura e sana. Bisogna di ridurre al minimo l’utilizzo dei deodoranti. Per prevenire la formazione di cattivi odori, la soluzione ideale sarebbe innanzitutto cambiare più spesso l’aria. La casa e gli ambienti che giornalmente viviamo, da rifugio ed oasi dove ci sentiamo protetti, sta diventando sempre più contenitore di veleni. Studi condotti a livello internazionale hanno rilevato che, la concentrazione di sostanze tossiche supera quelle che stanno all’esterno: gli ambienti domestici, rispetto agli ambienti esterni, sono sempre più imbevuti di agenti inquinanti. Un rapporto dell’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, ha trovato che il 40% dei prodotti domestici causano gravi patologie che colpiscono, come già detto, i soggetti più deboli. I rischi si trovano in tutte le stanze: cucina, bagno e camera da letto. Qui soprattutto vi sono infatti sostanze chimiche nocive che possono trasformare il nostro riposo in una permanenza nella camera a gas! Come alternativa per profumare la casa in modo naturale ci sono tanti suggerimenti: – l’utilizzo di spezie e alle erbe aromatiche come origano, rosmarino, salvia, menta, bergamotto, maggiorana, melissa, chiodi di garofano, semi di cardamomo, zenzero, aghi di pino, pigne, liquirizia, vaniglia e cannella. Si possono assommare le varie spezie, farle bollire e riempire un flacone che serva da spray per profumare gli ambienti. – l’utilizzo di oli essenziali come ad esempio quelli alla lavanda, al bergamotto, alla citronella, agli agrumi. Proprio le scorze essiccate e appoggiate ai termosifoni o fatte bruciare nel camino rilasciano gradevolissime profumazioni. Possono essere utilizzate in sacchettini di garza o vecchi collant come potpourri. – Naturali al 100% sono anche i fiori freschi oppure dei mazzetti di eucalipto. -Si può prendere in considerazione anche l’idea di sistemare delle piante nella per purificare l’aria respirata, capaci di assorbire non soltanto l’anidride carbonica, ma anche i VOC; tra le più efficaci vi sono: filodendro, clorofito, crisantemo, pianta mangiafumo, tronchetto della felicità, sansevieria, falangio, ficus anthurium, dracena, gerbera, edera, geranio, gelsomini, potos e il cereus peruvianus. Utilissime anche le piante grasse, soprattutto l’ aloe. -Anche il comune bicarbonato di sodio, può essere utile per deodorare la camera da letto, è in grado di assorbire gli odori e di purificare l’aria. – efficaci anche il caffè, sia in chicchi che in polvere, il tè verde, l’aceto di mele, il succo di limone, il finocchio. Anche queste essenze possono essere bollite e messe in un vaporizzatore. Bisognerebbe preferire, quindi, sempre, nel caso non si possa rinunciare a profumare l’ambiente, l’acquisto di candele profumate prodotte con cere naturali (cera delle api, ecc.). Insomma, sforziamoci di non utilizzare più questi veleni e di tornare ai vecchi rimedi della nonna: tra i più efficaci contro i cattivi odori è la bollitura di chiodi di garofano e cannella. Con questi piccoli accorgimenti poi, oltre a fare un enorme piacere all’ambiente e a noi stessi, ci risparmieremo una spesa superflua e salata, dando una bella ventata di aria fresca anche alle nostre tasche, provate dalla crisi.