Shavasana morire rinascere

Ogni volta che si fa Shavasana si muore. Ogni volta che si è Shavasana si muore per rivivere. Si muore a se stessi per rinascere. L’immaginazione è potente e nello yoga come nella vita di ogni giorni che è la stessa cosa è fondamentale. Per fare Shavasana bisogna immaginare completamente di morire di abbandonate tutto ciò che fa parte del nostro corpo. Lasciare che il corpo torni alle origini della materia si scomponga e si decomponga riprenda il suo viaggio sotto altre forme. Così tutto ciò che è liquido deve tornare attraversando la purificazione dell’aria a farsi liquido acquoso. Dare forma con l’immaginazione all’impermanenza metterla in pratica.Tutto ciò che è materia terrena deve tornare ad essere terra cenere attraverso la purificazione del fuoco o a farsi nutrimento per animali, vermi insetti o tutti coloro che dal corpo possono trarre nutrimento e vita. Tutto ciò che è fuoco ritorna la fuoco come energia attraversando la purificazione dell’aria della terra. E così le essenze interiori sottili ascendono e avendo fatto esperienza in un corpo mortale devono quindi passare attraverso una purificazione che le porterà poi ad altri livelli di esperienze terrene o altrove. L’esperienza terrena unisce attraverso un atto di amore miliardi di cellule che formano una vibrazione energetica cioè un corpo umano, una macchina a tempo limitato per viaggiare a scadenza. Miliardi di cellule che per amore compiono un viaggio terreno di purificazione di trasformazione di luce. Shavasana vuol dire quindi morire a se stessi è come una cerimonia antica in cui gli iniziati andavano nel bosco per divenire adulti o si facevano sotterrare lasciando solo la testa fuori o andavano in luoghi sacri per affrontare le proprie paure i propri mostri. Un rito quotidiano di iniziazione. Shavasana vuol dire affrontare i propri mostri affrontare se stessi avere il coraggio di cercare se stessi non mollare non rinunciare mai. Non grattatevi un cadavere non ha pruriti, non ascoltate i rumori un cadavere non sente, non aprite gli occhi un cadavere non vede più in questo mondo, così non usate più gli altri sensi dovete abbandonare tutto e per ultimo si spegnerà il pensiero e li sperimenterete la bellezza dell’essere senza pensiero è uno stato di vita centrata bellissimo assoluto. Sarete senza il potere bugiardo e violento della mente cioè della società che entra attraverso la mente e sedimenta come in una soffitta polvere o come in una pattumiera rifiuti sotto forma di : ricordi, opinioni, critiche, giudizi, dolori, paure, educazioni, condizionamenti di ogni tipo. Sarete davvero liberi di esistere e di essere, Shavasana è questo. È vero che non è così semplice arrivare a rilassare cioè abbandonare tutto il corpo farlo morire ma abbiamo un grande alleato il respiro, una altro il cuore, un altro ancora l’immaginazione. Con respiro cuore immaginazione tre armi strumenti potentissimi possiamo farcela morire per rinascere. Bisogna farlo a lungo per imparare portare l’attenzione consapevole nelle zone del corpo che usando l’espirazione possono essere rilassate sono zone fuori sintonia spesso anche doloranti e quindi sarà difficile ma dobbiamo continuare non arrenderci. Oppure ed è molto facile che succeda saranno gli stessi pensieri ancora molto invasivi ed identificanti che costringeranno a staccare. La mancanza di fede di fiducia in se è uno squilibrio non una identificazione, non siamo la mancanza di fede. Il vero talento non è la capacità di quello che riusciamo a fare di olimpionico, ma la capacità di insistere e non mollare è il vero ed unico talento. Quindi iniziate la pratica di Shavasana anche solo quella vi porterà all’illuminazione anche l’immobilità completa tenuta per ore e giorni e mesi ed anni vi farà sperimentare la bellezza totale della gioia e della vita. Non dimenticate che non ci sono guerre esteriori e nemmeno rivoluzioni esteriori conflitti esteriori, o viaggi interstellari intergalattici anni luce lontani, ma il vero viaggio è molto vicino, la vera rivoluzione è quella interiore è li che tutto parte arriva, nasce e muore. Dentro l’essere umano c’è già tutto va scoperto sviluppato e nell’arte della vita le vie dello Yoga sono un grandissimo veicolo. Dovete morire per rinascere. Lasciarsi completamente andare affidarvi totalmente. Imparare a morire per imparare a vivere. Provare per credere.