il sistema sanitario finalizzato alla malattia da il manifesto della Sociosofia

“Quando nei vari paesi europei saranno state soppresse le regole democratiche senza che i popoli se ne siano resi conto (fatto). Quando dei burattini saranno al Governo (fatto) per fare gli interessi delle élite nella costruzione di un nuovo ordine mondiale. Allora entrerà in gioco il terrorismo (fatto) così che potranno essere soppresse le più basilari libertà democratiche (fatto), in modo che si potrà avere il controllo di tutto e tenere a bada anche i più recalcitranti. I popoli dovranno credere che sono misure adottate per proteggerli e non per controllarli”.(Protocolli Dei Savi Di Sion). Già Marx affermava che finora i filosofi hanno analizzato e descritto il mondo, mentre ora è tempo che lo cambino. E questa affermazione calza anche per i sociologi. Infatti la sociologia è una scienza strana, in quanto a differenza di tutte le altre scienze essa si limita a descrivere i problemi, senza intervenire per risolverli. Per ovviare a questa manchevolezza è nata la Sociosofia. Nel neologismo che designa questa nuova scienza il suffisso “-logia” (che ha valenza di “studio”, “trattazione”, “dottrina” o “discorso”) è stato sostituito con “-sofia” (o anche “sophia”), nel più pertinente significato di “intelligenza”, “saggezza” o “sapienza”. La differenza sostanziale fra la sociologia e la Sociosofia consiste dunque nel fatto che la Sociosofia vuole essere intesa come uno strumento pratico di risoluzione dei problemi sociali, i quali hanno solitamente origine da disfunzioni economiche e politiche. La Sociosofia è quindi un potente mezzo di modificazione sociale, adatto a risolvere i problemi mondiali e a migliorare le condizioni di vita degli uomini, che agisce sulla radice economica e politica delle disfunzioni sociali. La Sociosofia è la scienza del “buon senso”, della saggezza popolare, dell’intelligenza di gruppo, ed essa prende l’avvio dal riconoscere che in qualsiasi comunità la somma delle intelligenze di tutti i membri è certamente superiore a quella di qualsiasi singolo componente. La Sociosofia però non è solo una nuova scienza. Essa è anche un progetto concreto per edificare quella società etica futura che tutti desiderano e così creare un mondo migliore, più umano e più vivibile. Essa ha scoperto soluzioni pratiche a tutti i grandi problemi mondiali, come per esempio ingiustizia, povertà, guerra, migrazione, ecc., ed offre metodologie concrete per attuare queste soluzioni. Si può dunque affermare che la Sociosofia sia il più potente strumento evolutivo che l’umanità abbia mai avuto a disposizione e rappresenti la chiave d’accesso ad una nuova era di felicità e benessere per tutti gli abitanti del pianeta. Nel testo basilare di questa scienza innovativa, intitolato “Il Manifesto della Sociosofia”, vengono descritti con chiarezza tutti i problemi sociali che ci troviamo ad affrontare e ne vengono analizzate le cause profonde. Poi si delineano desiderabili scenari che rappresentano altrettante mete concrete e auspicabili da raggiungere e infine vengono illustrate vie percorribili e mezzi pratici per raggiungere velocemente tali mete. IL SISTEMA SANITARIO FINALIZZATO ALLA MALATTIA. Esso si occupa di malattie, ma non della salute. Della maggior parte delle patologie la medicina non conosce le cause. La “medicina ufficiale” odierna è sintomatica, cioè combatte i sintomi della malattia senza rimuoverne la causa. Trattare dei sintomi che indicano un malessere della persona, senza occuparsi della persona, vuol dire sottoporre l’organismo solamente a un’ulteriore aggressione. Tutto, nel nostro attuale sistema, si occupa di malattia e non di salute. Inoltre, al sistema è conveniente mantenere il paziente nell’ignoranza, incoraggiarlo alla dipendenza e al consumismo. Dopo il ricorso alla medicina il paziente non è libero e felice, non ha capito perché si è ammalato, e non tarderà ad ammalarsi di nuovo.  Questo sistema sanitario che incita all’abuso di farmaci e alla passività nella gestione della propria salute, è completamente guasto e non ha proprio alcuna giustificazione a esistere. Una sanità che è diventata un supermercato in cui si devono acquistare prodotti di cui si ignora tutto, in cui il paziente robotizzato non ha alcuna responsabilità per la propria salute e nessuna libertà di comprendere e giudicare autonomamente, necessita di revisione a partire dalle sue fondamenta. Mantenere i pazienti ottusi e dipendenti dalla gerarchia sanitaria è una strategia molto vantaggiosa per i strateghi mondiali, ma non di certo per i malati, né per le finanze. Gli organi di controllo, abbiamo visto, sono controllati dagli stessi interessi su cui dovrebbero vigilare, e questo ha condotto alla cosiddetta “medicalizzazione” della società. Il mondo che ruota intorno a “Big Pharma” deve erodere il nostro senso di benessere, perché le corporation della malattia esistono appunto per “farci stare meglio”. I mercanti di malattie devono minare la nostra fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità autonome riguardo alla nostra salute. Per questo motivo l’opinione pubblica viene spesso subdolamente impaurita con allarmismi sanitari, raffinatamente concepiti e propagati con tecniche psicologiche.  L’influenza suina del 2009 venne presentata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come pandemia mondiale. I produttori di vaccini e farmaci contro l’influenza avevano indotto l’Organizzazione Mondiale della Sanità a diffondere ipocritamente la falsa notizia. Ciò portò i sistemi sanitari nazionali a effettuare acquisti di partite gigantesche di vaccini e medicamenti, e significò un enorme profitto finanziario per il cartello, a spese dei soliti contribuenti. Vi furono certamente centinaia di morti, ma più a causa dei vaccini che dell’influenza stessa.