floriterapia di E.Bach la guarigione sottile

Che cosa sono e cosa ci possono essere utili i fiori di Bach? Il dottor Eduard Bach ebbe una geniale intuizione che da allora avventurò il mondo ‘occidentale’ nella scoperta delle zone sottili dell’esistenza che fino a quel tempo erano state, anche se non precisamente quelle, ricerca limite di ambienti alchemici più o meno segreti. Comunque ambienti di ricerca che non avevano certo lavorato sul collegamento emozionale dei fiori con gli stati d’animo delle persone. Niente fino a quel momento per quanto ne sappiamo, aveva collegato l’essenza sottile dei fiori la sua manifestazione caratteriale, alle emozioni alle sette emozioni principali ed i loro possibili incastri varianti relazioni. Arrivare a collegare la manifestazione di un fiore scoprendo prima qual è attraverso una attenta osservazione ed a quale stato d’animo emozionale umana sia connessa è un collegamento intuitivo che tutt’oggi può sorprendere. Come una manifestazione comportamentale di un fiore e della pianta che lo produce, può lavorare per guarire le emozioni fuori equilibrio di una persona, confuse nel pentolone della mente? La risposta e la conferma ce la da la sperimentazione sul campo umano e la loro applicazione i risultati sorprendenti raggiunti. Non escludiamo che i fiori utilizzati siano di buona qualità vibratoria e che siano esattamente quelli utili per la tipologia del lavoro che devono svolgere nella persona. La vibrazione del fiore è disciolta nell’acqua portatrice del messaggio e fissata con un liquido alcolico in percentuale, che fa si che il messaggio del fiore scelto o meglio della loro composizione, possa essere utilizzabile e quindi lavorare poi nei liquidi umani ed attraverso questi nelle emozioni mentali. Condizionamenti diffusi riportano il corpo a ciò che si vede ed a ciò che i limiti dei sensi recepiscono, ma parliamo soltanto di un livello di servizio, base di umanità, quando si sa che il più è sempre sconosciuto. Il lavoro sottile e la sua frequenza vibratoria che lavora su: incertezza, mancanza di interesse per il presente, solitudine, ipersensibilità, disperazione, scoraggiamento, preoccupazione per gli altri, per poi arrivare alle manifestazioni della paura (perdita di controllo, paure specifiche, per gli altri, shock), del giudizio, pessimismo, disperazione, insicurezze, la mancanza di accettazione di se o del mondo, l’impossibilità di scegliere, l’incapacità di trovare la via da percorrere, la fuga dalla realtà, gli stati depressivi ed oppressivi, stanchezze, egocentrismo, timidezze, solitudini, traumi, maschere di finzione, violenze, senso di responsabilità, inferiorità, colpa, violenze, mancanze di rispetto, attacchi di panico, accettazione.. Una straordinaria danza di emozioni caleidoscopiche motivabili dalle esperienze vissute dalle reazioni ad esse subite o inflitte. Nella natura e più precisamente nel segnale vibratorio dei fiori c’è la cura emozionale che i fiori di Bach e tutti gli altri che hanno proseguito la sua ricerca fino ad oggi, lavorano per riportare gli equilibri persi. L’errore è come sempre di identificarsi, limitandosi ad abitare uno stato d’animo credendo che sia immodificabile e che quel livello di sofferenza più o meno ampio, non sia momentaneo e parte di un flusso ma perenne, inamovibile. In verità ciò che proviamo muta in continuazione e si può intervenire, può essere modificato, riequilibrato verso uno stato d’animo senza dolore e sofferenza, verso la rinascita di: gioia, equilibrio. Questo è il fine dei fiori e della loro manifestazione che la natura ci dona: riportare armonia con se stessi cioè con il cosmo, spazzolando via le sofferenze. Certamente bisogna affidarci ad un bravo fitoterapeuta di esperienza che conosca a fondo le potenzialità dei fiori e le loro combinazioni (magari senza rincorrere più di tanto a pendolo e carte), riconoscendo e quindi andando prima a lavorare su strati più superficiali delle emozioni e poi scendere con il dovuti tempi più dentro verso la profondità di persona e passato vissuto. È necessario rispettare i tempi del cambiamento e le sensibilità con cui le emozioni si sono combinate e le reazioni (sempre diverse da persona a persona) cioè gli stati, gli strati d’animo che sorgono facendo accedere a nuovi contesti. La via della guarigione è proporzionata e bilanciata ai periodi che hanno formato il groviglio emozionale ed ai loro tempi e quindi alla sensibilità personali per snodarlo. Credo che sia difficile percepire se il proprio stato emozionale e sempre perfettamente in armonia infatti troppo spesso la vita ci rafforza proprio per sottoporci a nuove prove da vivere sperimentare superare, dimostrarle se abbiamo davvero compreso la lezione. I Fiori di Bach e le loro potenti energie sono li per aiutarci ad affrontare la vita da vivere nelle sue inaspettate sorprendenti varianti una potenzialità da non sottovalutare ma utilizzare per risintonizzare la nostra anima all’universo.