le quattro vie

Due alternative: scappare o morire. Da dove arrivano queste informazioni dirà qualcuno; arrivano, arrivano, esistono per questo i Maestri antichi e quando si sta con orecchio sereno e il sentimento buono, il Maestro fa così con il proprio allievo: ‘LE UPANISAD’, il dialogo tra Maestro e allievo, da bocca ad orecchio, è sempre stato, da che mondo è mondo, da quando l’uomo è apparso a recitar la parte di chi è vivo in Terra. E’ la forza dello spirito perché vivo e vero e vive per la sua forza, luce e verità. Puoi tu forse fermare il sole ? Se tu farai quello dirò che sei Dio. Qui bisogna essere liberi, fuori da schemi e pregiudizi, ma se non metti l’occhio, cosa ti rimane dietro il cannocchiale? Essere sordi e ciechi e sembrar obbedienti fa essere un po’ bloccanti, prigionieri delle ombre e dell’ oscurità. Quattro sono le Vie: IL GUERRIERO – IL MAGO – IL MONACO – IL MAESTRO. Ma non le si devono confondere con gli Archetipi, che rappresentano invece i ponti del percorso della vita; essi lo sostegno, lo assestano in funzione della Via, che ciascun Spirito Coscienza avrà scelto, nella caso del libero arbitrio. Di conseguenza se gli Archetipi sono mobili, alternati e diversificati continuamente per favorire il viaggio della vita, la scelta della Via sarà sempre nell’arco della vita intera. Le altre tre comunque saranno contenute nella stessa, ma mai da superare, anche se a volte, per la spinta dell’Ombra, dell’ Ego e degli accadimenti, risulterà difficoltoso rispettare la Via. Avvertiremo così delle difficoltà e ci andremo per questo a sbattere i denti e a deviare il naso (i denti rappresentano l’aggressività e il naso la direzione della vita). Ecco perché il Maestro della storia disse: “Attenzione alla Via”, come a dire, non perdetevi in paranoie, degenerazioni, insegnamenti di potere; non lasciatevi abbindolare, ma ascoltatevi da dentro, nello spirito della vostra coscienza, in voi c’è la Verità; siate perciò esseri liberi, coraggiosi; a fare i mammalucchi e i genuflessi, si può rischiare di rimanere sempre e solo quello. Non datevi perciò certe colpe, disagi e sofferenze; a fare i masochisti è solo frutto di culture primitive, perché il buon Dio non è così che vuole educare i propri figli; ce lo ha insegnato pure il Buddha Maestro Illuminato: ‘La sofferenza è pur segno dell’ignoranza’; e non che questo sia offesa, ma per voler risolvere se si ha la conoscenza, si puoi lasciar andare la sofferenza; per questo il povero ‘io’ che ha la vista corta, nel pensare di essere furbo si sovrappone allo Spirito Coscienza, perché dice: ‘Tanto io ho la super intelligenza’; povero il nostro Io, se non si porta anche lo sviluppo dello Spirito Coscienza, questa intelligenza ti farà dannare poiché è un problema essere dotto e nozionista. Questo insegnamento è particolarmente importante perché se si avrà la volontà di saperlo approfondire non sarà solo il frutto della consueta psicologia, anch’essa assai utile per lo studio del comportamento. Si sta parlando di un altro genere di psicologia, ‘ non quella dal punto di vista di ciò che egli è (l’uomo) o che sembra essere, ma dal punto di vista di ciò che egli può divenire e cioè dal punto di vista de la sua possibile evoluzione’. Qui non dobbiamo fare gli zombi, non basta il semplice ‘SAPERE’, dobbiamo orientarci invece a l’ ‘AFFERRARE’ perché grazie a Dio non siamo ancora computer, pensando di aver introdotto le nozioni ed è presto fatto; non basta il sapere letterario nozionistico per essere evoluti. Qui non si tratta di fare i dotti, come a dire, essere riempiti e memorizzare; come a ricordare che per l’esame della vita si deve sempre umilmente ritornare, perché quando parliamo della ‘SAPIENZA’, essa è molto di più della semplice conoscenza. State tranquilli perché non parliamo nel nome dell’ ego, ma per le leggi delle Upanisad. Osservando come vanno le cose della vita, sembra che tutto sia sopravvivenza e l’uomo di conseguenza non riesca mai del tutto a trovar pace. Per il povero il problema sarà la fame; per il ricco sarà la noia; c’è poi il tempo della guerra, il tempo della pace, il tempo del gran freddo e il tempo del gran caldo; il tempo della grande politica e il tempo della grande religione; il tempo dell’euforia e il tempo della malattia e se volete mettete pure voi quello che vi pare l’uomo sembra che se le vada proprio a cercare. E’ mai possibile che l’uomo ancora non riesca a trovar pace? Ci sarà pure una ragione; ci vuole allora l’umiltà della vera e libera introspezione. In questa altalena c’è per ognuno il vero scopo de la vita, che è lo sviluppo della Coscienza; ognuno si chieda allora a quale livello sia. In questo girotondo ci dobbiamo formare perché il vero viaggio della vita è sotto la superficie delle cose e non tutti in verità lo intraprendono. Come capire l’insegnamento delle Vie? Van Gogh rinunciò ad un comodo lavoro come commerciante d’arte per diventar un predicatore laico nelle miniere del Belgio e a finire a pane e acqua. Van Gogh aveva scelto la Via del Mago, cercando la forza di restar nella sua Via, perché quel che vede la coscienza non è la povertà dell’Io. Che dire poi di LAWRENCE d’ARABIA che rifiutò comode cariche governative per diventare un aviere della R.A.F.? LAWRENCE era nella Via de lo Maestro. Che dire ancora di Hernest Hemingway che visse la Via del Guerriero, a sembrare impazzito per scrivere e raccontare la sua Africa! Bisogna conoscere le Vie; percorrere nella vita la conoscenza, sentire la vita piena nel comprendere a fondo il Sé (il che significa aver seguito la Via senza che l’Io sappia il perché). Nell’insegnamento delle Vie non abbiate mai fretta di scoprire quale sia stata la vostra scelta, ma lasciate nell’attesa, che la risposta salga alla vostra coscienza o per dono o intuito. LA VIA DEL MONACO – La Via del Monaco è la Via del silenzio, legata perciò a delle vibrazioni non troppo circolari, orientate verso il basso, leggermente allargate e distese. Da non confondere con il Monaco religioso, che può essere anche quello ma la Via è altra cosa. Il Monaco della Via è uno che pare essere un po’ introverso e pure un po’ timido; parla piano e pacatamente. I luoghi che frequenta non saranno mai chiassosi. Come par essere strana a volte la vita; basta cambiare atteggiamento e le cose, pur restando sempre quelle, cambiando angolazione si modificano. LA VIA DEL MAESTRO – La Via del Maestro è la Via de l’umiltà, del sorriso vero e de la semplicità. Chi ha scelto questa Via si prodiga di dare consigli a destra e a manca e lo fa con il cuore aperto perché desidera il bene di tutti. il Maestro della Via parla dal cuore suo con grande semplicità. Usa una vibrazione aperta, precisa, armonica. Ha per questo un’aria sempre attenta ma non è mai un ficcanaso, è semplicemente una persona solare; ad aiutar la gente gli si illuminano le pupille. Sceglie lavori semplici, preferibilmente in contatto con le persone; difficilmente si lamenterà di se; il suo spirito è sempre accomodante. LA VIA DEL MAGO – La Via del Mago è la Via che potremmo chiamare la Via dell’ attesa, l’attesa del cambiamento che dovrà scendere sempre ad un preciso compimento. La sua vibrazione è fatta a picchi, sembra per questo la spina del pesce. E’ la Via di chi sa cosa vuole; nell’attesa osserva, scruta; il suo fine è di portare l’idea, va per questo in alto e scende giù, prima raccoglie, poi sale e scende (ma mai nel movimento circolare, questo appartiene al Guerriero). Non vuole dare troppa confidenza, ma non per questo mai gradasso, tende semmai al distacco, ma non è per questo freddo e insensibile. LA VIA DEL GUERRIERO – La Via del Guerriero è la Via dell’azione e della circolarità. Il suo spirito è assai irrequieto e impetuoso, parte sempre da una base, salendo poi in modo elicoidale per raggiungere il vertice. Ogni azione è di andare su e ritornare giù, nelle grandi e piccole azioni. Nel saliscendi e nel gioco di questa circolarità deve raggiungere il suo potere che dovrà essere armonico. In questo modo crescerà la sua coscienza e la sua spiritualità. La Via del Guerriero procede, per aiutare a capire anche le altre Vie, a cuore aperto, via da ogni pregiudizio, vanità o artificio. Dare così risposta e chiarificazione per ogni fatto e angolazione di come sia vissuta la Via del Guerriero; senza però scendere nei particolari che sono stati: duri, profondi e dolorosi. Nella alta scuola de la psicologia esoterica si insegna che sono i figli a scegliere i genitori e sapere questo fa capire molte cose, sempre per via che nulla viene per caso. Meglio avere prima possibile le idee chiare, piuttosto che praticare viaggi allucinogeni, brucia cervelli, non per giudicare nessuno. Invito solo a riflettere perché questi viaggi portano molti giovani ad un brutto cammino e a lasciarci pure le penne. Non pensiamo che questo sia per karma, non parleremo così di morte ma alchimia della vita. Ma a scuotere il percorso, ecco entrare in azione l’archetipo del viandante perché nella Via del Guerriero, come si sale così altrettanto si scende; nell’alchimia della coscienza da sera a mattina tutto può cambiare. La Via del Guerriero non si piega a nulla, opporsi è come non bere quando si ha sete. Nella Via del Guerriero l’importante alla fine è essere se stessi per quel che si è chiamati a fare. Siate felicemente gioiosi di essere nati, la vita è un dono prezioso, non buttatela mai alle ortiche, a meno che non sia la Via che ve lo chiede. State bene attenti che l’insegnamento della Via è sempre fatto per ciò che accade, per costruire e mai per distruggere, a questo caso mai ci pensa l’Ego. Siate sempre pieni d’amore e di passione per qualsiasi cosa fate. I momenti, per alcuni, saranno lineari; per altri, tra alti e bassi, larghi e piatti, ma nel cammino ci siete voi; non perdetevi per strada, andate sempre verso la luce, là un giorno vi riconoscerete e vi scoprirete essere una cellula particolare, la goccia dell’oceano che chiamiamo Dio. In particolare bisogna capire meglio il complicato ingranaggio tra la scelta della Via, i frammenti delle reincarnazioni che incidono fortemente nella presente vita, gli archetipi come si muovono e di conseguenza, gli accadimenti per come avvengono. Potrà essere chiaro che nulla abbia ad essere per caso, nel percorso appaiono pure le interpretazioni del libero arbitrio; le resistenze, perché si rimane nel grossolano di tutto ciò che accade, non se ne capisce nulla; i tormenti de l’Ombra che vorrebbe fare sempre da padrona. La conquista della vostra coscienza e della conoscenza andrà a liberarvi o meglio a trasformare il vostro karma: rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Possiamo capire perché il Buddha disse: ‘La sofferenza appartiene all’ignoranza’; e dar luogo finalmente a quel che potremo dire ‘tutto a posto’, il che anche vorrà dire passare dal subire al consapevolizzare, guidar nella gioia e nella conoscenza in questo momento, nel percorso della vita. Riconosciuta la tua via lasciati vivere, perché tu credi di pensare ma sei pensato, tu credi di agire, ma sei agito.(traduzione elab.ne Lam)