odio razziale e nuova crociata

deus vult

Si può volere l’odio razziale, ci può essere qualcuno che vuole o vorrebbe che persone e popoli si odiassero tra di loro in nome di qualche pretesto, che sia: religione, calcio, razza, colore della pelle, cultura, ecc.. Oppure: a chi potrebbe o può far comodo fomentare e rendere i popoli nemici tra di loro, chi non vuole lo scambio tra culture diverse, che si arricchiscono della loro apparente diversità storico culturale, perché si deve sostenere la differenza se esiste. La differenza come arricchimento reciproco. In effetti siamo da secoli, da che storia è storia, divisi in mille e mille modi: razze, culture, tradizioni, dialetti, nomi. Nomi ci contraddistinguono e ci dividono dagli altri rendendoci incasellati incasellabili più o meno orgogliosi, scontrosi o indifferenti di queste ‘appartenenze’. Nobili, comunisti, italiani, laziali, milanisti, di destra, centro destra, sinistra, centro sinistra, socialisti, anarchici, evangelici, nordisti, sudisti, africani, americani,… quante etichette e divisioni, poi sui lavori, sugli abiti, sugli interessi, sulle capacità… Definizioni e definizioni per arrivare primo non ultimo: il nome e il cognome che ci viene assegnato alla nascita e ci accompagna fino all’ ultimo respiro ed anche oltre, in quello che lasciamo nella memoria. Chi ci vuole divisi, diversi, diffidenti, settari, razzisti, insomma chi fomenta la guerra trai popoli? Chi si arricchisce forse chi vive e fa le proprie fortune sulla guerra e sulla vendita delle armi. La guerra e i conflitti sono storicamente un grande affare di stato, consumato sulla pelle di intere generazioni, vite e popoli. L’industria bellica va a cercare nel mondo un tessuto sociale idoneo, ingenuo per far attaccare l’odio tra etnie e con qualche pretesto fomenta il conflitto, ecco arrivare subito il piazzista di turno dietro l’angolo con il suo espositore, pronto a vendere ogni tipo di armamento adatto per combattere e fare arricchire. Il furbo venditore venderà le armi ad entrambe le fazioni in lotta contro di loro. Talvolta governi e politici e loro amplificatori di sistema, sono complici di queste manovre, tutto più o meno consapevolmente. Poteri involutivi nella storia umana, come le dittature più o meno apparenti e subdole, preferiscono una mistura di popolo poco preparato culturalmente, poco evoluto, quindi più ingenuo, manipolabile, strumentalizzabile, che lavora a testa bassa, uno schiavo che non pensa, che prende tutto per vero quello che gli si dice e si consiglia di fare ad ogni livello. Altri pensano per lui. In nome di un industria o un industriale e di un politico o una classe politica che si arricchisce, si uccide e si sparge sangue umano, laddove la vita non ha valore. Guarda ad esempio la prima guerra mondiale, guarda le attuali guerre sparse nel mondo, che altro motivo avrebbero di esistere se non ci fossero motivazioni di sfruttamento economico, ricchezze del sottosuolo da sfruttare: petrolio, oro, diamanti, coltan… Ci addestrano fin da bambini con giocattoli che simboleggiano la guerra, poi la scuola, la storia stessa è identificata come una guerra infinita. Da sempre l’umanità si combatte per un motivo o l’altro si parte dai vicini di pianerottolo condominiale, fino ad arrivare all’ odio di intere razze. Enormi eserciti pronti a distruggersi reciprocamente. Ecco oggi il pretesto religioso tra cristiani e musulmani, la nuova crociata, come se Gesù e Allah, Maometto o Buddha avessero voluto la guerra, ma in loro nome e per loro conto si giustificano conflitti talvolta con milioni di persone uccise. Oggi le strategie, gli attentati amplificati dai media mondiali, dove la guerra e i loro riti divengono affari mondiali di manipolazione dell’intera umanità. Donne uomini bambini morti in ogni modo con ogni tipo di violenza. Esiste in natura qualche essere vivente, i cosiddetti animali, più violento dell’essere umano? Che cosa ha di umano l’umanità? Perché se si sa da sempre che lo scontro nasce dal conflitto interiore, è lì che si alimentano i conflitti, perché ancora non si è imparato a risolvere la guerra interiore causa prima ed ultima di tutte le guerre? Eppure maestri illuminati attraverso i secoli non fanno che ripeterlo, guardarsi dentro e guarire la propria guerra interiore, tutti i maestri dell’umanità dicono sempre la stessa cosa, ma l’umanità non impara, rimane sempre uguale a se stessa nei suoi corsi e ricorsi. L’anima compie un percorso esperienziale attraversando conflitti di ogni sorta, nella sofferenza, nelle paure, in ogni percorso terreno che attraversa più vite, impara dal dolore, da quell’ impasto apparentemente confuso di: emozioni, pensieri, corpi, energie, dalla più sedimentata roccia alla più sottile brezza. In questo incredibile, difficile da capire e gestire, intreccio di bene e male.

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