7 grandi maestri dello yoga


Se vuoi davvero comprendere il mondo di questa straordinaria disciplina, conosci i grandi maestri dello yoga che ne hanno tracciato il cammino fino a noi, oggi. Non è indispensabile, ma credo che conoscere i grandi maestri dello yoga e comprendere il contesto culturale e storico da cui ha avuto origine sia molto importante per comprendere quello che si sta facendo ed orientarsi nelle varie proposte di yoga. Non è questa una conoscenza che si conquista rapidamente, dovuto al fatto che lo yoga è una disciplina antichissima dalle origini sconosciute, con una storia ricca di leggende e misteri. Ma per muovere i primi passi in questa direzione e incominciare ad avere dei punti di riferimento; andiamo a conoscere 7 grandi maestri che hanno segnato la storia dello yoga; in particolare la storia moderna, che più ha l’influenzato l’occidente. Questo sicuramente non basterà per svelare i “misteri” dello yoga, ma di sicuro può offrirti alcuni elementi chiarificanti per orientarti nel variegato mondo dello yoga.

Patañjali 400 a.c.
Autore degli Yoga Sutra, uno dei testi di riferimento più importanti della tradizione dello yoga, pare risalire al 400 a.c ma vari ricercatori hanno opinioni discordanti e nulla si sa della sua vita. La leggenda racconta di come Ananta il serpente divino dalle mille teste su cui è disteso Vishnu “il Signore della Vita”, diventa figlio di una grande yogini per riceverne tutta la conoscenza. Patanjali è visto quindi come l’incarnazione di questa divinità, infatti come puoi vedere nell’immagine è rappresentato con metà corpo a forma di serpente. E’ interessante sapere che i contenuti di questo testo sono puramente filosofici, senza nessun riferimento a posizioni ed esercizi. Descrive vari stadi di un percorso in cui lo yoga è definito come “l’interruzione delle fluttuazioni mentali” e in questo stato di totale silenzio della mente è possibile sperimentare il Samadhi la “realizzazione del Se” stato in cui si sperimenta una crescente e incondizionata gioia, che nella tradizione classica è lo scopo della pratica.

Swami Kuvalayananda (Jagannatha G. Gune) ( 1883 – 1966)
Studioso e pioniere della ricerca scientifica sullo yoga, è un personaggio poco conosciuto, ma che ha determinato il destino dello yoga per come è per lo più conosciuto oggi. Fondatore di un centro di studi sperimentali sulla pratica degli esercizi dello yoga vicino a Bombay, ha eliminato tutti gli elementi magici e soprannaturali di cui era circondato lo yoga e ha focalizzato la ricerca, durata decine di anni, soprattutto sulla salute e i benefici che può offrire. Questo coincide con il periodo della conquista di indipendenza dell’India dal dominio britannico; e col desiderio unanime della popolazione indiana di riscoprire e rivalutare le proprie tradizioni e cultura. Questa nuova immagine dello yoga venne quindi ben accolta, divenne veicolo esportatore dell’orgoglio indù e riuscì ad attirare i primi ricercatori universitari e medici occidentali a considerare seriamente l’efficacia dei benefici dello yoga. Famosi maestri come Iyengar, Krishnamacharya e Indra Devi hanno studiato con Swami Kuvalayananda.

Paramahamsa Yogananda (1893 – 1952)
Monaco carismatico autore del best seller internazionale “Autobiografia di uno yogi” dove racconta storie straordinarie di maestri straordinari: yogi che sapevano leggere nel pensiero, essere allo stesso tempo in più posti, vivere senza cibo, diventare invisibili, sospendere il respiro e il battito cardiaco. La rinascita di questo lato “soprannaturale” dello yoga ha riportato a galla degli elementi di cui lo yoga moderno cercava di affrancarsi. Ma la sua figura rappresentata con l’alone di un santo e i suoi scritti sono stati di ispirazione a generazioni di ricercatori e tutt’oggi, anche qui in Italia, ci sono centri e maestri di yoga che portano avanti il suo insegnamento dello yoga, particolarmente caratterizzato da elementi di spiritualità e devozione.
Tirumalai Krishnamacharya (1888 – 1989)
Un uomo straordinariamente colto, proveniente da una famiglia di yogi, ha formato i più conosciuti maestri di yoga, non a caso è definito il “padre dello yoga moderno”. Ha studiato per sette anni con il suo maestro Sri Brahmachari in una grotta sperduta sull’Himalaya per padroneggiare le tecniche dello yoga e memorizzare i testi della tradizione. Ha insegnato in diverse parti dell’India, in particolare alla corte del Maharajah di Mysore; ha elaborato una pratica raffinata, rigorosa, intensa, che ha dato spunto alla nascita di stili come l’ashtanga yoga, il power yoga e vinyasa. Lui affermava che “lo yoga è il più grande dono dell’India al mondo”

Shivananda Saraswati (1887 – 1963)
O più conosciuto come Shivananda Swami, medico, maestro di yoga, filosofo, autore di numerosi libri sullo yoga e la meditazione, ha ideato la famosa sequenza “la serie di Rishikesh”. Fondatore della “Divine Life Society “(Società della vita divina) e della “Yoga-Vedanta Forest Academy” (Accademia di Yoga Vedanta). Il suo stile, detto Shivananda yoga si ispira alla tradizione classica dell’Hata Yoga , è accessibile a tutti e include: posizioni, meditazione, mantra, pratiche di respirazione, indicazioni per una dieta appropriata e per educare la mente a pensieri positivi. E’ la scuola dove si è formata la mia maestra Gabriella Cella che a sua volta a elaborato lo Yoga Ratna, che pur non essendo l’unico, rimane un importante riferimento nella proposta di yoga che porto avanti. Un motto che riassume il suo pensiero è: “Servi, ama, dona, purifica, medita, realizza”

K. Pattabhi Jois ( 1915– 2009)
Allievo di Krishnamacharya dalla tenera età di 12 anni, è stato l’ideatore di uno stile molto popolare e ginnico di yoga: l’Ashtanga Vinyasa Yoga. La sua scuola a Mysore fu visitata dal maestro yoga belga Andrè Van Lysbeth (1919 – 2004 famoso autore di libri sullo yoga tradotti in molte lingue) che lo nominò in un suo libro; questo segnò l’inizio di visite da parte degli occidentali alla sua scuola. Viaggiò e insegno in tutto il modo e il suo stile seguito da numerose celebrità tra cui Madonna, Sting, Gwyneth Paltrow – si è diffuso rapidamente.
B.K.S. Iyengar (1918 – 2014)
Anche lui allievo di Krishnamacharya è tra gli insegnanti di yoga più famosi al mondo, autore di numerosi libri, ha reso lo yoga popolare in India e nel mondo. Quando ha incominciato a praticare yoga era molto giovane e molto malato e con lo yoga si è curato. Nei suoi libri ha dato allo yoga un indirizzo terapeutico, descrivendo di ogni posizione i benefici che può offrire. Uno stile caratterizzato dall’uso di sostegni e strumenti per la pratica, molto rigoroso anche nella formazione degli insegnanti. E’ stato considerato dal “Time” tra le 100 persone più influenti al mondo.
Lo yoga è arrivato a noi oggi, grazie soprattutto all’insegnamento di questi grandi maestri: ognuno con le sue caratteristiche, ha contribuito alla diffusione dello yoga. E’ interessante notare che, seppur coerenti con la tradizione hanno “elaborato” lo yoga e portato alla luce diversi aspetti di questa disciplina immensa e articolata. Questo fa pensare che forse proprio perché non si è cristallizzata è riuscita ad arrivare a noi, dalla notte dei tempi, attuale e coinvolgente. La riflessione che un insegnamento millenario complesso e al contempo profondamente generoso, è arrivato fino a noi attraverso una catena ininterrotta di maestri e allievi, merita una sincera gratitudine da parte di chi lo pratica. E per chi si fa tramite di questa tradizione come insegnante, l’invito a riflettere che non si può afferrare totalmente lo yoga neanche dopo una vita intera di studio e pratica e a procedere quindi con l’umiltà rimanendo allo stesso tempo allievi, appassionati, grati, curiosi.