yoga la grande difesa

Non ci stanchiamo di decantare le qualità dello yoga in primis, ma potremmo dire anche dire di alcune anti marziali giapponesi e ginnastiche terapeutiche cinesi e non solo, se e quando ben fatte con continuità da veri Maestri. Lo yoga perché ci pare dopo una vita di frequentazione personale, completo nelle sue varie strade di percorrenza. Nelle sue molte personalizzazioni che qui a Firenze in particolare al parco delle Cascine e non solo, abbiamo modo di sperimentare da oltre un decennio. Una grande via e una comunità in crescita e trasformazione, una comunità che unisce come la stessa parola contiene. Yoga come pacifica unione oltre separazioni e differenza, oltre i limiti. Chiunque frequenta parchi e trova insegnanti di yoga a vari livelli che sperimentano e si propongono. Nascono nuove amicizie e relazioni, nascono nuove opportunità nella rete che di giorno in giorno cresce e si fa sempre più diffusa. Per molti purtroppo non è chiaro il fatto che il lavoro fisico legato al respiro alla meditazione amplifica le energie del corpo rende il corpo elastico, donando la possibilità a tutti gli apparati fisici di trovare armonia ed equilibrio. In una parola si aumentano le difese immunitarie senza controindicazione alcuna. E quale migliore protezione esiste al di per proteggerci da ogni genere di possibile patogeno di varia natura? Quale propedeutica per potenziare le difese immunitarie i canali energetici? Se le persone avessero questa consapevolezza i parchi sarebbero pieni di persone che fanno ogni sorta di attività fisica all’aperto per vivere in armonia con se stessi e l’ambiente. Siamo essenzialmente figli della natura lei è la nostra Grande Madre e riferimento primo ed ultimo. Ma le paure possiedono le persone, paure indotte da cui non riescono a uscire. Le paure possiedono e chi le costruisce non lo fa per caso. Usare le paure è una potente arma per possedere e schiavizzare i popoli assoggettandoli. Lo yoga non si deve porre contro le contraffazioni, lo yoga è per le origini essendo prosecuzione stessa della natura. Lo yoga non si deve porre contro un certo modo di essere della società e le sue scelte,  deve rispettare le consapevolezze aiutando chi vuole essere aiutato. Il lavoro degli insegnati e delle comunità yogiche è proprio questo: donare a tutti indistintamente una possibilità di sentirsi accolto oltre illusioni e paure. Ho trovato in questi anni proprio questo nella rete dello yoga: un mondo oltre, una nuova possibile società che si rinnova e trova una o meglio la strada da percorrere non più da soli. Oltre lo yoga al parco delle Cascine oggi esistono molti parchi e spazi versi dove si fa yoga nelle varie tipologie e questo da possibilità per migliorarsi a vari livelli. Nasce anche un modello per portare e far germogliare da queste lezioni ed incontri un festival o più festival da riprodursi in parchi, periodi e città. Nessuna esclusiva ed esclusività per nessuno. Cerchiamo di crescere in queste comunità di farle crescere e non creare contrapposizioni. Stiamo in armonia come lo yoga ci insegna, cerchiamo il dialogo sempre e non creiamo barriere, puli-amo e purifichi-amo il nostro corpo la nostra mente e anche la nostra anima, essenza profonda ne avrà beneficio. Non siamo di questa Terra per sempre,  ma solo di passaggio per sperimentare un qualcosa in divenire e lo yoga è proprio la guida di viaggio per usare il veicolo che ci è stato affidato.  Dobbiamo imparare ad usare bene gli strumenti a nostra disposizione per viaggiare veloci ed in armonia. Che altro dire che non sia già stato decantato sullo yoga? Quando saremo capaci di usarlo ne faremo uno strumento utile un fedele compagno di viaggio. La vita di per se non può essere percorsa senza strumenti, saremmo deboli ed indifesi, per farlo è come se mancasse un ingrediente fondamentale ad una pietanza. Prescindere dalla manutenzione di se, così possiamo chiamarla, in senso globale, lasciarsi andare agli squilibri, è un danno incalcolabile, inestimabile, una bestemmia ed un insulto ad questo strumento straordinario che è il corpo umano. Teniamo conto di questo patrimonio che dalla nascita ci è stato affidato, non ci appartiene e non è nostro, infatti ha una scadenza e dovremo restituirlo senza se e senza ma. Buon viaggio allora a te che hai letto queste parole, spero che ti siano state utili a creare una visione ancor più consapevole. Spero tanto che lo yoga sia il modo per cui l’umanità trovi la strada, come per me lo è, in una visione di ricerca, di viaggio in divenire, percorso di gioia. per uscire dall’oscurità. Preghiamo per uscire da questo tunnel, non dimenticando mai che è il cuore che trasporta davvero che sa sempre dove andare. Hari Om Tat Sat.