attivare risorse mentali con i movimenti

La relazione mente-corpo è innegabile. Tuttavia, siamo più propensi a pensare che le nostre emozioni e i pensieri influenzino il nostro corpo, senza sapere che si verifica anche l’effetto opposto. Il nostro cervello è continuamente alla ricerca di messaggi corporali e, basandosi su di essi, modula anche le nostre reazioni. 7 movimenti corporali che influiscono sul cervello. Pertanto, è possibile attivare determinate risorse semplicemente variando dei movimenti del corpo. Talvolta sono sufficienti semplici movimenti o un cambiamento di postura. 1. La motivazione. Avvicinare o allontanare qualcosa da noi è sufficiente per influenzare la nostra motivazione. Se allontaniamo da noi un oggetto questo ci sembrerà meno attraente e, di conseguenza, diminuirà il desiderio di possederlo. Ma se lo avviciniamo a noi risulterà più attraente. Perché? Perché il nostro cervello interpreta che quando allontaniamo qualcosa da noi questa è ripugnante o sgradevole e, così, attiva questa sensazione. Quando si applica? È possibile applicare questo principio ogni volta che un oggetto è per noi attraente, ma non lo vogliamo comprare o utilizzare. 2. Forza di volontà. Semplicemente aumentando la tensione muscolare si incrementa anche la forza di volontà. È sufficiente aumentare la tensione dei muscoli delle braccia o delle gambe o afferrare fermamente una palla con le mani. Il nostro cervello associa questa rigidità muscolare con l’intenzione di restare nello stesso posto, non abbandonare l’attività, quindi aumenta la nostra forza di volontà. Quando si applica? Quando si vuole evitare qualcosa o quando si desidera mantenersi saldi nella propria decisione. 3. La perseveranza. Sedetevi con la schiena ben diritta e incrociate le braccia all’altezza del petto, questo semplice gesto vi darà una dose extra di perseveranza. Il nostro cervello associa le braccia incrociate ad una posizione di chiusura, il che significa che ci afferriamo ai nostri principi e non permettiamo ai fattori esterni di molestarci. Quando si applica? Quando si è immersi in un progetto complesso e si pensa di essere sul punto di abbandonare. 4. Concentrazione. Usate la vostra mano non dominante, se siete destri provare a svolgere l’attività o almeno una parte di essa con la mano sinistra. Di solito, le difficoltà sorgono a causa del fatto che la nostra mente vaga occupata da pensieri che non hanno nulla a che fare con ciò che stiamo facendo. Tuttavia, utilizzando la mano non dominante obbligherete il vostro cervello a concentrarsi sul compito che state svolgendo. Quando si applica? Quando si è coinvolti in un’attività poco motivante ma che dovete finire a tutti i costi. È molto utile anche quando si è a dieta e si vuole mangiare meno. 5. Persuasione. Ci sono molti trucchi per essere più convincenti, ma uno dei più semplici è quello di annuire con il capo. In pratica, mentre state ponendo la domanda al vostro interlocutore annuite leggermente con il capo. Se siete riusciti a connettervi con l’altra persona è probabile che questa imiterà il vostro movimento e, di conseguenza, aumentano le probabilità che vi dia una risposta positiva. Quando si applica? In ogni contesto in cui avete bisogno di una risposta affermativa. 6. Senso di colpa. Ci sono momenti in cui un fatto quasi insignificante ci crea uno sciocco senso di colpa, senza alcuna ragione. In questi casi, è sufficiente lavarsi le mani. È stato dimostrato infatti, che questo semplice gesto non solo ci aiuta a ripulire la coscienza ma cancella tutto e ci permette di ricominciare da capo. Quando si applica? Quando ci si sente in colpa per qualcosa di cui non si è responsabili. 7. Creatività. Questa abilità comporta, prima di tutto, di essere in grado di pensare oltre i limiti. Pertanto, qualsiasi movimento insolito ha il potere di attivare la creatività. Ad esempio, si può camminare un poco a zig-zag o cambiare completamente l’ordine dei gesti che si fanno durante la nostra routine quotidiana. Quando si applica? Quando avete bisogno di una dose extra di creatività ma vi sentiti bloccati.
Evitate di utilizzare queste tecniche come se si trattasse di antidoti o proiettili magici. È vero, sono molto efficaci e possono migliorare gli stati interni aiutandovi ad affrontare i problemi, ma non devono essere utilizzate per combattere le emozioni negative, perché, in ultima analisi, non funzionerebbe. Questi trucchi sono così efficaci proprio perché giocano con gli stereotipi e le credenze, ma se diventano il nostro pane quotidiano perderanno il beneficio del “fattore novità” e cesseranno di essere efficaci. Pertanto, usateli come un asso nella manica quando tutti gli altri rimedi hanno fallito. L’attività cerebrale cambia in modo percepibile quando si solleva lo sguardo: tale trasformazione è associata alla corteccia visiva e induce il cervello a produrre più onde alfa, che sviluppano una sensazione di pace, serenità e benessere. Inoltre, se muoviamo gli occhi lateralmente interrompiamo le associazioni che sono causa di infelicità. “Il modo migliore per scoprire se gli esercizi funzionano è provare a farli”. Ora vediamo un esercizio per cambiare immediatamente una situazione di tristezza con i movimenti oculari: ti sentirai subito libero di provare sensazioni più gradevoli. Serviti di questa tecnica quando ti senti giù. Leggi l’esercizio sino alla fine prima di cominciare, dai uno sguardo all’immagine, e ripassa mentalmente i diversi passi in modo da arrivare a seguire la sequenza completa senza leggere questo post. Esercizio: 1.Solleva lo sguardo e osserva il soffitto per circa 30 secondi, cercando di vedere la punta delle sopracciglia, sforzando leggermente i muscoli degli occhi. 2.Mantenendo la testa immobile e restando consapevole di quella sensazione di tristezza, muovi lateralmente gli occhi, piano: guarda in alto a sinistra e poi in alto a destra, avanti e indietro, per 20 volte. 3.Adesso, sempre con il capo immobile, guarda in alto e in basso 20 volte. 4.Sempre consapevole dell’emozione che provi, anche se sta diminuendo, muovi gli occhi tracciando un otto per 20 volte, poi la stessa figura in senso inverso per altre 20 volte. 5.Guarda dritto davanti a te e prendi atto che la sensazione di tristezza si è ridotta parecchio. Se vuoi diminuirla ancora, ripeti i passi 2,3,4 e 5. Non tenere lo sguardo rivolto verso il basso per periodi prolungati fino a quando non ti sentirai bene di nuovo. Se senti tornare i pensieri deprimenti, riprendi a guardare in alto e vai al punto 2. Ogni azione, se ripetuta abbastanza spesso, rafforza i percorsi neurali che la provocano, perciò più farai l’esercizio e più creerai nuovi percorsi neurali e nuove associazioni che ti distoglieranno automaticamente da pensieri tristi e ti procureranno sensazioni di benessere. Se riprogrammi il cervello in questo modo riuscirai a interrompere gli schemi precedenti e a innescare emozioni piacevoli.