La Piramide di Giza una centrale elettrica!

Di tutte le antiche strutture in tutto il mondo, la più misteriosa e più durevole di tutte, potrebbe essere la grande piramide di Giza. Ad un’altezza di 144 metri, la Grande Piramide è rimasta la più grande piramide del mondo, fino al completamento della torre Eiffel nel 1889. Mentre le pareti di altri templi e piramidi sono ricoperte da geroglifici che si presume descrivono la loro utilità, la grande piramide non ne contiene una sola voce, non un singolo geroglifico, niente, rimane un edificio anonimo. Quindi, quale era così la sua funzione? Perché è stata costruita? E quale segreto si cela in essa? “Secondo gli egittologi, la piramide è stata usata per nascondere i corpi dei faraoni, perché pensare ad uno scopo diverso allora? Se ci fermiamo a pensare, non c’è niente di più visibile di una piramide! Fino ad oggi, studio dopo studio, teoria dopo teoria e decine di esperti potrebbero fare pensare che con tutta questa nostra conoscenza siamo in grado di spiegare le ragioni dell’esistenza della Grande Piramide, ma, in realtà non possiamo” (Robert Bauval). Nessuno può spiegare il design degli interni della Grande Piramide, che logicamente per noi, non hanno senso; essa contiene stretti cunicoli dove veniamo direzionati, dove dobbiamo guardare, poi si emerge in importanti gallerie alte anche 9 metri. Ha camere di granito, ma nessun granito della zona, lo hanno dovuto trasportare in chiatte e poi trascinare, per una distanza di 965 km. Alcuni hanno ipotizzato che fosse un tempio, che comprendeva una camera di iniziazione, secondo loro, la gente si accomodava nella stanza del re alla ricerca dell’illuminazione. Ci sono prove aneddotiche di persone che si sono recate nella grande piramide e sono uscite completamente sconvolte da una sorta di ossessione maniacale. Alcuni egittologi ritengono che le piramidi siano tombe e siano state costruite per seppellire i faraoni, per nasconderne il corpo nella speranza di evitare il saccheggio. Il problema di questa teoria popolare è che nessun faraone è mai stato trovato nella piramide, malgrado sia stata completamente sigillata e nessun ladro vi poteva entrare. La stanza che era dedicate ad un re conteneva un sarcofago, e quando hanno aperto il sarcofago, hanno scoperto essere vuoto. Se la Grande Piramide non era una tomba, allora, quale era la sua vera funzione? L’esperto in ingegneria, Christopher Dunn, ha una missione particolare da compiere da quando alla fine del 1970, nel tentativo di scoprire i segreti della Grande Piramide, ha scoperto e studiato alcuni indizi speciali nella progettazione e costruzione della enorme piramide che potrebbero aiutare a capire il motivo per cui è stata costruita. “La difficoltà di costruire questi condotti è incredibile, è come costruire un camino inclinato che attraversa la casa a zig – zag fino a raggiungere il tetto; per un ingegnere edile è un incubo.” (Robert Bauval) Se ci fermiamo a pensare alla Grande Piramide e alla cultura che l’ha costruita, sappiamo che gli antichi egizi sono stati degli ingegneri assolutamente brillante, infatti, molti ingegneri dicono che non è facile fare una costruzione di tale portata oggi, quindi figuratevi a quei tempi quando è stata costruita 4500 anni fa, con la precisione di una macchina. Il design degli interni della grande piramide è composto da 4 canali di ventilazione inclinati provenienti dalla camera del re e dalla camera della regina, come la piramide stessa. Malgrado tutto, la loro presenza e la loro funzione non è del tutto facilmente spiegabile. Un team di ingegneri ed egittologi hanno inviato un piccolo robot in uno dei condotti collegati alla camera della regina, per cercare di scoprire la vera funzione di un presunto condotto d’aria, a partire dalla camera della Regina della grande piramide, portata alla luce nel 1872, questi piccoli corridoi sono stati a lungo considerati dagli archeologi come condotti di ventilazione. Dopo 65 metri, una porta di pietra ha bloccato il suo percorso, allora praticando un foro nella porta si è scoperto esserci un cunicolo che attraversa questo blocco portando all’altro lato dove si nota esserci un’altra porta. Dalla scoperta della porta, appassionati, archeologi, antropologi e ingegneri hanno studiato, interpretato e cercato di riuscire a dare una spiegazione alla funzione di questi condotti cercando di capire se questa seconda porta siano già stata aperta. Se è così tuttavia a che potrebbe servire? Secondo la maggior parte degli archeologi, questa porta è stata costruita intenzionalmente per rappresentare il passaggio simbolico che la regina avrebbe percorso dopo la sua morte, ma alcuni ricercatori si chiedono il motivo per cui questo corridoio sia stato progettato con una porta e perché su una ‘piana’, piena di presunte piramidi, servano tombe create come camere reali, e la grande piramide sia l’unica con una tale porta, chiusa e fissata con due piccole cerniere metalliche. Nel maggio 2011, un altro team di ricercatori ha deciso di esplorare a sua volta il corridoio chiuso della stanza della regina, questa volta con l’ausilio di un robot dotato di una mini fotocamera che poteva passare attraverso il buco e rivelare ciò che c’era dietro la famosa porta. Quando raggiunsero la porta sul retro, scoprirono una stanza nascosta all’interno della Grande Piramide, scoprirono degli impianti di rame e metallo, la cosa più interessante è che alle estremità dei lati apparivano corrosi, la fotocamera che aveva la possibilità visiva a 360°, notò sulla parte alta del cunicolo dei segni rossi, che Christopher Dunn, riconobbe come simboli elettrici. Sono questi oggetti a dimostrare che questo edificio un tempo era una centrale di energia elettrica? Se è così, la Grande Piramide di Giza è stata costruita per servire come centrale elettrica come alcuni ricercatori sostengono? Mettendo da parte la teoria della tomba e osservato la grande piramide, cosa che gli ingegneri moderni tendono a fare, si può imparare e comprendere che si sia di fronte a una architettura molto precisa, precisa al centimetro. “Quando ho iniziato la mia ricerca e ho esaminato la Grande Piramide, concentrandomi su queste specifiche, ho capito che è stata costruita come una macchina, per funzionare come una macchina” (Christopher Dunn). Se la Grande Piramide era una macchina sofisticata, potenzialmente in grado di alimentare, come ha funzionato? Alcuni ricercatori ritengono che gli indizi si trovino nello scavo sotto l’edificio. Nel 2000, l’ingegnere navale John Cadman presenta una teoria dove espone che gli egiziani pompavano acqua dal vicino fiume Nilo da una piccola stanza sotto la Grande Piramide, la pompa creava quindi una alta pressione idraulica che poteva vibrare creando una sorta di energia alla centrale stessa e all’interno della piramide nella stanza sotterranea perché alcuni elementi indicavano che c’era acqua, c’era erosione dovuta ad acqua sul pavimento e soffitto, e questo indicava che probabilmente c’era un generatore idraulico, l’onda a bassissima pressione toccò il soffitto, il soffitto si ruppe, probabilmente a causa delle zone di compressione che si affacciavano sul soffitto. Se la teoria è vera, allora a quale ruolo ha adempito questa vibrazione idraulica teorizzata da John Cadman? L’ingegnere Christopher Dunn pensa che possiamo trovare la risposta, cercando più da vicino i condotti nella camera della regina, dove sono state scoperte tracce di zinco e acido cloridrico. Christopher Dunn pensa che i prodotto chi passano attraverso i condotti nord sono di idrato di zinco mentre quelli che passano dentro i condotti sud e dentro la camera siano composti da acido cloridrico diluito. Egli suggerisce che le sostanze chimiche sono state versate nei condotti e poi sono state mescolate all’interno della camera della regina e della camera del re, che ha innescato la combustione, così le vibrazioni delle acque del bacino sotterraneo trasformarono gli atomi di idrogeno in un fascio di energia. Le prove che dimostrano l’uso dell’idrogeno sono nella camera del re, sono dovute ad un condotto, che è 2, 50 metri per 1,45 metri, dove ci sarebbe potuto essere un Mazer, ciò significa che l’amplificazione di micro – onde di emissione stimolata di radiazione, sia stato in grado di produrre ogni sorta di ipotesi su quello che stavano facendo. I primi esploratori che sono entrati nella stanza della regina, hanno scoperto che le pareti erano ricoperte da uno strato di sale, che corrisponde alla teoria che sviluppò di Christopher Dunn, per cui una soluzione diluita di acido cloridrico cadde da un tubo di cloruro e di zinco e che, quando le due soluzioni si combinarono assieme nella camera della regina, avrebbero creato l’idrogeno. L’idrogeno è uno delle più potenti fonti di energia nell’universo; a metà del 19° secolo, fu l’idrogeno a permettere di volare ad alcuni dei primi velivoli costruiti dagli esseri umani, come lo Zeppelins . Oggi viene utilizzato come combustibile per lanciare razzi nello spazio. Migliaia di anni fa, la grande piramide sarebbe stata in realtà attivata in una qualche maniera grazie alla produzione l’idrogeno, e così fu una dei primi impianti di energia del genere umano. La teoria della centrale di Giza, era basata sulla estrazione di energia dalla terra attraverso la grande piramide che convertiva questa energia in microonde. Gli elementi chimici penetrando dai condotti alla camera da letto della regina, poi mescolati per produrre idrogeno, (l’idrogeno è più leggero dell’aria), venivano distribuiti in tutte le camere sopra. L’energia proveniente della terra faceva poi vibrare l’intera piramide, queste vibrazioni sarebbero andate alla grande galleria. Christopher Dunn presume quindi che la Grande Galleria era una sala di risonanza, dove c’erano sono 27 coppie di slot che percorrevano la lunghezza della galleria e dove i risuonatori erano stati collocati in verticale. La teoria di Christopher Dunn è che, attraverso una galleria di risonatori, la piramide dava l’invio di microonde in uno dei condotti e una volta che l’impianto era attivo, avrebbe potuto funzionare per anni, decenni o secoli, senza fermarsi e, quindi, l’energia catturata si sarebbe potuta distribuire e utilizzare liberamente. Se la Grande Piramide era una centrale elettrica, ha prodotto solo energia? O era parte di una rete? Ci sono indizi per stabilire quale sia lo scopo di tutta questa energia e a cosa potesse servire? La Grande Piramide di Giza avrebbe prodotto energia elettrica in un lontano passato? Una fonte di energia serviva ad utilizzare gli strumenti dei costruttori dell’antichità come la lampadina di Dendera? Si può immaginare ogni sorta di strumenti che lavorano con questo tipo di energia, dagli apparecchi più semplici, al più sofisticato veicolo spaziale, tutto è possibile. Gli egiziani dell’antichità hanno dimostrato notevole livello di abilità, in tutto quello che hanno fatto, ma erano aiutati con tecnologie esterne alla Terra? Se Giza era in realtà una centrale elettrica, questa energia poteva essere utilizzata con uno scopo più misterioso? Come suggerito dalla teoria degli antichi astronauti. E se l’energia elettrica prodotta a Giza era così potente, poteva viaggiare oltre l’Egitto? La risposta può essere trovata in un materiale che permette di stabilire un collegamento tra Giza e un monolito di un particolare tipo che esiste in tutti i continenti del mondo. (Armando Rossi)