bosco terapia

Si chiama “forest bathing” ma il nome non va preso nel suo significato letterale di “bagno in un fiume nella foresta”. In questo caso il bathing è da intendere concettualmente come “totale immersione”. Tutto nasce in Giappone dalla traduzione dell’ideogramma shinrin-yoku che descrive la pratica di passeggiare in un bosco con un atteggiamento calmo, seguendo ciò che detta l’istinto, per riconnettersi con il mondo della natura; l’obiettivo ultimo è vincere lo stress e rigenerarsi. Questo significa non solo passeggiare, ma anche coinvolgere tutti i sensi: accarezzare una corteccia, far scroccare delle foglie secche, godere degli odori di fiori, assaporare un frutto e far riposare gli occhi nel verde del bosco. I BENEFICI TERAPEUTICI – Recenti studi medici e scientifici hanno decretato gli effettivi benefici terapeutici sulla salute di chi pratica il forest bathing: riduzione della pressione arteriosa, del battito cardiaco e dei livelli di cortisolo nel sangue, ma anche l’incremento dell’attività̀ dei linfociti NK (Natural Killer) che contrastano le cellule tumorali. Molte foglie delle piante presenti nei boschi (limocene, mentolo, eucaliptolo, canfora…) attraverso il loro aroma rilasciano monoterpeni unione di molecole benefiche per la salute. FOREST BATHING ALL’ESTERO – In Estremo Oriente, un giapponese su quattro visita almeno una volta all’anno uno dei circa sessanta “Forest Therapy Trails” che sono stati istituiti negli ultimi anni. In Europa si è mossa per prima la Finlandia, dando vita al progetto Health from the Forest (salute dalla foresta), con esperienze nel bosco che combinano passeggiate, trattamenti spa e saune a base di oli con essenze balsamiche. Anche nel quotidiano, la vita nella foresta è imprescindibile: basti pensare che il programma scolastico ministeriale delle elementari finlandesi prevede per la maggior parte lezioni all’aria aperta. TERAPIA DEL BOSCO IN ITALIA – Anche in Italia stanno nascendo le prime iniziative legate alla “forest bathing” come ad esempio all’Oasi Zegna, in provincia di Biella all’interno della quale è tata creata un’area di Green Wellness con una serie di percorsi rigenerativi tra cui anche tre sentieri per effettuare un’immersione totale tra boschi di faggi, abeti e betulle. E il prossimo anno verranno creati nuovi percorsi di forest bathing in Trentino Alto Adige (Fai della Paganella), nella Maremma Toscana, in Umbria, nel confine tra il Lazio e l’Abruzzo, nella provincia di Sondrio e nel Parco regionale di Migliarino vicino a Pisa; ognuno di questi posti è caratterizzato dalla presenza di un particolare tipo di arbusto, dai lecci agli eucalipti fino agli abeti, e quindi con un particolare beneficio. Passeggiare in un parco o in un bosco, rimanere sdraiati a lungo su un prato, affrontare un sentiero di montagna: ecco tante idee per ritrovare energia e sentirsi subito meglio. L’eco-terapia – nota anche come eco-therapy – è un metodo di curarsi in modo naturale, che incoraggia le persone a creare delle relazioni positive con l’ambiente che le circonda. Chi sceglie l’eco-terapia, compie il tentativo di utilizzare mente, cuore e sensi per interagire con il mondo naturale. Esistono molte alternative per dedicarsi all’eco-terapia, ma in generale questa tipologia di trattamento richiede di: Trascorrere del tempo in un bosco o in un giardino. Sedersi accanto ad un ruscello, un fiume o una fonte d’acqua. Ammirare il paesaggio durante un viaggio. Dedicarsi al giardinaggio e prendersi cura delle piante. Interagire con gli animali domestici, compresi cani, gatti e cavalli. Alla base dell’eco-terapia troviamo la necessità di allontanarsi dal proprio ambiente abituale per riavvicinarsi agli spazi verdi e ai loro ecosistemi. Molti di noi, semplicemente per intuito, si saranno resi conto del potere curativo che la natura ha sulle persone e della sensazione immediata di benessere che una semplice camminata tra gli alberi può regalare. Ora anche il mondo della ricerca si è reso conto che il contatto con la natura è in grado di garantire benefici da non sottovalutare. Al momento, nessuno può spiegare fino in fondo perché il contatto con la natura abbia un impatto tanto profondo su di noi, ma i relativi benefici terapeutici non possono essere ignorati. Il miglior modo per sperimentare l’efficacia dell’eco-terapia consiste semplicemente nel trascorrere più tempo all’aria aperta, cercando di interagire con gli altri esseri viventi. Ecoterapia – Ecco i principali benefici dell’eco-terapia: Benefici medici – La semplice osservazione della natura può aiutare il nostro corpo a guarire più in fretta. Secondo alcune ricerche, i pazienti in ospedale si riprendono prima e avvertono meno dolore se hanno accesso a immagini, panorami e suoni della natura. Anche osservare dei dipinti di paesaggi naturali o ascoltare dei suoni registrati può avere effetti positivi sul recupero della salute. Benefici emotivi – Ogni giorno la vita ci richiede elevati livelli di concentrazione per compiere le azioni quotidiane, a casa, in famiglia o al lavoro. Ciò può provocare irritabilità, stanchezza e stress. La natura può contribuire a migliorare il benessere generale, garantendo un vero e proprio effetto ristoratore. Gli effetti benefici del trascorrere tempo all’aria aperta sono evidenti sia sugli adulti che sui più giovani. Una vacanza in campeggio, una bella nuotata o una corsa nel parco possono aiutarci a sentirci più pazienti e sicuri di noi stessi. Benefici terapeutici – Secondo le più recenti ricerche, il diretto contatto con la natura può offrire un supporto da non sottovalutare a coloro che soffrono di disturbi come l’ansia o la depressione. In alcuni istituti scolastici gli insegnanti vengono incoraggiati a trascorrere del tempo all’aria aperta – anche per una breve camminata – con i bambini iperattivi, così che in classe e nelle altre attività della giornata possano concentrarsi di più. In caso di malattie gravi, l’eco-terapia potrebbe rappresentare un supporto interessanti alle normali cure. Ecco altri esempi di attività che richiedono il contatto diretto con la natura e che potrebbero rientrare nell’eco-terapia. Biofilia – Secondo la biofilia, non si può trascorrere una vita sana e completa lontano dalla natura. Sulla base di questa affermazione, un gruppo di studiosi olandesi ha dimostrato che la natura può aiutarci a vedere il nostro futuro in chiave positiva. Osservare un paesaggio naturale rigoglioso – anche in fotografia – sarebbe d’aiuto per aprire i propri orizzonti verso prospettive esistenziali decisamente più rosee. Silvoterapia – Abbracciare un albero per sentirsi meglio. Ecco il consiglio di base della silvoterapia. I maggiori effetti terapeutici si otterrebbero appoggiandosi con la schiena al tronco degli alberi e posizionando la mano destra nella zona del plesso solare. La mano sinistra è a contatto con il retro della schiena – nella zona dei reni – e l’albero stesso. È necessario respirare a lungo e profondamente per avvertire una nuova sferzata di energia. Ortoterapia – L’ortoterapia è stata introdotta come supporto alle cure convenzionali in diversi ospedali, nel mondo e anche in Italia. Vi avevamo parlato, ad esempio, dei casi di Detroit e di Mantova, dove è nato un orto-giardino curativo dedicato ai malati di Alzheimer. Prendersi cura del proprio orto è un vero e proprio antistress naturale. E chi ha la possibilità di coltivare delle piantine aromatiche in ufficio godrà di benefici per quanto riguarda la produttività sul lavoro e la concentrazione. Garden Therapy – La garden therapy è una forma di terapia olistica, utile a promuovere la salute ed il benessere interiore. Si associa soprattutto alla cura del giardino, con particolare riferimento a piante e fiori, e in alcuni casi all’aromaterapia. Grazie alla garden therapy, infatti, il nostro olfatto è stimolato in positivo dai profumi emanati dalle corolle e dalle erbe aromatiche di cui possiamo occuparci. La cura del giardino favorisce la serenità, infonde speranza e desiderio di impegnarsi.(Marta Albè)