lo spazio sacro

Lo spazio sacro non è in un luogo scelto dalla mente. Lo spazio sacro è in un non luogo, è un non luogo. Lo spazio sacro è al di la oltre la pianificazione mentale oltre la sicurezza che rincorri, oltre la ricerca anche affannata di te stesso. Lo spazio sacro è il tuo centro. Lo spazio sacro te lo indicano i tuoi maestri interiori: battito del cuore e respiro. Lo spazio sacro te lo indicano i veri maestri esteriori riflesso della tua interiorità, funzioni del tuo viaggio. Respiro e cuore in sintonia sono la chiave, quando li senti in armonia, quando li senti danzare in equilibrio dentro di te sei nel centro, non hai bisogno di inseguire altro, sei arrivato al tuo spazio sacro. L’allineamento dei chakra è così importante per questo: trovare il centro. Nel corpo umano è già tutto in potenzialità devi solo svilupparlo, sei qui per questo, è lavoro primario. Se non attivi i chakra se non li allinei non puoi trovare il tuo spazio sacro sei perso non riesci a trovare te stesso. Trova presto chi e cosa ti potrà aiutare, lasciati aiutare renditi aperto e disponibile altrimenti sarai bloccato e perderai del tempo che non torna in questa vita terrena. Lo spazio sacro non sono chiese non sono ashram o monasteri. Abbiamo detto che è un non luogo. La mente ci porta in luoghi ci mostra spazi limitati prestabiliti, ma li non troviamo ciò che cerchiamo non ci potrà essere. La mente ci porta in progetti terreni finiti ma non ci soddisfa completamente e non risolve. La mente ci porta in luoghi insoddisfacenti perché in vero è incapace di condurci. Affidarsi alla mente è un errore per mancanza di consapevolezza. Affidarsi alla mente è un illusione perché non può soddisfare le aspettative, desideri e speranze,  per questo ogni volta è una risposta inesauriente mancata. La mente così ci dice che ha altri ambiti di azione, dobbiamo scoprire quali sono i suoi limiti e quali sono le sue possibili potenzialità per un gioco di equilibri e maturità.  Lo spazio sacro ce lo indica il cuore lo spazio sacro ci viene fatto riconoscere e scoprire dal cuore puro. Diviene una ossessionante ricerca inutile quando insistiamo a permanere nella mente, quando caparbiamente non lasciamo andare che sia il cuore a condurci. Lasciamo che il cuore ci indichi la strada e non ci sentiremo più fuori dal centro, eterna provincia di noi stessi. Devo cercare in un luogo sacro me stesso in una chiesa ? Molti vanno negli ashram e nelle chiese dove ci sono preti, monaci, swami, incensi, altari, cerimonie, rituali, preghiere ed ogni sorta di suono e bellezza per indicare la casa della divinità e le sue raffigurazioni estetiche. I luoghi sacri sono santi come fonte di ricarica ed ispirazione è innegabile ma non carichiamoli di aspettative risolutive che competono a noi stessi. Questi luoghi sono si sacri ma non meno sacra è la natura con i suoi fiumi, il suo cielo, il suo mare, i suoi animali, i suoi boschi. Non per paradosso ma per indicazione, il luogo che sembra, è quasi sempre il luogo dove non è il soggetto della ricerca. Lasciarsi andare vuol dire lasciare il controllo mentale, abbandonare il centro del non essere perché l’essere non passa dalla mente. Prendere rifugio nello spazio del cuore. Prendere rifugio e riparo è amare, lasciarsi amare, imparare ad amare. Riconoscere la bellezza è vedere il cuore del prossimo cosiddetto, ma per vederlo bisogna andare oltre le apparenze oltre: aspetto, età, condizione sociale, oltre ai condizionamenti di ogni genere e forma. I condizionamenti non sono vivere liberi, sono catene di prigionia, dove la mente troppo spesso è il principale carnefice e vittima nel contempo. Per tutto questo lo yoga è unione oltre distanza e separazione. La società è la fabbrica solo apparentemente perfetta, delle illusioni, è il mondo dell’apparire dell’illudersi. Con un grande bolla illusoria chiamata successo si stende il tappeto rosso dei flash. Il patto di sangue in cui Faust vende la sua anima è sempre attuale, i vampiri di energia non sono mai morti, attendono solo il momento in cui si manifesteranno di nuovo. In verità il successo non esiste in nessun luogo è solo un illusione comandata dal potere dato dal danaro, dalla ricchezza terrena finita, nel tempo e nello spazio. La vera ricchezza non può essere ricchezza materiale essendo inafferrabile, la ricchezza terrena è solo una delle illusioni, un altro specchio di riflesso. Il potere in qualunque ambito sociale è illusione. Non importa la nuova regola appena creata dai politici del momento per qualche fine che rimane sconosciuto e in parte nascosto. Le regole reali ci sono già e non sono mai state regole umane in senso sociale. Le regole che davvero contano vengono da oltre l’umano sono solo e sempre uguali da quando l’umanità esiste. Le regole devono essere acquisite e si chiamano in sintesi saggezza filtrata attraverso l’esperienza. Cambiano le epoche ma le regole sono sempre le stesse: immutabili, eterne, immodificabili. Cambiano contesti storici ma le regole della vita e della natura non cambiano. Quando trovi il centro, il tuo centro in te, non hai più bisogno di fare giri e scoprire luoghi, le domando sono finite le ansie del tirar tardi sono terminate. Le domande e le risposte non hanno senso perché sono solo labirinti mentali di parole che si inseguono in spirali circolari illusorie.

Quando trovi il centro di te sei arrivato e non sei più a disagio, non devi inseguire più nulla, nessuna chimera, nessuna ulteriore illusione. Lo spazio sacro è fuori del concetto mentale di sacralità. Lo spazio sacro essendo Sacro è fuori dalla sacralità di facciata. La sacralità ha un livello illusorio contaminato e un livello puro incontaminato che unisce ogni dove rendendo sacro ogni luogo qualunque esso sia. Se trovi lo spazio sacro, cioè il tuo centro, non hai più bisogno di nulla sei oltre il terreno, le paure, il finito, la morte. Lo spazio sacro reale è il tuo centro il tuo cuore, i chakra allineati, la kundalini che ascende, la connessione al Se, il linguaggio supremo che scorre in te.